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La Via del Tè si espande in Usa e Asia

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di Silvia Pieraccini

La famiglia Carrai è alla guida della Via del Tè

2' di lettura

È l’unica azienda italiana che intorno al tè in foglia ha costruito un marchio di alta qualità - “La via del Tè” - e una rete di negozi monomarca (sei tra Firenze, Milano e Torino), pronta ad allargarsi. «Il prossimo gennaio apriremo il terzo negozio a Milano, nel Quadrilatero della moda, in attesa che si concretizzi lo sbarco a Roma», annuncia l’amministratore delegato Paolo Carrai, seconda generazione dell’azienda fondata 62 anni fa dai genitori Alfredo e Lalla, che avviarono l’importazione di tè da Sri Lanka. Da tempo la gestione operativa è affidata ai sei figli - oltre a Paolo, Leonardo, Regina, Giulia, Anna e Valentino - che si dividono i compiti e che stanno già pensando al futuro: «Il passaggio della governance alla terza generazione sarà la sfida dei prossimi anni», sottolinea Paolo.

Nel frattempo l’azienda (la ragione sociale è Snak) continua a crescere e ad allargare l’offerta. Il 2022 si è chiuso con ricavi per 7,7 milioni di euro, di cui 1,2 milioni all’export. Quest’anno la previsione è di mettere a segno +15%, arrivando vicino ai 9 milioni di fatturato. Nei mesi scorsi la famiglia Carrai ha stretto partnership per la distribuzione negli Stati Uniti, considerato un mercato dalle grandi potenzialità, e per l’Asia. «Le strade di sviluppo sono tre – spiega Paolo Carrai – la distribuzione attraverso rivenditori specializzati come Rinascente, Eataly, enoteche, gastronomie, ristoranti e hotel di lusso; i negozi monomarca diretti; e le vendite online, partite 15 anni fa e in fase di crescita».

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Per arricchire l’offerta, sul mercato è appena stata lanciata una nuova collezione di sei miscele di tè, chiamata “Giardini segreti” e ispirata ai giardini romantici e poco conosciuti come quello dell’Iris a Firenze, di Monet in Normandia, fino all’esotico Jardin Majorelle di Marrakesh. «Alla base della nostra azione c’è sempre la passione per il prodotto, che vogliamo mantenere», spiega la responsabile marketing Regina Carrai, illustrando l’avanzamento dell’innovativo progetto di coltivazione del tè in Italia, avviato in Val d’Ossola in collaborazione con la Compagnia del Lago Maggiore. Nei mesi scorsi c’è stato il primo raccolto di 120 kg, utilizzati per realizzare due miscele di tè nero e verde di alta qualità. Oggi gli ettari coltivati sono quasi tre, ma il sogno è di arrivare a 30-40: la bevanda più diffusa al mondo dopo l’acqua potrà avere (anche) materia prima made in Italy.

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