La tenacia di Borsalino premiata dalla crescita
di Filomena Greco
2' di lettura
Una vicenda industriale in salita, messa in sicurezza grazie all’impegno del centinaio di addetti, che non hanno mai mollato, alla forza del brand e alla visione di Philippe Camperio e della Haeres Equita. Borsalino torna a crescere dopo la lunga crisi industriale e il pit stop imposto dal Covid-19. La squadra si è rafforzata grazie all’arrivo di nuovi manager e del direttore creativo Giacomo Santucci (da Gucci) e il mercato è ripartito, merito anche si partnership creative come quella in passerella con Valentino.
«La pandemia – racconta Mauro Baglietto, managing director di Borsalino – ci ha spinto a studiare nuovi progetti che ci hanno permesso di mantenere i livelli occupazionali e proiettarci su buoni risultati per il 2021». La previsione è di recuperare nell’anno il gap accumulato nel corso del 2020 d raggiungere il risultato del 2019, sui 19 milioni di euro.
Diversi gli asset di crescita, spiega Baglietto: «L’esperianza con Valentino, sebbene in un momento di mercato molto difficile, è stato un successo e ci ha portato nuove collaborazioni e contaminazioni». Il lavoro con i brand Ami Paris e Acheval, ad esempio, ha aperto il canale sulla Cina, inoltre sono state avviate una serie di collaborazioni, in estate, con resort e hotel in località iconiche che Borsalino proporrà anche per la stagione invernale, con pop-up store e capsule a edizione limitata.
Tra i nuovi progetti poi anche due partnership per allargare la gamma di prodotti e mettere sul mercato una linea di borse e accessori a marchio Borsalino.
Il brand storico ha alle spalle una lunga e sofferta storia industriale, passata attraverso una procedura concorsuale – legata al crack Marenco – e un’asta fallimentare. La vicenda si chiude formalmente nel 2018 con l’assegnazione a Camperio dei beni dell’azienda – macchinari, stabilimento e rapporti di lavoro. «La pandemia – racconta Maria Iennaco della Cgil di Alessandria, che ha seguito Borsalino negli ultimi anni – ha messo a dura prova l’azienda che però ha resistito e dalla primavera scorsa lavora a pieno regime».
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