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Lamborghini dà la scossa con la Revuelto. La nostra prova dell’hypercar ibrida plug-in

La prima plug-in della casa schiera prestazioni assolute ed è persino facile da guidare

di Mario Cianflone

La Lamborghini Revuelto è spinta da un V12, orgogliosamente esibito a vista e quindi ammirabile dall’esterno

3' di lettura

È un punto di inizio e di fine nello stesso tempo: porta la tradizione termica dei leggendari motori V12 ai massimi livelli e si apre al mondo nuovo a ioni di litio. Ecco Lamborghini Revuelto, la nuova supercar di Sant’Agata, prima ibrida plug-in, che anticipa le future «elettro-Lamborghini».

L’abbiamo provata nell’autodromo di Vallelenga. I suoi numeri sono impressionanti: 1.1015 cavalli scatenati da 3 motori elettrici che aiutano (e non poco) la nuova incarnazione (battezzata L545) del mitico Lambo V12 che schiera 6.5 litri, 825 cavalli e 725 Nm di coppia ed è capace di esprimersi con un ”urlo” che ti prende allo stomaco affondando il piede sul gas. Ma non è finita: nel loro silenzio i motori elettrici spingono l’erede della Aventador verso vette altissime in tema di velocità e di handling. Revuelto è un missile (tocca i 350 km/H, scatta da 0 a 100 in 2.5 secondi e ce ne mette 7 per arrivare a 200 km/h), ma è capace di seguire le curve come se pilota e macchina fossero uniti da un neurolink. Qui c’è il merito della trazione integrale elettrica e del torque vectoring generato dagli elettromotori alimentati da una batteria da 3,8 kWh che, inserita nel tunnel, offre 10 km di autonomia: basta per sentirsi green nelle Ztl e uscire dal box senza farsi sentire.

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L’architettura della Hpev (High Performance Electrified Vehicle) come ama chiamarla il marketing della casa, rielaborando la sigla Phev (Plug-in hybrid electric vehicle) prevede 2 motori elettrici a flusso assiale da 110 kW e 350 Nm collocati all’anteriore e un terzo, sempre da 110 kW ma con 150 Nm a flusso radiale, è posto sul cambio a doppia frizione, 8 marce in posizione posteriore e trasversale. In totale ci sono oltre 1.500 Nm di coppia messa a terra dai i pneumatici Potenza Sport, sviluppati ad hoc da Bridgestone. Salire a bordo, di questa coupé lunga 5 metri, è un’emozione che miscela tradizione e innovazione. Le porte (classiche scissor door) si aprono verso l’alto e ci si cala, senza contorsioni, in un abitacolo dalla forte connotazione tecnologica, con 3 display (cockpit, infotainment e passeggero), mentre il volante è più “analogico” con comandi fisici razionalmente organizzati. Da qui si gestiscono 13 modalità di guida (come le inedite Recharge, Hybrid e Performance). Fin dai primi metri, Revuelto è docile e infonde sicurezza. È agli antipodi delle hypercar scorbutiche e difficili. Al contrario, è facile, ben gestibile e perdona molti errori. E frena fortissimo. In curva è impossibile “perderla” e mantenendo i controlli elettronici (qui è stato fatto un lavoro eccellente) resta attaccata all’asfalto. È una hypercar dinamicamente sincera, che esprime perfomance mai raggiunte prima, grazie a un’aerodinamica d’avanguardia e a una sublime ingegneria. Revuelto è un salto quantico rispetto alla Aventador: prende i massimi voti, con lode, in tutte le voci dalla guidabilità allo stile mozzafiato. Non convince invece l’infotainment connesso ma con schermi un po’ cheap. In cambio 500mila euro (che con le personalizzazioni si va oltre quota 650mila) ci saremmo aspettati display Oled e un software più raffinato. Infine una curiosità: la produzione dei prossimi due anni e mezzo è tutta prenotata. Stimiamo circa 4.000 mila esemplari e un fatturato di circa 2.5 miliardi di euro. Anche questi sono i numeri dell’incredibile Lamborghini elettrificata.

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