Laurence des Cars sarà la prima donna a dirigere il Louvre
Macron le ha assegnato il comando del museo nato nel 1793, subentra a Jean-Luc Martinez che lo ha diretto per otto anni. La sua carriera al Musée d'Orsay e all'Orangerie e la supervisione del Louvre Abu Dhabi
di Gabriele Biglia
I punti chiave
3' di lettura
Per la prima volta il Louvre avrà al comando una donna. Il museo parigino nato nel 1793 sarà guidato da Laurence des Cars, presidente del Musée d'Orsay e del Musée de l'Orangerie. Dopo settimane di esitazioni e di rumors Laurence des Cars è stata scelta da Emmanuel Macron. Subentrerà a Jean-Luc Martinez che dirigeva il grande museo parigino da otto anni.
L'annuncio è stato comunicato lunedì 24 maggio da Roselyne Bachelot, ministra della Cultura, ed è stato confermato dal presidente Macron oggi. Il Louvre appartiene allo Stato francese, per questo la nomina avviene da parte dall'Eliseo. Il passaggio di consegne, previsto per il primo settembre, cade in un momento particolarmente difficile della vita del museo parigino, messo duramente alla prova dalla pandemia che ha interrotto il flusso di indotti proveniente dal turismo internazionale. Con i suoi 10 milioni di visitatori registrati nel 2019, il Louvre è considerato il museo più visitato al mondo. A causa del Covid-19, l'istituzione ha visto il suo numero di visitatori diminuire del 72% lo scorso anno e il 2021, iniziato con cinque mesi di chiusura, non si preannuncia dei migliori.
La carriera
Laurence des Cars, 54 anni, storica dell'arte formatasi alla Sorbonne e all'Ecole du Louvre, ha supervisionato In qualità di direttrice scientifica dell''Agence France Museum lo sviluppo tra il 2007 e il 2014 del Louvre Abu Dhabi, inaugurato nel 2017. Proprio in quell'anno Des Cars è diventata anche la prima donna a dirigere il Musée d'Orsay, di cui è stata curatrice dal 1994 al 2007, distinguendosi per le sue capacità manageriali.
Questa mattina, durante la conferenza stampa, la futura direttrice, specialista dell'arte del XIX e XX secolo, ammiratrice di Courbet e Manet, ha delineato le linee principali del progetto “Louvre 2030”: aprirsi al mondo di oggi parlando del passato, rompere la distanza che impedisce ad alcuni di varcare la porta del più grande museo del mondo, avvicinando visitatori di tutte le età e di tutte le origini socio-culturali. Recentemente Laurence de Cars è stata sotto riflettori per la vicenda della restituzione, fortemente voluta dal governo francese, dell'inestimabile dipinto di Gustav Klimt “Rosiers sous les arbres” ai discendenti di Eleonore Stiasny, erede di una delle più importanti famiglie ebrea austriache, costretta a vendere l'opera sotto coercizione nel 1938, durante l'Anschluss. Una restituzione senza precedenti per la Francia, trattandosi dell'unico dipinto di Klimt delle collezioni nazionali, per decenni appeso alle pareti del Musée d'Orsay. Lo Stato acquistò l'opera alla Peter Nathan Gallery di Zurigo nel 1980, ignorando l'oscuro passato della tela.
La gestione precedente
In Francia i direttori di museo non possono rimanere in carica per più di nove anni. Candidato per un terzo mandato, l'attuale presidente e direttore Jean-Luc Martinez, 57 anni, rimarrà in sella fino al 1° settembre, il tempo per trovare una persona che sostituisca Laurence des Cars al Musée d' Orsay. Sebbene Martinez godesse del sostegno della ministra della cultura Roselyne Bachelot, le critiche e i veleni di chi ambiva a succedergli devono avergli portato male. Ad essergli rinfacciate sono state le troppe partnership commerciali per fare cassa con marchi come Lego, Dior, Cartier Uniqlo, Swatch, per non parlare del video musicale di Beyoncé e Jay Z del 2018. A cui va aggiunto il discusso acquisto del malconcio dipinto di Giambattista Tiepolo “Giunone tra le nuvole”, commissionato per il palazzo Sagredo a Venezia, del valore di 4,5 milioni di euro, l'anno scorso grazie alla partecipazione di un collezionista privato e della Società degli Amici del Louvre, che ha stanziato 1,5 milioni di euro.
Obiettivo giovani
La scelta di Emmanuel Macron è stata a lungo ponderata, in tandem con la ministra della cultura Roselyne Bachelot. Il presidente ha sottolineato il valore della futura nuova direttrice: “Laurence des Cars è una curatrice riconosciuta, una grande professionista nell'arte, con una statura internazionale. Ha proposto un progetto aperto, generoso, multidisciplinare, ambizioso, risolutamente rivolto ai giovani, ormai obiettivo prioritario. Questa scelta testimonia l'apertura di un nuovo capitolo per il Louvre “. “Laurence Des Cars, dal 2017, ha profondamente rinnovato e stimolato il Musée d'Orsay attorno a un programma di mostre, spettacoli dal vivo con un nuovo approccio alle opere, aperto agli artisti di oggi” gli ha fatto eco Roselyne Bachelot. Tra gli obiettivi della nuova direttrice del Louvre, oltre alla creazione di un nono dipartimento dedicato a Bisanzio e ai cristiani d'Oriente, c'è quello di avvicinare maggiormente i giovani al museo, rendendolo più “contemporaneo”. Per fare questo, secondo Des Cars, occorre rivedere gli orari di apertura. “Il Louvre deve essere aperto un po’ più tardi nel corso della giornata, se si vuole che vengano i giovani che lavorano” ha affermato la futura direttrice. Aggiungendo: “Il museo ha molto da dire ai giovani, saranno al centro delle mie preoccupazioni come presidente”.
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