La via della finanza comportamentale
di Daniela Russo
2' di lettura
Banca Aletti lancia il nuovo modello di consulenza BA³ Behavioral Advisory, fondato sulla finanza comportamentale. Rispetto a un’allocazione standard efficiente, gli errori comportamentali possono causare fino al 3% di minor rendimento e un costo non sostenibile alle attuali condizioni di mercato. Un aspetto che assume maggior rilievo durante le fasi di volatilità dei mercati, quando i bias comportamentali sono più frequenti e con effetti più significativi sulle scelte di investimento. Il modello BA³ - Behavioral Advisory si propone proprio di ridurre questi bias, grazie alla costruzione di portafogli efficienti, all’individuazione delle personalità finanziarie dei singoli investitori e all’associazione dei portafogli ai clienti in base a personalità e specifici bisogni finanziari. Banca Aletti, in questo modo, propone alla clientela portafogli modello per ognuna delle personalità finanziarie prevalenti. «Con alcuni nostri partner – racconta Alessandro Varaldo, amministratore delegato di Banca Aletti – è stata ideata, inoltre, la nuova soluzione BA³ Strategic Investment Sicav, che rappresenta la prima sicav italiana costruita secondo le logiche di finanza comportamentale. Il modello BA³ di Finanza Comportamentale applicata è destinato a tutta la nostra clientela privata. Al momento, attraverso la profilazione e valutazione dei private banker, interessa l’84% dei clienti che rappresentano circa il 90% delle masse gestite e dei ricav»..
La nuova idea di consulenza BA³ - Behavioral Advisory, promossa da alcuni mesi , prevede l’integrazione del modello di asset allocation con la Finanza Comportamentale applicata, attraverso l’allocazione ottimale sulla frontiera efficiente di bisogni prevalenti e secondari delle personalità finanziarie e la creazione di portafogli multiservizio allineati alle esigenze di ciascuna tipologia di investitori. Portafogli che si fondano sulla sinergia tra efficienza di portafoglio e consapevolezza dell’investimento: una novità che non elimina i modelli quantitativi già in essere, ma si evolve attraverso l’equilibrio tra Modern Portfolio Theory e Behavioral Finance.
«Il primo obiettivo della nuova strategia è incrementare del 10%, grazie alla logica dei bisogni e delle personalità finanziarie, la componente azionaria media dei portafogli al fine di crearne di più sostenibili ed efficienti nell’attuale contesto di tassi negativi. – aggiunge Varaldo - Il secondo obiettivo è aumentare nell’arco di un triennio dal 5% al 40% le masse complessive oggetto di consulenza a pagamento. La nostra consulenza patrimoniale prevede anche servizi aggiuntivi di account aggregation, consulenza immobiliare, artistica fiscale e generazionale anche con Aletti Fiduciaria e Aletti Suisse. Infine, puntiamo a costruire una relazione di lungo termine con la nostra clientela per incrementare l’uso dell’intera gamma di servizi del gruppo per la valorizzazione e crescita del patrimonio personale, familiare e aziendale».
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