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Lavoro: in Sardegna pronti nuovi bandi per 90 milioni del Fondo sociale europeo

di Davide Madeddu

3' di lettura

Novanta milioni per favorire l’alta formazione dei disoccupati e il reinserimento sociale di ex detenuti, sofferenti psichici e disabili. La programmazione per l’utilizzo dei fondi europei Fes+ Sardegna 2021-2027 è già iniziata e tra la fine di novembre e i primi giorni di dicembre la Regione Sardegna pubblicherà i bandi per i nuovi progetti.

Formazione per i disoccupati e reinserimento sociale

Il calendario del 2023 prevede un impegno di risorse destinate ai «voucher di conciliazione, agli interventi di alta formazione per i disoccupati, ai percorsi di riqualificazione per i cosiddetti working poor». Nell’elenco sono previsti anche bandi per il sostegno ai progetti di reinserimento sociale delle persone uscite dal circuito penale; supporto alle attività destinate alle persone assistite nelle strutture residenziali psichiatriche e iniziative per l’inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità.

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Le buone pratiche europee

Ad anticipare il programma è stata l’assessora regionale al Lavoro Ada Lai nel corso del Convegno “Impara Fse+ Buone pratiche europee per l’occupazione, inclusione sociale, istruzione e formazione”, organizzato dall’Autorità di Gestione FSE+Sardegna, in cui «sono stati presentati i risultati di oltre un anno di attività e le sue implicazioni con la programmazione FSE+Sardegna 2021-2027».

«Il progetto Impara Fse+, coordinato dall’assessorato regionale del Lavoro, ha l’obiettivo di individuare, condividere e trasferire nel contesto regionale le buone pratiche europee nei settori chiave del Fse - ha sottolineato l’assessora Lai -: occupazione, inclusione sociale, istruzione e formazione, per migliorare la capacità di programmazione dell’amministrazione regionale e rispondere alle sfide di policy delineate dai nuovi regolamenti dei fondi strutturali e dal Pilastro europeo per i diritti sociali».

Già pubblicati avvisi per 144 milioni

Le nuove risorse previste dai bandi di dicembre si aggiungono a quelle stanziate dagli avvisi già pubblicati: 144 milioni euro che comprendono, tra l’altro, “Bando Destinazione Sardegna Lavoro” che vale 40 milioni di euro che «non sarà più dedicato alle sole imprese del settore turistico», il bando per le strategie territoriali e a favore dei percorsi di qualificazione dei disoccupati e quelli per la formazione professionale e i progetti per il “REcupero e il Supporto” agli Studenti nell’innovazione.

Guardare alle altre esperienze

«Il Fondo sociale europeo Plus - ha aggiunto l’assessora - è al servizio della dignità delle persone - per queste la scelta strategia è quella di dare la priorità all’occupazione giovanile, investendo in orientamento e formazione mirata all’inserimento lavorativo, per la quale destiniamo il 16% delle risorse dell’intera dotazione finanziaria del programma, pari a 744 milioni». Quindi il confronto con le altre esperienze europee: «Guardiamo cosa hanno fatto gli altri, impariamo dagli altri, per co-progettare insieme il nostro futuro e spendere bene i fondi europei».

Prassi «che si sono dimostrate particolarmente utili per acquisire spunti ed elementi innovativi per la programmazione regionale dei prossimi interventi finanziati dal POR FSE+ 2021-2027 e che potrebbero essere trasferite nel contesto sardo attraverso nuove forme di collaborazione».

Dalla Germania alla Toscana

Qualche esempio? L’’integrazione lavorativa delle persone con disabilità realizzata dalla Fondazione Lino Spiteri e il servizio maltese per l’impiego; la promozione dell’occupazione portata avanti dalla JobBroker a Berlino. E poi il supporto all’imprenditoria promosso dall’agenzia governativa spagnola di business support, Valnalon; il sostegno all’inclusione sociale compiuto dal Partenariato per l’innovazione sociale svedese. Tra le best practice, la mediazione dei conflitti nelle scuole finlandesi per il miglioramento del benessere degli allievi/e sperimentato dal Finnish Forum for Mediation - FFM e la promozione delle politiche giovanili realizzate dal Programma GiovaniSì della Regione Toscana.

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