ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùPolitica monetaria

Bce: tassi al 4% per più di due trimestri, ma dipende dagli shock

La presidente Christine Lagarde ha detto di essere «a disagio» sul fatto che non sia stato ancora raggiunto un accordo sulla governance fiscale Ue

di Isabella Bufacchi

Lagarde: tassi invariati, inflazione resterà elevata a lungo

3' di lettura

I prossimi «due trimestri» non basteranno per determinare il tempo «sufficientemente lungo» dei tassi d’interesse nell’area dell’euro, che, mantenuti al livello attuale del 4% «abbastanza a lungo» daranno un contributo significativo per portare l’inflazione all’obiettivo del 2% sul medio termine. A condizioni geopolitiche invariate, cioè senza nuovi shock.

La presidente della Bce Christine Lagarde ha dato oggi una vaga interpretazione temporale riguardo la decisione di politica monetaria presa nell’ultima riunione del Consiglio direttivo il 26 ottobre, sottolineando che “long enough has to be long enough”, che “abbastanza a lungo” deve voler dire effettivamente abbastanza a lungo e quindi non può essere una questione di un paio di trimestri.

Loading...

«I tassi hanno raggiunto un livello che, se sostenuto abbastanza a lungo, darà un contributo significativo a portare l’inflazione all’obiettivo del 2%. Questo è lo scenario di base che abbiamo prodotto con le previsioni di fine settembre, ma se ci saranno altri shock dovremo rivedere lo scenario», ha spiegato Lagarde, in una conversazione con Martin Wolf al Global Boardroom organizzato dal Financial Times.

Riguardo alla domanda su quanto a lungo i tassi rimarranno sui livelli attuali, la presidente ha spiegato che quando si dice «per un tempo sufficientemente lungo» si intende più di un paio di trimestri.

Lagarde ha ribadito che il mandato principale della Bce è la stabilità dei prezzi e che a questo si deve subordinare il mandato secondario che guarda anche alla crescita, all’occupazione, alle negoziazioni salariali, a imprese e famiglie. E per questo, per combattere l’inflazione, la Bce ha alzato i tassi di 450 punti base, «portando il tasso al 4% che è molto alto» dalla nascita dell’euro.

In quanto all’economia nell’area dell’euro, che si sta indebolendo ma che ha mostrato finora una solida resilienza, Lagarde ha ricordato i tre rischi al ribasso individuati dalla Bce: l’andamento dei prezzi dell’energia, il rallentamento della crescita cinese e la velocità di trasmissione della politica monetaria all’economia. Su questo terzo punto, la presidente ha detto che la trasmissione dell’inasprimento della politica monetaria nell’area dell’euro è stato veloce, e che gran parte della stretta è stata trasmessa a imprese e famiglie, e che ora il restringimento delle condizioni di finanziamento sembra aver raggiunto un plateau e che non resta molto altro in termini di inasprimento del costo del denaro.

In risposta a una domanda sul mancato accordo, per ora, sulla riforma della governance fiscale nella Ue, e se fosse a suo agio con questa situazione, Lagarde ha risposto di essere in effetti «a disagio» sul fatto che non sia stato ancora raggiunto un accordo.

«Ieri sono stata leggermente rassicurata dai segnali ricevuti ieri all’Ecofin dal fatto che Germania e Francia stanno lavorando insieme per arrivare a un accordo ma non ci sono solo due paesi - ha detto -. È possibile però che se questi paesi continuano a lavorare insieme che si arrivi a un accordo entro fine anno».

In quanto all’impatto del rialzo dei tassi sul rifinanziamento dei debiti pubblici nell’area dell’euro, Lagarde ha detto che per ora il costo medio del servizio del debito pubblico è dell’1,7% del Pil. Grazie all’allungamento delle scadenze e della vita media del debito pubblico effettuato dai Paesi durante gli anni di tassi bassi.

Infine, sull’euro digitale Lagarde ha affermato che potrà essere un beneficio per i consumatori e che in un mondo sempre più digitale, anche la valuta che rappresenta la sovranità dell’area dell’euro può diventare digitale.

Riproduzione riservata ©
  • Isabella Bufacchivicecaporedattore corrispondente dalla Germania

    Luogo: Francoforte, Germania

    Lingue parlate: inglese, francese, tedesco, spagnolo

    Argomenti: mercato dei capitali, ECB watcher, fixed income e debito, strumenti derivati, Germania

    Premi: Premio Ischia Internazionale di Giornalismo per l’analisi economica, Premio Q8 per giovani giornalisti economici

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti