Lago di Como, con il lockdown cresce la voglia di seconda casa
Transazioni in aumento: tengono i prezzi degli immobili di buon livello con vista
e spazio esterno per dimenticare il Covid. Sponda di Cernobbio terreno di caccia per investitori esteri
di Paola Dezza
4' di lettura
La scorsa estate nemmeno il Covid ha tenuto lontani i turisti stranieri dal lago di Como. Nonostante le previsioni fosche, chi è potuto arrivare in auto da Paesi vicini è approdato qui per trascorrere una vacanza su una delle due sponde del lago: la più glamour che da Cernobbio va a Menaggio o quella più riservata che da Blevio si spinge oltre Bellagio.Decappottabili che sfrecciano lungo la Regina, la via che percorre i paesini uno a uno fino a Menaggio, ma anche gruppi di inglesi che fanno il giro del lago in bicicletta, con magliette griffate dal logo delle due ruote di moda.
Nei paesini più ricercati come Cernobbio svizzeri e francesi (un anno fa anche americani e brasiliani) si danno appuntamento per un aperitivo in centro o per cena in uno dei ristoranti con vista. Molti frequentano i ristoranti degli hotel, visto che strutture di lusso non mancano da Villa d’Este al Grand hotel Tremezzo e al Mandarin sull’altra sponda.
I prezzi delle case sono stabili. Le ville più prestigiose a lago partono da tre milioni di euro per arrivare anche a 20-30 milioni. Ma l’offerta scarseggia: le più belle sono state acquistate e non tornano sul mercato. Procedendo sulla sponda di Cernobbio - che resta la località più ricercata, pronta ad accogliere la nuova versione dell’hotel Regina Olga in pieno centro e oggi in fase di ristrutturazione - verso Laglio, si trova villa Pizzo, la dimora più bella del lago secondo alcuni esperti. A Moltrasio c’è villa le Fontanelle che fu di Gianni Versace, proseguendo si trova la villa della famiglia dell’ex presidente del Libano Hariri fino alla dimora, o meglio alle dimore, di George Clooney. Sulla sponda di Blevio e Torno la villa della famiglia reale saudita e la suggestiva villa Troubetzkoy, dal nome del principe russo che la fece edificare.
«Le richieste sono molto vivaci e penso che aumenteranno nei prossimi mesi - racconta Yasemin Baysal Rosenmaier, titolare dell’agenzia Engel & Völkers di Cernobbio -. Anche se a causa del Covid oggi ci concentriamo più su visite virtuali. “Como Lake” è diventato un brand e avere una casa qui è una certezza per il mantenimento del capitale». I clienti sono per il 40% italiani, per il 60% stranieri, in particolare tedeschi, svizzeri, inglesi e nord europei. Ma negli anni sono arrivati anche australiani e brasiliani. Molti inglesi, dopo Brexit, vogliono portare qui la residenza.
«Tra i potenziali acquirenti ci sono anche russi, sempre meno, cittadini della Nuova Zelanda, dell’Australia o del Belgio» dice ancora l’intervistata. Cercano trophy asset caratterizzati da tranquillità e privacy, possibilmente pieds dans l’eau, con una storia ma ristrutturati con ogni comfort. «Gli Ultra high net worth individual scelgono di stare tra Cernobbio e Laglio» spiega. L’offerta non è sempre adeguata. Le case da rivedere si vendono lo stesso grazie alla posizione unica del lago.
L’obiettivo dei clienti italiani, invece, è quello di avere una seconda casa da vivere tutto l’anno, rimanendo comunque ben collegati con le città vicine. Il Covid ha acuito questa necessità e il desiderio di spazi all’aperto che godano di un bel panorama. Ma c’è anche chi compra per investimento, con l’intento di mettere a reddito, nella speranza che il segmento degli affitti brevi possa ripartire.
«Nel 2020 abbiamo fatto più transazioni, ma con prezzi più bassi - dice ancora Yasemin Baysal Rosenmaier -. Come risultato il fatturato è rimasto lo stesso del 2019. In questo momento purtroppo il lavoro si è rallentato molto in seguito alla seconda ondata Covid che ha avuto un forte impatto sulla nostra zona. È quindi molto difficile fare previsioni. Ci sarà un’offerta più vasta soprattutto sul settore della prima casa e i prezzi potrebbero subire una riduzione nel medio-breve termine».
Secondo Tecnocasa i prezzi lo scorso anno sono scesi dell’1,9 per cento. I valori, va ricordato, scendono quanto più ci si allontana da Como e dall’autostrada. Per questo Cernobbio rimane la cittadina più cara, con quotazioni che sfiorano 4-5mila euro per gli appartamenti in centro.
Negli ultimi anni, prima del 2020, c’è stata anche una forte domanda di abitazioni da mettere in affitto nel circuito per i turisti a Como città. Il Covid ha cambiato la situazione. «Nella città di Como, a partire da giugno, si segnala una contrazione della domanda di casa vacanza - dice Massimo Galoppo, Affiliato Tecnocasa Como - e una maggiore prudenza per gli acquisti indirizzati sulla prima casa, segmento su cui si stanno muovendo in particolare coloro che sono realmente intenzionati ad acquistare. Nelle zone centrali di Como la casa vacanza è acquistata prevalentemente da italiani, sporadiche le vendite con tedeschi, inglesi e russi. Il budget medio per un bilocale, tipologia più ricercata con questa finalità è di 250mila euro». Le zone preferite da chi cerca la casa vacanza sono Città Murata, a seguire le zone a ridosso del centro storico (Borghi, Stadio, Valduce). Nella Città Murata i prezzi medi oscillano sui 3mila euro al mq con punte di 5mila euro.
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