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“La vedova allegra”, in nuova versione a Genova

A Orvieto ritorna, dopo lo stop pandemico dell'anno scorso, l'edizione invernale di Umbria Jazz

di Angelo Curtolo

2' di lettura

Sarà senza dubbio interessante ascoltare la nuova traduzione dei dialoghi e la nuova versione ritmica delle parti cantate della celebre operetta “La vedova allegra”, che va in scena a Genova. Un lavoro drammaturgico – come su altro versante lo è quello di Michieletto che fa dialogare linguaggio cinematografico e opera nel “Gianni Schicchi” di Puccini. Mentre a Orvieto ritorna, dopo lo stop pandemico dell'anno scorso, l'edizione invernale di Umbria Jazz.

Genova

Il 30-31-1-2-5 al Teatro Carlo Felice la celebre “Vedova allegra”, di Franz Lehár. Sarà interessante ascoltarne la nuova traduzione italiana di Luca Micheletti e la versione ritmica realizzata in collaborazione con Elisa Balbo. Micheletti ne cura anche l'adattamento drammaturgico e la regia; e interpreta il personaggio di Danilo, protagonista dell'operetta assieme a Elisa Balbo, nel ruolo del titolo. Commenta Micheletti:”La mia sarà perciò una “Vedova allegra” attenta allo spirito profondo che ha mosso i suoi primi creatori. D'altra parte, un approccio “filologico” credo sia adeguato solo fino a un certo punto, di fronte ad una tale quantità di varianti, avallate dallo stesso Lehár e fin dal principio (in particolare sui dialoghi parlati, che qui ho tradotto e adattato liberamente incrociando diverse soluzioni drammaturgiche). Sulla tradizionale versione italiana delle parti musicali, poi, si erano accumulate e stratificate nel tempo molte inesattezze e incongruenze. Nella versione ritmica delle parti cantate conserviamo alcune traduzioni celebri di numeri ormai entrati nell'inconscio collettivo (da “tace il labbro” a “è scabroso le donne studiar…”), ma ritraduciamo ex novo tutto il resto, ricostruendo nella nostra lingua il sistema metrico e ritmico dell'originale, restaurando spesso anche il testo musicale corrottosi nel tempo con l'adattarvi parole forzate”.

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Gianni Schicchi e Rigoletto

Il 27 alle 23.30 su Rai1 il film dell'opera “Gianni Schicchi” di Puccini, per la regia di Damiano Michieletto; il 30 alle 21.20 su Rai3 un altro film dello stesso regista, dell'opera “Rigoletto”, di Verdi. Girato in provincia di Siena, tra i comuni di Trequanda e Pienza, “Gianni Schicchi” vede protagonisti il baritono Roberto Frontali nel ruolo del titolo e Giancarlo Giannini che interpreta l'inedita parte di Buoso Donati, voluta da Michieletto nel prologo. L'Orchestra è quella del Teatro Comunale di Bologna, diretta da Stefano Montanari. Il secondo film, “Rigoletto al Circo Massimo”, è tratto dall'omonima opera di Verdi, messa in scena nel luglio 2020 dal Teatro dell'Opera di Roma al Circo Massimo, con la regia teatrale di Michieletto. È stato il primo spettacolo dal vivo dopo i mesi di chiusura. Michieletto si era dovuto, allora, confrontare con le limitazioni imposte dalle misure antipandemiche, prima tra tutte il distanziamento sul palcoscenico. Da quello spettacolo a suo modo pionieristico è nato il film, che ha attinto al materiale video utilizzato in scena, dove l'azione su palcoscenico dialogava con un maxischermo su cui venivano proiettate le riprese di alcune steadycam presenti sul palco.

Orvieto

Dal 29 al 2 la 28a edizione di Umbria Jazz Winter, cinquanta eventi cominciando in tarda mattinata e finendo a tarda notte. Diciassette band, oltre ottanta musicisti, dal Teatro Mancinelli al Palazzo del Capitano del Popolo, dal Museo Emilio Greco al Palazzo dei Sette. Ascolteremo tra gli altri le chitarre di Bill Frisell e di Lionel Loueke, un hard bopper come George Cables, e poi Giovanni Guidi, Francesco Bearzatti.

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