La Toscana consolida la ripresa
di Silvia Pieraccini
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L’economia toscana archivia il terzo anno consecutivo col segno «più» e prenota un altro biennio di marcia: il Pil è aumentato dello 0,9% nel 2016 e continuerà a crescere su ritmi vicini all’1% anche nel 2017 e nel 2018.
«La ripresa avviata due anni fa si consolida, anche se rimane l’incognita della forza e della diffusione di questa ripresa» sottolinea la sede fiorentina della Banca d’Italia nel Rapporto 2017 sull’economia toscana, presentato nei giorni scorsi. I timori sono legati soprattutto al mercato del lavoro, e ai posti ancora da recuperare dopo la grande crisi degli anni scorsi (in termini di quantità di ore lavorate mancano 80mila posti a tempo pieno).
Il quadro congiunturale - delineato da Guglielmo Barone, responsabile della divisione Analisi e ricerca economica territoriale della sede fiorentina di Bankitalia - resta dunque positivo ma pieno di incognite. La prima è rappresentata dagli investimenti, che stentano ancora e questo «potrebbe essere l’indicatore di scarsa fiducia degli imprenditori sulla solidità della ripresa». Peraltro la debolezza degli investimenti va a braccetto con l’andamento dei prestiti alle imprese, che mantiene una dinamica deludente (-0,8% nel 2016 i finanziamenti al settore produttivo).
La seconda incognita è rappresentata dall’export, cresciuto solo dello 0,6% (dato Istat) nel 2016, anche se Bankitalia prevede nel medio periodo una buona capacità di tenuta. In effetti i dati Istat del primo trimestre segnano per la Toscana un balzo del 10,1% nelle esportazioni, superiore alla media nazionale del +9,9%.
Nel 2016 i segnali più confortanti sono arrivati dall’industria, e in particolare dalle aziende medio-grandi (sopra i 20 dipendenti) che hanno aumentato fatturato (+1,3%) e occupati; più modesta la crescita nei servizi, anche se è andato bene il turismo; continua a ristagnare l’attività delle costruzioni, confortata solo dall’aumento del numero di ore lavorate e da quello delle transazioni immobiliari.
Si muove anche l’occupazione (+0,6% la media 2016), trend che ha interessato soprattutto l’industria e in misura minore i servizi; ma aumenta il tasso di disoccupazione, ora al 9,5%, per l’aumento delle persone in cerca di lavoro e per il calo degli inattivi.
La ripresa dell’economia toscana, secondo Bankitalia, resta comunque frenata da un contesto nazionale turbolento e da zavorre locali, come la difficoltà a spendere bene i soldi pubblici.
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