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La tedesca Commerzbank erogherà 3 miliardi ai soci. Balzo in Borsa

Alzate le stime di distribuzione dei profitti. La seconda banca privata tedesca, travolta dalla crisi del 2008, ha ripreso a pagare i dividendi dal 2022

di Isabella Bufacchi

FILE PHOTO: The headquarters of the Commerzbank are pictured before the bank's annual news conference in Frankfurt, Germany, February 8, 2018. REUTERS/Ralph Orlowski/File Photo

3' di lettura

Più dividendi, più riacquisti di azioni, la promessa di un pay out da 3 miliardi in tre anni: e così il titolo torna a volare in Borsa. Commerzbank, la seconda banca privata tedesca, ha riportato ieri il buon umore tra i suoi azionisti, ribaltando la delusione del mercato sulla distribuzione del “solo” 50% degli utili quest’anno. Il ceo di Commerzc, Manfred Knof, ha deciso di puntare in alto, confermando giovedì sera un pay-out totale per il periodo 2022-2024 di 3 miliardi di euro tra dividendi e/o share buy-backs: sia quel che sia. Per centrare questo obiettivo, il pay-out ratio per il 2024 sarà “almeno” del 70%: se gli utili dovessero risultare inferiori al previsto, allora sarà aumentato il pay-out ratio perché sotto i 3miliardi nel triennio non si andrà. «L’aumento previsto del pay-out ratio è un’indicazione della nostra fiducia nell’ulteriore sviluppo della banca», ha sottolineato Knof. E il mercato gli ha creduto. Il titolo è salito ieri fino a +12% chiudendo la seduta alla Borsa di Francoforte a quota 10,8 euro.

I calcoli sono presto fatti. Nel 2022 Commerz ha distribuito il 30% dell’utile netto, dopo aver pagato le cedole sugli strumenti AT1: un totale di 370 milioni di euro, suddiviso in 250 milioni di dividendi e 120 milioni in buy-backs. Per quest’anno, le indicazioni del top management sono per una distribuzione del 50% degli utili dopo aver pagato le cedole, che dovrebbero essere 900 milioni di cui secondo il mercato 300-400 milioni in buy backs. Il totale tra 2022 e 2023 sale quindi a 1,3 miliardi. Per arrivare a quota 3 miliardi, nel 2024 Commerz si sta impegnando a distribuire 1,7 miliardi, pari ad almeno il 70% dei profitti netti, dopo il pagamento delle cedole sugli strumenti AT1. Tutto questo è stato messo in programma dando per scontato il disco verde dell’autorità di vigilanza bancaria Bce/Ssm: autorizzazione che per quest’anno dovrebbe arrivare entro l’8 novembre, giorno in cui i vertici di Commerz daranno al mercato tutti i dettagli di questa spinta verso l’alto del pay out. Se tutto andrà bene, l’utile netto nel 2024 dovrebbe essere di 2,5 miliardi.

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Le mire di Knof sono ambiziose. Dopo aver avviato una ristrutturazione dura della banca dal 2021 con taglio dei costi e miglioramento dell’efficienza, assieme al direttore finanziario Cfo Bettina Orlopp, il rendimento netto sul patrimonio netto tangibile (RoTE) dovrebbe salire oltre l’11% nel 2027, con un rapporto CET 1 del 13,5%, stando agli analisti tedeschi. Dal 2025 al 2027 il pay out promesso è superiore al 50% (fino al 100%), al netto delle cedole AT1 e degli azionisti di minoranza. Gli analisti hanno calcolato che il prerequisito per il pagamento dei dividendi è un coefficiente di capitale primario di classe 1 superiore di almeno 250 punti base ai requisiti minimi regolamentari: Commerz è da sempre molto prudente e ha uno dei buffers più elevati in Europa.

La seconda banca privata tedesca, con attivi totali pari a 500 miliardi di euro e poco più di 40,000 dipendenti e un business incentrato su 11 milioni di clienti tedeschi tra privati e Pmi, ha ripreso a pagare i dividendi dal 2022: la banca è stata travolta dalla crisi bancaria del 2008 e dopo la fusione con Dresdner bank, lo Stato federale tedesco ne detiene il 15%. Per molti anni la Commerzbank non ha distribuito l’utile a causa di una cattiva performance.

Riproduzione riservata ©
  • Isabella Bufacchivicecaporedattore corrispondente dalla Germania

    Luogo: Francoforte, Germania

    Lingue parlate: inglese, francese, tedesco, spagnolo

    Argomenti: mercato dei capitali, ECB watcher, fixed income e debito, strumenti derivati, Germania

    Premi: Premio Ischia Internazionale di Giornalismo per l’analisi economica, Premio Q8 per giovani giornalisti economici

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