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I fondi di Agenda Urbana, quelli del Cis e un contratto di quartiere da oltre sei milioni di euro. È con un ricco plafond di aiuti – complessivamente sono circa 130 milioni di euro - che il comune di Cosenza interviene sul centro storico, un’area di pregio che si sviluppa a sud della città, segnata da anni di abbandono e di incuria, che l’ hanno trasformata in una periferia degradata.
«Una strategia complessa, quella del recupero della città vecchia, nata dalle proposte e dai bisogni dei residenti», spiega Francesco Alimena, consigliere comunale con delega al centro storico: sono almeno 2.500 gli abitanti (senza considerare gli “invisibili”) che vivono tra il Colle Pancrazio e la zona della Massa, nonostante il grave decadimento urbano e sociale. «Tre hub culturali saranno aperti al pubblico da gennaio, tre immobili destinati all’housing sociale, due scuole interessante da interventi di efficientamento energetico – continua Alimena – e un nuovo impianto di illuminazione che rafforzerà la sicurezza del centro storico, sottolineandone la bellezza, ma riducendo anche costi ed emissioni di CO2».
Con aiuti diretti ai sistemi produttivi sono state finanziate 19 imprese culturali e creative e sostenute nuove associazioni per l’inclusione sociale. Prevista una “birroteca” regionale e uno studio mobile per produzioni audio-visive.
«Il recupero di cosiddetti “palazzi-cassonetto”, con i fondi del contratto di quartiere Santa Lucia, sancirà finalmente il diritto all’abitare degno», sottolinea il consigliere Alimena. Mentre la riqualificazione di alcuni complessi architettonici, nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo, rappresenta già una concreta occasione di rigenerazione e sviluppo: l’Università della Calabria sta trasferendo nel centro storico il proprio incubatore di start up dedicate a cultura e turismo, con oltre 50 studenti-imprenditori che si insedieranno a Palazzo Spadafora. Gli iscritti a Infermieristica, invece, seguiranno le lezioni nel bellissimo Complesso di San Domenico, ai piedi di Colle Pancrazio.
Sono partiti i lavori di riqualificazione di piazza Giovanni Amendola, un’area pedonale oltre i fiumi Busento e Crati, da attrezzare con arredi, verde pubblico e una nuova pavimentazione. Ed è già in fase avanzata il progetto Giardini urbani diffusi per la conservazione e la riscoperta dell’immenso patrimonio di orti e giardini della città vecchia. L’obiettivo è di farne un attrattore turistico e culturale.
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