Le auto classiche italiane al centro della fiera Retromobile e in asta da Artcurial
All’evento grandi mercanti con motori milionari, per gli appassionati proposte a partire dai 25mila euro. Sotto il martello scambi per 35,5 milioni, metà dei lotti senza riserva
di Giovanni Gasparini
I punti chiave
6' di lettura
Dal 31 gennaio al 5 febbraio Parigi ha ospitato Retromobile, la più importante fiera del settore in Europa e primo ‘termometro' del mercato ad inizio anno. Oltre ad un gran numero di espositori commerciali, che vanno dai rivenditori di parti e di modellini ai grandi mercanti che fanno il mercato di fascia alta, vi è una forte presenza istituzionale e delle case produttrici in promozione e difesa del proprio patrimonio storico, fra cui ovviamente Citroen, Renault e Peugeot, nonché all'Heritage del ‘gruppo Fiat'.
Oltre ai numerosi Musei dell'Auto, soprattutto, francesi oltre al ‘nostro' di Torino, vi erano i club di marche storiche come Delage. Tutti elementi essenziali per la valorizzazione delle auto storiche nell'attuale contesto di rivoluzione tecnologica.
Il clima delle giornate aperte a decine di migliaia di appassionati è molto diverso rispetto alla giornata dell'inaugurazione, (avvenuta nonostante i consueti scioperi) evento ad inviti che vede personalità come il pluricampione di F1 Alain Prost ammirare auto di miti purtroppo del passato come Gilles Villeneuve e Clay Regazzoni, in mostra dal produttore di orologi Richard Mille, sponsor di molte attività automobilistiche.
In termini di valore e prestigio l'esposizione di Richard Mille non ha rivali, con modelli non in venduta come una rarissima Ferrari 250 GTO, due modelli di Ferrari F1 degli anni ‘70, una 500 F2 degli anni' 50 e altro ancora.
I grandi mercanti e gli appassionati
Il cuore pulsante della fiera rimane però il settore dei commercianti in modelli di altissima qualità e valore, finalmente a pieno regime dopo due edizioni ridotte dalla pandemia. Simon Kidston di Ginevra vince senza dubbio l'ipotetico premio per il miglior allestimento che rievoca l'EUR di Roma, con sette selezionatissime auto Italiane dei tre grandi marchi di sempre: Alfa Romeo, Maserati e Ferrari, fra cui spicca una delle quattro California Spyder viste in fiera, un numero considerevole per un modello che esiste in poche decine di esemplari. Solo Girardo, intermediario che viene dal mondo delle case d'asta, può competere per qualità e valore, con una selezione di Ferrari rarissime quando non uniche, in cui il gioiello centrale era rappresentato da una aggressiva e filante 512S da competizione del 1970, oltre a diversi altri esemplari milionari fra cui una California Spyder rossa del 1959. Fra le auto recenti spicca un raro esercizio di stile e design di Zagato sulla base del modello 599, la GTZ S Nibbio. Apprezzabile la trasparenza dimostrata da Gallery Aaldering che indica fra i venduti una Maserati 6CM da competizione del 1937, conservata con tanto di abbrunimenti dovuti ai gas di scarico e piccoli danni nella carrozzeria, proprio come dovrebbe essere per le auto da competizione di quegli anni, giustamente non restaurate. Venduta anche una Ferrari 275 GTB rossa del 1967, sempre per prezzi milionari.
Poiché uno dei temi della fiera era la celebrazione dei 100 anni della corsa di Le Mans, Fiskens ha proposto uno stand di sole auto sportive da competizione, spesso con palmares importanti, dalla storica Delahaye 135 CS del 1936 partecipante alla corsa in quegli anni, a due Porsche rispettivamente una iconica 917K del 1970 in livrea Gulf/Steve McQueen, e una 957 del 1982. Proposta anche una rara Bizzarrini A3/C del 1963, idea del grande progettista transfugo dalla Ferrari. Notate diverse Bizzarrini in vendita, in particolare il modello 5300GT della metà degli anni ‘60; il rinnovato interesse per questo produttore di nicchia ha persino spinto la rinascita del brand con la ripresa di versioni moderne delle auto storiche.
Un'altro prodotto della ripresa di marchi storici, una Bugatti EB110GT del 1993 faceva bella mostra di se in classica livrea blu di Francia dalla società SCG; si tratta di un raro esemplare che guida il rinnovato interesse per le Bugatti ‘italiane' prodotte da Artioli negli anni ‘90. Presente anche l'italiana Ruote da Sogno con una buona selezione di marchi nostrani.
