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Lascito solidale: lo strumento migliore per programmare la destinazione dei propri beni e grande espressione di libertà.

3' di lettura

Il lascito solidale è una donazione scritta nel testamento che afferma nelle volontà, in modo libero e consapevole, gli ideali in cui si crede, senza ledere in alcun modo i diritti dei propri cari. È un’eredità sociale che lasciamo al mondo per far sì che diventi un posto migliore.

Che cos’è un lascito solidale

Secondo l’indagine “La percezione dei cambiamenti degli ultimi 10 anni e l’orientamento verso le donazioni e i lasciti solidali” - realizzata da Walden Lab-Eumetra per il Comitato Testamento Solidale su un campione rappresentativo di italiani di 25+ anni (circa 46,5 milioni, in base ai dati Istat) - più di 4 su 10 pensano che nell’ultimo decennio il mondo sia diventato un posto peggiore in cui vivere e lo stesso vale guardando all’Italia. In questo scenario disincantato, il Terzo Settore è l’unico soggetto che la maggioranza degli italiani (quasi due terzi) vede concretamente impegnato nella costruzione di una società migliore.

Sono le organizzazioni Non Profit, per il 63%, ad aver fatto di più per rendere migliore la nostra società (seguono le PMI (47%), i cittadini come corpo civico (43%), l’Europa (37%) e poi Chiesa, Amministrazioni locali e mass media, tutti appaiati al 33%).
È proprio agli Enti del Terzo Settore che possiamo decidere di donare anche solo una piccola parte della nostra eredità materiale, per lasciare una grandissima eredità morale. Forse non sappiamo immaginare il futuro, ma ci sono organizzazioni che possono farlo al posto nostro, che possono disegnarlo per noi e soprattutto per le persone di cui si prendono cura.

È il caso della Lega del Filo d’Oro (oggi Fondazione ETS), ente che dal 1964 è punto di riferimento nazionale per l’assistenza, l’educazione, la riabilitazione, il recupero e la valorizzazione delle potenzialità residue e il sostegno alla ricerca della maggiore autonomia possibile delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. La Lega del Filo d’Oro è nata per iniziativa di una donna sordocieca che aveva un sogno: far uscire tante persone che si trovavano nella sua condizione da un destino, che sembrava inevitabile, di buio e di silenzio per farle entrare in contatto con il mondo esterno. Quasi 60 anni trascorsi da allora hanno dimostrato come quel “sogno” sia diventato realtà per un numero sempre più grande di persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e per le loro famiglie. Ma la realtà ci pone ogni giorno davanti a nuove sfide, prima tra queste aumentare ulteriormente il numero delle persone delle quali dobbiamo, e vogliamo, prenderci cura.

“Disporre un lascito solidale a favore della Lega del Filo d’Oro vuol dire pensare alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, anche quando non ci saremo più. E vuol dire, anche, pensare a noi stessi: non esiste, crediamo, modo migliore di un lascito solidale per battere quel senso di isolamento, di precarietà, di rassegnazione che troppe volte negli ultimi tempi è sembrato impadronirsi non solo della nostra società, ma anche della nostra umanità . Vogliamo tutti ripartire, tornare a guardare con fiducia al futuro. Noi lo facciamo da sempre e continueremo a farlo. Con tanta maggiore forza e convinzione quanto più starete al nostro fianco.” Il Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS, Rossano Bartoli .

Per la Lega del Filo d’Oro, testamento solidale e polizze vita (un altro strumento che permette di destinare risorse a scopo benefico, in modo diretto perché fuori dalla procedura successoria) sono preziosissimi. È proprio grazie a queste risorse che la Fondazione può garantire uno standard di servizio così elevato, che prevede due operatori accanto a ciascun utente. Ed è sempre grazie a queste risorse che può fare progetti di sviluppo, per aprire nuovi Centri e Sedi e dare così risposta a più persone.

La crescita della Fondazione - che nel 2022 contava 682 dipendenti e ha seguito 1.128 ospiti con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale di tutte le età - è stata sostenuta, in buona parte, da lasciti e polizze vita (ad oggi oltre 1400 pratiche).

«Riscontriamo un interesse crescente verso il testamento solidale, con richieste di informazioni sempre meno generiche e il desiderio di capire come saranno utilizzati i propri soldi. Mettiamo a disposizione personale con competenze specifiche, che possa spiegare e fare incontri di persona, in un’ottica di trasparenza», spiega Silvia Ronza, responsabile dell’Area Filantropia e Partnership della Fondazione. «Sappiamo che il lascito è un gesto di fiducia estrema e accompagniamo chi sta pensando a questa scelta con gratitudine e senso di responsabilità, per rendere concreta la loro volontà di lasciare il segno».

Con un lascito alla Lega del Filo d’Oro si contribuisce a regalare un futuro a tanti bambini e adulti sordociechi e alle loro famiglie. Si lega la propria vita a quella di chi non vede e non sente. Per sempre.
Per saperne di più: lasciti.legadelfilodoro.it

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