Landini: «Aumentare i salari, se non ci ascoltano a settembre mobilitazione»
«Chi non sta facendo il suo mestiere è il governo, che non ha una politica industriale. Delega fiscale folle. Tassare gli extraprofitti al 100%»
di Andrea Marini
2' di lettura
Maurizio Landini, segretario Cgil, attacca su aumenti salariali, manovra 2023 e critica il governo.«Il patto Ciampi era un patto per la moderazione salariale per entrare in Europa. Ora in Europa ci siamo e abbiamo bisogno di aumentare i salari» e, per questo, «oggi non è il momento di patti generici ma di provvedimenti concreti», così ha detto a margine della manifestazione in corso a Piazza del Popolo, sull'emergenza lavoro e salari. «Non accompagnare patti e accordi di moderazione salariale. Noi non abbiamo bisogno di 200 euro una tantum, noi abbiamo bisogno di 200 euro tutti i mesi», avverte.
Manovra 2023
«Penso sia importante lavorare – ha evidenziato Landini – affinché nel mese di settembre, o comunque prima che venga presentata la legge di bilancio, per dare di nuovo dare una dimostrazione di forza e di contenuto perché ci ritroveremo nelle piazze d’Italia per sostenere le nostre richieste e, se non ci ascoltano, a quel punto metteremo in campo tutto ciò che è necessario mettere in campo fino alle mobilitazioni necessarie».
Il governo
«Chi non sta facendo il suo mestiere è il governo, che non ha una politica industriale, che non ha un’idea di futuro. Nei prossimi giorni scriveremo alle forze politiche sulle proposte del nostro congresso e chiederemo anche di incontrarle. È già cominciata la campagna elettorale, noi non possiamo adesso fare gli spettatori di chi racconta cosa farà il prossimo anno se sarà al governo. Devono dire cosa fanno adesso», ha detto Landini. In Italia «c’è il problema di una vera riforma fiscale. Stanno discutendo di una delega fiscale folle, che non è quella di cui abbiamo bisogno, perché il fisco in Italia vuol dire combattere l’evasione e introdurre davvero la progressività», ha sottolineato.
Le imprese
«Quando si dice che c’è bassa produttività nel nostro Paese e le imprese sono giustamente preoccupate, non è perché c’è gente che lavora che non fa il suo dovere, anzi l’intelligenza, la qualità, il senso di responsabilità la creatività e la capacità di lavorare dei lavoratori e lavoratrici italiani non ce l’hanno altri in Europa e nel mondo», ha aggiunto Landini.
Gli extraprofitti
«Oggi la gente, soprattutto lavoratori e pensionati, non arriva alla fine del mese. È assolutamente necessario prendere dei provvedimenti anche straordinari, ad esempio serve tassare al 100% gli extraprofitti delle aziende e non al 25%». Lo ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Cgil. «Sul caro carburanti, sull’energia serve un piano nazionale complessivo. Sicuramente bisogna mettere anche un tetto perché siamo di fronte ad una situazione molto grave», ha detto Landini.
La guerra in Ucraina
«Questa manifestazione non è solo per la pace, è qualcosa di più, vuole essere contro la guerra e contro la logica della guerra in qualunque forma essa si presenti», ha aggiunto il leader della Cgil. «È necessario oggi mandare un messaggio forte in cui si blocchi questa guerra e ripartano negoziati e trattative perché il rischio é che questa situazione si allarghi. La cosa che trovo inaccettabile è che questa guerra ha scatenato anche la scelta di aumentare la spesa per le armi, soprattutto per le armi nucleari, è una follia», ha concluso.
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