La fiera intelligentemente ha dato spazio anche alle auto più alla portata di portafogli ‘normali', con un'ampia sezione dedicata alle offerte sotto la soglia dei 25mila euro. Per gli amanti delle auto ‘normali' ma iconiche, era in vendita una Citroen 2CV rossa in condizioni conservate pari al nuovo per 39.990 €, ben oltre il prezzo di listino dell'epoca.
Un'asta nella fiera
Artcurial gioca in casa, nel corso delle due giornate di venerdì e sabato ha proposto oltre 200 lotti, che riempivano un intero padiglione della fiera, molto ammirati anche dal grande pubblico grazie anche alla presenza di un numero cospicuo di auto francesi in catalogo.
Il totale comunicato di 35,5 milioni di euro si divide per circa due terzi nella prima delle vendite di venerdì 3 febbraio e un terzo nella seconda parte di sabato 4, mentre domenica 5 è stata la volta di un catalogo di automobilia e oggetti da collezione anche nautici ed aeronautici. Venerdì sono passati sotto il martello dei tre banditori storici della casa d'aste ben 126 lotti, in larga maggioranza venduti sotto le stime basse, con 39 lotti invenduti e 2 ritirati. Oltre la metà dei lotti (68) erano proposti senza riserva, fra cui quelli provenienti dalla Collezione dell'olandese Bart Rosman che includeva una Ferrari 340 America Barchetta del 1951 venduta per 5,6 milioni, da una stima di 5-8 milioni di €, grazie anche al prestigio acquisito gareggiando in competizioni come Le Mans e Daytona, nonostante fosse bisognosa di qualche finitura. Anche due Bugatti storiche erano offerte senza riserva: una Type 43 Grand Sport del 1931 aggiudicata a 1,5 milioni (stima 1,2-1,8 milioni), una Type 35C Grand Prix del 1928 anch'essa da competizione a 2,1 milioni, sotto la stima di 2,5-3,5 milioni di euro, entrambe in classiche tinte blu. L'elegante Bugatti Type 57 Atalante del 1935 è rimasta invenduta da una stima di 2-3 milioni di euro. Tre le Porsche millionaire in catalogo: una 959 Komfort rossa del 1987 che ha raggiunto un milione di euro, una Porsche 962 modello da competizione sempre a 1 milione, e una Porsche Carrera GT è rimasta invenduta.
Fra i ritrovamenti, spicca una Lamborghini Countach LP 400 del 1975 in condizioni piuttosto originali ma da restauro che ha sfiorato il milione di euro.
Diversi gli invenduti milionari, fra cui spicca il lotto più importante della settimana, una Ferrari 250LM del 1962 costruita per le competizioni in soli 32 esemplari, contesa in sala dal dealer Girardo per conto di un cliente al telefono fino a 20 milioni, non abbastanza per soddisfare una stima a richiesta attorno ai 25 milioni di euro. In questo caso le condizioni immacolate non hanno compensato l'assenza di storia competitiva dovuta al fatto che l'auto non ha mai gareggiato, fattore particolarmente importante per i compratori a questi livelli. È probabile che trovi un compratore successivamente a trattativa privata.
Sempre in ambito competitivo, la ben più recente Ferrari 575GTC nera dalle ingombranti appendici aerodinamiche non ha trovato compratori da una stima di 3,3-3,8 milioni di €. La Ferrari faceva parte di un considerevole gruppo di auto da competizione e da rally proposto, con risultati non sempre entusiasmanti poiché si tratta comunque di un settore di nicchia legato alle competizioni storiche e non all'uso quotidiano.
La seconda parte del catalogo proposta sabato 4 febbraio ha visto 2 lotti ritirati e 17 invenduti, mentre 45 erano proposti senza riserva. A guidare i realizzi due Ferrari di periodi ben diversi: una F40 del 1992 a 2,2 milioni di €, entro la stima di 2-2,5 milioni grazie alle commissioni, e una Ferrari 250GT Lusso Delfi anni ‘60 a 1,6 milioni, da una stima di 1,5-1,9 milioni di €. Sono restate invendute però una Ferrari F12 Tour de France del 2016, dalla stima di 1,2-1,6 milioni, e una Ferrari Daytona stimata 620-750mila €. Anche il lotto principale della seconda sessione non ha trovato collocazione: una recentissima Mercedes McLaren Stirling Moss che partiva da una di 3-4 milioni di euro.
Artcurial proponeva anche due barche storiche piuttosto differenti: un motoscafo Riva Super Florida del 1964 conteso fino a sfiorare 300mila euro, ben oltre la stima, grazie alla sua provenienza dall'attore Jean-Paul Belmondo, e uno yacht a vela aurica del 1927 rimasto invenduto da una stima di 80-120mila €.
Il mercato dell'auto da collezione si trasferisce ora negli Stati Uniti, con le aste di Amelia Island a fine mese.
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