Lavori in casa, per lo sconto in fattura c’è ancora la chance di Natale
Resta ancora qualche giorno per i consumatori che vogliono avvalersi dello strumento che consente di ottenere l’anticipo dei bonus casa
di Giuseppe Latour
3' di lettura
Non tutto è perduto. Se è vero che lo sconto in fattura è stato cancellato a partire dal primo gennaio 2020, è altrettanto vero che, ad oggi, la misura è ancora in vigore. Quindi, resta ancora qualche giorno per i consumatori che vorranno avvalersi della possibilità di utilizzare lo strumento che consente di ottenere l’anticipo dei bonus casa. Anzi, un arco temporale così limitato potrebbe invogliare qualche piccola impresa ad approfittare del meccanismo.
Cosa ha deciso il Senato
Partiamo dalle modifiche decise dal Senato, per capire come è corretto muoversi. Lo sconto in fattura, a partire dal primo gennaio 2020, sarà cancellato per tutti gli interventi. Quindi, dal prossimo anno non potrà essere più sfruttato in situazioni molto frequenti, come la sostituzione di infissi.
Quando resta in vita
A questa regola generale c’è solo un’eccezione. Lo sconto resta in vita solo per gli interventi «di ristrutturazione importante di primo livello» per le parti comuni degli edifici condominiali, con un importo pari o superiore a 200mila euro. Il meccanismo sarà identico a quello in vigore finora: il fornitore anticipa l’importo che serve allo sconto e poi lo recupera in cinque anni, sotto forma di credito di imposta da portare in compensazione.
Riqualificazioni importanti
Queste definizioni limitano lo sconto, nella pratica, alle sole ristrutturazioni rilevanti. La «ristrutturazione di primo livello», citata nel testo, significa infatti che l’intervento, oltre a interessare l’involucro edilizio con un’incidenza superiore al 50% della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, deve comprendere anche la ristrutturazione dell’impianto termico.
L’opportunità del 2019
Detto questo, lo sconto in fattura è, ad oggi, pienamente operativo. La misura, infatti, è entrata in vigore a maggio scorso ed è stata resa operativa da un provvedimento dell’agenzia delle Entrate a fine luglio. Poche settimane fa, a fine novembre, sono stati anche istituiti i codici tributo per rendere possibili le compensazioni negli F24. Quindi, chi vuole utilizzarlo in questi giorni ha tutti gli strumenti per farlo.
L’impatto delle operazioni
Anche se il tempo è molto limitato, poi, c’è da considerare l’aspetto fiscale. I piccoli artigiani, nei mesi scorsi, hanno guardato la misura con molta diffidenza perché, se applicata nel lungo periodo, avrebbe azzerato i loro margini. Adesso, con appena un paio di settimane davanti, lo sconto in fattura sarà realisticamente applicabile a poche operazioni. Quindi, l’impatto sarà molto ammorbidito.
Accordi più facili
I clienti, allora, hanno ancora qualche giorno per chiedere lo sconto in fattura: sarà cancellato solo dal prossimo gennaio. Mentre le imprese potrebbero avere più disponibilità ad usare lo strumento, dal momento che la prossima manovra lo manderà in pensione. Un accordo tra le parti sull’utilizzo del meccanismo, a conti fatti, potrebbe essere più percorribile rispetto a qualche giorno fa.
Sedici interventi accedono allo sconto
Per chiudere, bisogna ricordare quali sono gli interventi a cui è applicabile lo sconto in fattura. Sono elencati sul sito dell’agenzia delle Entrate e sono in tutto sedici. Tra gli altri, ci sono la posa in opera di infissi e finestre, la sostituzione di caldaie a condensazione (con caratteristiche tecniche particolari), l’installazione di tende da sole. Nel pacchetto, però, ci sono anche gli interventi pesanti, che restano anche nel 2020, come la riqualificazione energetica globale dell’edificio.
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