La fotografia Istat

Pil: primo trimestre positivo a +0,1%. Nei primi 4 mesi 120mila occupati in più

Le persone in cerca di lavoro risultano in «forte crescita» pari a +870mila unità (+48,3%), a causa «dell’eccezionale crollo della disoccupazione che aveva caratterizzato l’inizio dell’emergenza sanitaria»

Occupazione, nel 2020 solo la Grecia fa peggio dell'Italia

4' di lettura

Due report Istat, uno sui conti economici trimestrali, e uno su occupati e disoccupati ad aprile. Due indagini che fotografano lo stato di salute dell’economia italiana. Il primo conferma che la ripresa dell’economia, dopo la battuta d’arresto scaturita a causa delle misure restrittive adottare per contenere i contagi coronavirus, si sta delineando. L’altro report, quello sul mercato del lavoro, mette in evidenza sue aspetti. Il primo è che ad aprile prosegue la crescita dell'occupazione già registrata nei due mesi precedenti, portando a un incremento di oltre 120 mila occupati rispetto a gennaio 2021. Il secondo è che rispetto a febbraio 2020, mese precedente a quello di inizio della pandemia, gli occupati sono oltre 800 mila in meno e il tasso di occupazione è più basso di quasi 2 punti percentuali.

Istat ribalta stime, primo trimestre positivo a +0,1%

Partiamo dallo stato di salute dell’economia italiana. Il primo trimestre del 2021 si è chiuso in crescita. L’Istat ha ribaltato le prime stime del 30 aprile scorso, che indicavano un calo congiunturale dello 0,4%, calcolando per il periodo gennaio-marzo un aumento del Pil (corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato) dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti. Rivista anche la stima sul primo trimestre 2020, a -0,8% rispetto al -1,4% comunicato ad aprile.

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Il moderato recupero dell'attività produttiva. ha messo in evidenza l’Istat, è sintesi di un aumento del valore aggiunto dell'agricoltura e dell'industria e di una contrazione del terziario che in alcuni comparti ha risentito ancora degli effetti delle misure di contrasto dell'emergenza sanitaria. Il quadro della domanda è caratterizzato da una spinta della componente interna, alimentata dal recupero degli investimenti e dal nuovo contributo positivo delle scorte, mentre un contributo negativo è venuto dall'estero per la crescita delle importazioni a fronte di una sostanziale stazionarietà delle esportazioni. Le ore lavorate sono diminuite dello 0,2% in termini congiunturali, mentre i redditi pro capite sono aumentati dell'1,5%.

Risale occupazione ma da pre-Covid -800mila

Ci sono poi le indicazioni dell’Istat relative al mercato del lavoro. Rispetto a marzo nel mese di aprile si registra un lieve aumento degli occupati: prosegue la crescita dell'occupazione già registrata nei due mesi precedenti, portando a un incremento di oltre 120 mila occupati rispetto a gennaio 2021. Tuttavia rispetto a febbraio 2020 gli occupati sono oltre 800 mila in meno e il tasso di occupazione è più basso di quasi 2 punti percentuali. La crescita dell'occupazione ad aprile è pari a +0,1%, pari a +20mila unità e coinvolge le donne, i dipendenti a termine e i minori di 35 anni; diminuiscono uomini, dipendenti permanenti, autonomi e gli ultra 35enni. Il tasso di occupazione sale al 56,9% (+0,1 punti). Il calo tendenziale dell'occupazione è di -0,8% pari a -177mila unità.

Tasso disoccupazione aprile sale a 10,7%, cala per giovani

Dal report dell’Istat viene fuori che dopo il rallentamento registrato a marzo riprende la crescita della disoccupazione e prosegue il calo dell'inattività: i tassi risultano rispettivamente di 1 e 1,3 punti superiori a quelli registrati prima della pandemia. L'aumento del numero di persone in cerca di lavoro (+3,4% rispetto a marzo, pari a +88mila unità) riguarda entrambe le componenti di genere e tutte le classi d'età. Il tasso di disoccupazione sale al 10,7% (+0,3 punti), tra i giovani scende al 33,7% (-0,2 punti). Su base tendenziale le persone in cerca di lavoro risultano in forte crescita (+48,3%, pari a +870mila unità), a causa dell'eccezionale crollo della disoccupazione che aveva caratterizzato l'inizio dell'emergenza sanitaria.

Aumenta occupazione donne, diminuisce quella degli uomini

Il mese di aprile 2021 mostra, rispetto a marzo, dinamiche diverse per donne e uomini solamente rispetto all'occupazione, che aumenta tra le prime (+0,3 punti) e diminuisce tra i secondi (-0,1 punti); risultano concordi l'inattività, che cala rispettivamente di 0,6 e 0,1 punti, e la disoccupazione, che cresce per entrambe le componenti di 0,3 punti.Anche su base annua l'andamento dei tassi è discorde solo per l'occupazione, che cala di 0,6 punti per gli uomini e cresce di 0,3 punti per le donne, mentre si registra lo stesso segno sia per il tasso di inattività, che scende di 1,6 punti tra gli uomini e di 2,8 punti tra le donne, sia per il tasso di disoccupazione, che cresce rispettivamente di 2,8 e 4,0 punti.

Ad aprile lieve crescita degli occupati sulla spinta dei dipendenti a termine

Ad aprile la lieve crescita degli occupati è dovuta solamente ai dipendenti a termine (+3,5%), in quanto i dipendenti permanenti e gli autonomi diminuiscono dello 0,3% e dello 0,6% rispettivamente. Il calo degli occupati registrato nei dodici mesi coinvolge gli indipendenti, che diminuiscono del 3,6% (-184mila), e i dipendenti permanenti, che diminuiscono dell'1,5% (-222mila); crescono invece dell'8,9% (+229mila) i dipendenti a termine.

Crescita in tutte le classi di età con l’eccezione degli over 49

Gli andamenti dei tassi per classe di età, tra marzo e aprile 2021, sono piuttosto differenziati: l'occupazione aumenta in tutte le classi d'età tranne per chi ha superato i 49 anni di età; la disoccupazione cala solo tra i 15-24enni e l'inattività, infine, diminuisce per tutte le età. Su base annua, tutte le classi di età registrano la diminuzione del tasso di inattività e l'aumento del tasso di disoccupazione; l'occupazione, invece, cresce nelle classi di età più giovani e cala tra chi ha almeno 35 anni.

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