concerti

La storia della disco music «balla» con Giorgio Moroder

di Francesco Prisco

2' di lettura

Se la disco music anni Settanta avesse un nome e un cognome, in tutta probabilità corrisponderebbero con il nome e il cognome di un signore di 77 anni, nato in Val Gardena ma «adottato» da Monaco di Baviera, più di cento milioni di dischi venduti in giro per il mondo, un Grammy e tre premi Oscar vinti in carriera.

Stiamo parlando di Giorgio Moroder, compositore, producer, disc jockey, ma soprattutto instancabile innovatore della musica elettronica e non solo. Fanno fede le innumerevoli hit che si è lasciato dietro le stalle, da quelle frutto della partnership con Donna Summer, come «Hot Stuff» e «I feel love», alle musiche composte per il cinema, come «Take my breath away» per «Top Gun» e «Flashdance… What a feeling». E fa fede l'enorme reputazione di cui per 40 e passa anni ha goduto nell'ambiente, mettendo d'accordo mostri sacri come David Bowie, Freddie Mercury, Elton John e i Daft Punk che lo hanno voluto in studio di registrazione.

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Vederlo dal vivo è sempre un evento e, nella circostanza specifica, sarà l'evento della settimana della musica dal vivo: sabato 8 aprile Moroder si esibirà all'Alcatraz di Milano come guest star del party di chiusura della Desing Week 2017.
Stesso periodo – anni Settanta e Ottanta – ma ben altre coordinate musicali per Peter Hook, bassista «a tutto tondo» che contribuì alla definizione del sound dei Joy Division prima e quindi – dopo il suicidio di Ian Curtis – dei New Order. Nel 2010 ha lanciato il progetto solista Peter Hook and The Light che lo vede impegnato anche come cantante. Formazione con la quale farà tappa, al Teatro Quirinetta di Roma (7 aprile), al Druso Circus di Ranica (8 aprile) e all'Estragon di Bologna (9 aprile).

Quindi un bel po' di indie contemporaneo ad animare la settimana dei concerti. I danesi Lukas Graham l'8 aprile toccheranno il Teatro di Venaria a Torino, il songwriter statunitense Kenny White si dividerà tra lo Spazio Teatro 89 di Milano (7 aprile), Villa Cappelli a Terlizzi (8 aprile), Casa Azul a Follonica (13 aprile) e il Circolo Progresso di Firenze (14 aprile).

Emozioni punk con gli All Time Low, reduci dalla pubblicazione dell'album «Last Young Renegade» e pronti a esibirsi all'Alcatraz di Milano il 10 aprile in coabitazione con i californiani Swmrs che l'anno scorso hanno prodotto il terzo disco «Drive North».

In ultimo il jazz, con l'eroina giapponese del pianoforte Chihiro Yamanaka che, in veste Electric Female Trio, sarà di scena all'Auditorium di Roma (12 aprile) e al Blue Note di Milano (13 aprile) con il progetto «The Spheres».

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