autovie venete

La terza corsia cresce riducendo gli incidenti sul lavoro

1' di lettura

La cultura della sicurezza per le maestranze (circa 300) impiegate dalle ditte che lavorano in subappalto nei cantieri della terza corsia per raggiungere l’obiettivo di “zero infortuni”. Un impegno che non rappresenta un obbligo, ma di cui la Concessionaria Autovie Venete ha deciso di farsi carico in un’ottica di collaborazione con i responsabili del servizio prevenzione e protezione di Lemit e Tiliaventum, i due consorzi impegnati nei lavori per la costruzione della terza corsia rispettivamente nel secondo lotto e terzo lotto, organizzando una serie di corsi su come comportarsi correttamente in cantiere. Si tratta di lezioni svolte “sul campo” – quindi sul luogo di lavoro - che mirano a mettere in pratica tutti gli obblighi previsti in questo ambito. Sono un centinaio circa i lavoratori impegnati nel secondo lotto e poco più di 200 quelli che lavorano nel terzo: tutti coinvolti negli incontri che verranno periodicamente riproposti fino al termine dei lavori dei due cantieri.

Molto è già stato fatto in questi anni in termini di sicurezza nei cantieri della A4 e i risultati lo confermano: nel 2019 gli incidenti sul lavoro nel terzo lotto (Alvisopoli – Gonars) sono stati 7 a fronte dei 16 accaduti l’anno precedente, mentre nel secondo lotto (Portogruaro – Alvisopoli), dove i cui lavori sono iniziati a gennaio 2019, si è registrato un solo infortunio. Un calo fruttodell’opera di prevenzione messa in atto dal team del Coordinatore per la sicurezza durante l’esecuzione dei lavori (C.S.E.) della Struttura del Commissario delegato A4, chiamata a verificare la corretta applicazione delle procedure di lavoro.

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