La vacanza presenta il conto: 800 euro in più a famiglia
Il monitoraggio. La combinazione fra inflazione e forte domanda fa lievitare i prezzi. Rialzi dal 9 al 21% per una settimana di ferie in Italia. Voli rincarati anche del 45%, in controtendenza viaggio in auto e traghetto
di Alexis Paparo
I punti chiave
3' di lettura
Se il caro prezzi, in versione affitti universitari, domina il dibattito di questi giorni, non serve immaginazione per prevedere quale sua prossima declinazione stia per colpire le famiglie italiane. Un nucleo di quattro persone dovrà rinunciare in media a uno o due giorni di vacanza a settimana in alta stagione, se la sua capacità di spesa per le ferie estive non è cresciuta rispetto al 2022. «Secondo la nostra elaborazione su tre tipologie di vacanza di una settimana al mare e in montagna (in albergo quattro stelle) e in crociera, si parla di circa 800 euro di differenza anno su anno», spiega Giovanna Capuzzo, vicepresidente di Federconsumatori.
Estate minata da inflazione e speculazione
L’estate 2022 era stata minata dal caro-energia, quella che verrà sembra essere segnata dalla triade inflazione, arrivata in Italia all’8,3% ad aprile su base annua (e con il dato spagnolo al 4,1% e quello francese al 5,9%), speculazione e forte ripresa della domanda, che contribuisce a sostenere i prezzi, soprattutto dei biglietti aerei (per il dettaglio si veda Il Sole 24 Ore del 13 maggio). Il portale lastminute.com stima che i prezzi per i voli nazionali siano cresciuti anno su anno dal 31 al 34 per cento. Per le tratte internazionali si tocca il 45%, prenotando adesso per luglio.
Due viaggiatori su tre potrebbero cambiare abitudini di viaggio
Secondo Skyscanner sull’aumento dei prezzi pesa anche un altro fattore, oltre all’aumento della domanda: nel 2022, la prima volta che le restrizioni ai viaggi si sono allentate e la domanda era in aumento, i prezzi dei voli sono stati artificialmente abbassati, per riconquistare la fiducia dei viaggiatori, e i fornitori hanno spostato la capacità per servire le rotte più popolari e competere per le prenotazioni. In che cosa si traduce tutto questo? Secondo i dati dell’Osservatorio EY Future Travel Behaviours, due viaggiatori su tre (campione di 5mila persone da Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna) potrebbero cambiare le loro abitudini di viaggio, a causa della riduzione del potere d’acquisto, ma ritoccando la durata e la frequenza dei viaggi piuttosto che sacrificarne il comfort e la qualità.
Uno su cinque non rinuncerà a partire
Tuttavia, uno su cinque non rinuncerà ai viaggi, a costo di rivedere al ribasso altre voci di spesa. Claudio d’Angelo, transportation market segment leader di EY in Italia, sottolinea che «i passeggeri in partenza o in arrivo negli aeroporti italiani, nel primo trimestre 2023, sono cresciuti del 56% rispetto al 2022 e hanno ormai raggiunto il 95% dei volumi pre-pandemia, con una percentuale da record di italiani che farà almeno un viaggio di vacanza nel 2023 (82%)».
Per i biglietti aerei rincari del 46%
Entriamo nei dettagli delle singole voci di spesa. Il Sole 24 Ore del Lunedì ha chiesto a Federconsumatori di elaborare tre proposte di vacanza tipo di sette giorni in Italia. Rispetto al 2022, spende il 21% in più chi sceglie di concedersi una crociera, con il biglietto in sé che segna un aumento del 46 per cento. Il rialzo è del 17% per la vacanza in una località balneare, con la voce albergo a segnare da sola un +28% anno su anno. Sono più contenuti gli aumenti per chi punta sulla montagna: 9%, con le escursioni a segnare una delle voci di spesa più onerose (+15%).
Un pieno di benzina costa il 9% in meno del 2022
Per quel che riguarda i trasporti, sulle tratte nazionali premia scegliere l’auto: un pieno benzina costa il 9% in meno rispetto al 2022. Secondo la rilevazione di fine aprile, quest’anno per un viaggio andata e ritorno da Milano a Lecce si spenderanno 375 euro, da Milano a Rimini 130.
Per i treni aumenti del 10%
Giovanna Capuzzo spiega che «sono molto diminuiti anche i costi del traghetto; lo scorso anno, tratte come Civitavecchia-Cagliari o Genova-Olbia avevano toccato punte di mille euro. Nel 2023 si scende anche della metà. Per quanto riguarda i treni, gli aumenti superano di poco il 10% (un viaggio andata e ritorno da Roma a Genova costa il 12% in più, da Milano a Lecce l’aumento è del 13%). La chiave è prenotare più in anticipo possibile ed eventualmente sperimentare modalità di vacanza diverse da quelle abituali, ovvero il classico soggiorno in albergo».
Affitti brevi più cari degli alberghi
Analizzando il capitolo alloggio, la situazione si presenta molto variegata. Se nel settore alberghiero si stima un aumento tendenziale dell’8% (dati Istat, aprile 2023), nel comparto degli affitti brevi gli incrementi sono più consistenti, attestandosi a un +25/30% rispetto all’anno scorso. «Il fenomeno – spiega Marco Celani, ad di Italianway, operatore di affitti brevi professionali, e presidente di Aigab, Associazione italiana gestione affitti brevi – ha due ragioni: l’incremento delle materie prime, con il conseguente aumento di tutti i prezzi, pulizia, servizi It, trasporti, manutenzione, carburante, e l’aumento della domanda, a parità di offerta degli appartamenti online».
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