Vola il Pil nel secondo trimestre 2021: +2,7%. In 5 mesi +400mila occupati
La variazione acquisita della crescita per il 2021 è pari a +4,8%. Lavoro, occupati in aumento ma -470mila dall’inizio del Covid
di M.Se.
I punti chiave
4' di lettura
Nel secondo trimestre del 2021 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 17,3% in termini tendenziali. Lo comunica l’Istat in base alle stime preliminari. L’incremento “eccezionalmente marcato” registrato su base annua, spiega l’Istituto di statistica, deriva dal confronto con il punto di minimo toccato nel secondo trimestre del 2020 in corrispondenza dell’apice della crisi sanitaria dovuta alla diffusione del Covid.
Dato nettamente superiore alle attese
Il dato comunicato oggi dall’Istat è nettamente superiore alle attese degli analisti. Il consensus indicava fino a ieri un’espansione dell’economia dell’1,3% su base trimestrale. La crescita acquisita per il 2021, pari al 4,8%, è invece solo leggermente inferiore alle previsioni del governo, della Commissione europea e di Bankitalia, concordi nello stimare un aumento del Pil intorno al 5%. Se nel Def di aprile era indicata una crescita del 4,5%, in più occasioni il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha infatti giudicato raggiungibile l’obiettivo del 5%, con l’unico rischio rappresentato nelle ultime settimane dalla diffusione delle varianti Covid. L’Istat specifica infine che il secondo trimestre del 2021 ha avuto una giornata lavorativa in più sia rispetto al trimestre precedente sia rispetto al secondo trimestre del 2020.
Crescita acquisita per il 2021: +4,8%
La crescita acquisita per il 2021, quella che si otterrebbe se nel terzo e quarto trimestre dell’anno il Pil italiano registrasse una variazione congiunturale nulla, è del 4,8%. L’Istat ha inoltre rivisto leggermente al rialzo le stime sul Pil italiano del primo trimestre 2021. In base agli ultimi calcoli, l’economia italiana è cresciuta dello 0,2% contro il +0,1% stimato a giugno e il -0,4% della stima flash di aprile scorso.
Forte recupero servizi, cresce anche industria
“Dopo un primo trimestre del 2021 in lieve recupero, nel secondo trimestre dell’anno l’economia italiana ha registrato una crescita molto sostenuta. Il risultato ha beneficiato soprattutto di un forte recupero del settore dei servizi di mercato, il più penalizzato dalla crisi, di una crescita dell’industria e di una sostanziale stazionarietà dell’agricoltura” afferma l’Istat nelle prime stime sull’andamento del Pil italiano nei tre mesi da aprile a giugno.
Le stime Pil degli altri Paesi
Ma come sono andati gli altri paesi? Il Pil tedesco cresce dell’1,5% rispetto al trimestre precedente. La Germania scongiura così la recessione dopo la battuta d’arresto di inizio d’anno dovuto alla pandemia. La Spagna è tornata a crescere nel secondo trimestre, con un aumento del Pil del 2,8% rispetto al trimestre precedente, confermando la ripresa dell’economia nonostante l’incertezza che ancora si deve alla pandemia. L’economia francese è rimbalzata nel secondo trimestre, con un aumento dello 0,9% del Pil, un po’ meglio del previsto, in un periodo segnato sia dal terzo confinamento che dalla graduale revoca delle restrizioni.
Lavoro, si rafforza il trend di crescita
A giugno si rafforza la tendenza alla crescita dell’occupazione iniziata a febbraio 2021; nel corso dei cinque mesi si registra un aumento di oltre 400 mila occupati. La risalita non coinvolge i lavoratori autonomi, che nello stesso periodo hanno registrato una diminuzione di 44 mila unità, nonostante il recupero di 39mila unità nell’ultimo mese. Il trend emerge dai dati Istat su occupati e disoccupati di giugno.Rispetto a febbraio 2020, mese precedente a quello di inizio della pandemia, il numero di occupati è ancora inferiore di oltre 470 mila unità. Il tasso di occupazione è più basso di 0,8 punti percentuali, quello di disoccupazione torna sugli stessi livelli, mentre il tasso di inattività rimane superiore di 1 punto percentuale.
Aumento degli occupati a giugno
Nel mese di giugno 2021 si registra, rispetto al mese precedente, un aumento degli occupati e una diminuzione sia dei disoccupati sia degli inattivi. La crescita dell’occupazione (+0,7%, pari a +166mila unità) si osserva per gli uomini, le donne, i dipendenti, gli autonomi e per tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione sale al 57,9% (+0,5 punti). Anche la diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-5,1% rispetto a maggio, pari a -131mila unità) riguarda entrambe le componenti di genere e tutte le classi d’età.
Scende il tasso di disoccupazione
Il tasso di disoccupazione scende al 9,7% (-0,5 punti) e torna, dopo cinque mesi, sotto la soglia del 10%; tra i giovani si attesta al 29,4% (-1,3 punti).Tra maggio e giugno si riduce anche il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,3%, pari a -34mila unità); in questo caso il calo coinvolge le donne, i minori di 24 anni e gli ultra 50-enni. Il tasso di inattività scende al 35,8% (-0,1 punti). Confrontando il secondo trimestre 2021 con il precedente, il livello dell’occupazione è più elevato dell’1,0%, con un aumento di 223mila unità. Nel confronto del secondo trimestre con quello precedente, la crescita dell’occupazione si associa alla diminuzione delle persone in cerca di occupazione (-0,8%, pari a -20mila unità) e a quella più consistente degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,0%, pari a -279mila unità).
Scende il numero degli inattivi
A seguito della risalita dell’occupazione registrata a partire da febbraio 2021, il numero di occupati a giugno 2021 è superiore a quello di giugno 2020 dell’1,2% (+267mila unità). La crescita riguarda uomini e donne, dipendenti e lavoratori di ogni classe di età ad eccezione dei 35-49enni, mentre il tasso di occupazione – in aumento di 1,1 punti percentuali – sale per tutte le classi di età.Rispetto a giugno 2020, cresce anche il numero di persone in cerca di lavoro (+3,5%, pari a +81mila unità) e risulta in forte diminuzione quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-4,2%, pari a -592mila), che era aumentato in misura eccezionale all’inizio dell’emergenza sanitaria.
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