Le auto elettriche di Musk, 10 modelli tra quelli prodotti e quelli mai arrivati (per ora)
Tesla, quando le vetture senza pistoni sono un oggetto “cool”: dalla Roadster del 2004 fino al pick-up Cybertruck
di Simonluca Pini
I punti chiave
5' di lettura
La mobilità elettrica deve molto a Tesla. Le auto elettriche di Musk sono state in grado di rendere le vetture prive di pistoni un oggetto “cool”, facendola diventare in pochi anni la Apple dell'industria automobilistica. Gran parte del merito va a Elon Musk, capace di investire su una nicchia di mercato non coperta dai produttori tradizionali ma soprattutto aumentando il valore di mercato e l'attenzione del pubblico grazie a presentazioni e annunci decisamente scenografici. Spesso le auto elettriche di Musk sono arrivate con forte ritardo rispetto a quanto annunciato al momento della presentazione ma questo non sembra essere un problema: titolo e vendite continuano a crescere.
Tesla Roadster
Il primo modello del 2008 è stato la Tesla Roadster, la prima macchina elettrica sportiva con batterie a ioni basata sulla superleggera Lotus Elise con la quale condivide parte del telaio (fino al posteriore), carrozzeria e sospensioni. L'autonomia della Tesla Roadster era di 340 km, accelerava da 0 a 100 km/h e raggiungeva i 200 km/h di velocità massima. Il primo prototipo fu presentato nel 2006 e la produzione partì nel 2008. In Italia la provammo per la prima volta nel 2010.
Tesla Model S
Secondo modello prodotto da Tesla, La Tesla S fu annunciata nel 2008 e mostrata in veste di prototipo nel 2009 al Salone di Francoforte. In commercio in Usa dal 2012 e in Europa dall'anno successivo, nel 2016 è arrivato il primo restyling e nel 2021 è stata protagonista di un nuovo aggiornamento realizzato sulla scocca della vettura lanciata quasi 10 anni prima. Come tradizione i dati annunciati sono ad “effetto wow” per la versione Plaid: 320 km/h di velocità massima, 1.020 cv e 628 km d'autonomia dichiarata, 300 dei quali rigenerabili in soli 15 minuti sfruttando i nuovi Supercharger.
Tesla Model X
Presentata nel 2012, la Tesla Model X è entrata ufficialmente in produzione a 2015. Suv di grandi dimensioni caratterizzato dalle portiere posteriori Falcon wings con apertura verticale, nasce sulla piattaforma della Model S. Il livello Long Range è dotato di trazione integrale e doppia motorizzazione ha una capacità di 100 kWh e un'autonomia pari a quella della Model 3 Long Range: 580 km.
Tesla Model 3
Primo modello di “massa” del marchio californiano, la Tesla Model 3 è stata presentata il 31 marzo 2016 ed è arrivata in Italia nel corso del 2018. Aggiornatasi con il model year 2021, la Tesla Model 3 resta però sempre fedele a se stessa, anche se si è sottoposta a qualche ritocco estetico e ha aggiunto qualche miglioria interna. La berlina, fin dal suo lancio, ha segnato un cambio di passo nella percezione dell'auto a zero emissioni, soprattutto in Europa, diventando nel 2019 l'elettrica più venduta nel Vecchio Continente. La sua versione a 4 ruote motrici, la Dual Motor Awd, ha a disposizione un pacco di batteria di 78 kWh che è accreditato di un'autonomia fino a 580 km.
Tesla Model Y
Presentata a marzo 2019, la Tesla Model Y è la versione crossover della Model 3 con cui condivide stile e un lungo elenco di componenti. Caratterizzata da un'autonomia superiore ai 500 km, i primi modelli arrivati in Italia sono prodotti nello stabilimento cinese dove vengono realizzate alcune versioni della Model 3.
Tesla Semi
Il trattore stradale di Tesla è stato presentato per la prima volta nel novembre 2017. Presentato da Musk con un'autonomia fino a 800 km, doveva essere messo in produzione nel 2019. Ad oggi qualche avvistamento dei prototipi su strada ma il debutto dovrebbe essere vicino. La conferma è arrivata Roman Laguarta, amministratore delegato di PepsiCo la multinazionale del settore food&drink e produttrice dell’omonima bevanda, che con un tweet ha recentemente annunciato l'arrivo del Tesla Semi all'interno della sua flotta di veicoli.
Tesla Roadster 2.0
Svelata nel 2017, la Tesla Roadster 2.0 secondo Musk rivoluzionerà il mercato delle supersportive elettriche grazie agli oltre 1000 km di autonomia che si vanno ad aggiungere all'accelerazione da 0 a 100 km/h coperta in 2.1 secondi e ai 400 km/h di velocità massima. Ordinabile sul sito Tesla con un anticipo di 4000 euro più 39 mila dopo 10 giorni per la versione roadster (che diventano 4000 più 211.000 euro per la versione Founders Series), ad oggi non si hanno informazioni certe sulla produzione della Roadster 2.0 e lo sviluppo sembra bloccato. Nel maggio 2020 Elon Musk ha infatti dichiarato in un’intervista con il frontman statunitense Joe Rogan che il progetto della coupé quattro posti elettrica Roadster era stato per il momento accantonato nello sviluppo in favore di altri modelli. Quando Rogan chiese a Musk quando avrebbe potuto acquistare una Roadster, Musk ha risposto che non era in grado di fornire una data. «La Roadster è un po’ come un dessert - ha detto Musk - dobbiamo prima procurarci carne, patate, verdure e roba del genere prima di pensare al dolce».
Tesla Cybertruck
Presentato a novembre 2019, il Cybertruck rappresenta il concetto di pick-up secondo Tesla. Ordinabile sul sito con un anticipo di 100 dollari, ad oggi non si ha una data certa di messa in produzione. Caratterizzato da linee futuristiche e da una gamma con tre motorizzazioni elettriche, sarà prodotto nel nuovo impianto in Texas. Nel 2019 la produzione era stata annunciata a fine 2021 ma ad oggi non è stata ancora presentata la versione di serie del Cybertruck e il sito indica il 2022 come inizio della produzione. Ancora non si vede
Tesla Cyberquad
Visto nel 2019 in occasione della presentazione del Cybertruck, il quad di Tesla battezzato Cyberquad era in realtà un Yamaha Raptor Atv modificato in versione elettrica da Zero Motorcycle. Come annunciato recentemente da Musk, probabilmente il Cyberquad sarà realizzato nella nuova gigafactory in Texas e sarà caratterizzato da un'elevata sicurezza di utilizzo.
Tesla Model S Plaid +
La Tesla Model S Plaid + riassume alla perfezione lo stile comunicativo dell'azienda di Palo Alto. Prima viene presentato un modello dalle caratteristiche straordinarie, attirando l'attenzione di stampa e clienti, capace di contribuire alla crescita del titolo azionario e messo in vendita tramite la modalità delle prenotazioni. Poi è sufficiente in tweet di Musk per cancellare il modello. Infatti dopo essere stata rimossa dal configuratore la versione da oltre 840 chilometri di autonomia è stata definitivamente cancellata. La notizia è arrivata dallo stesso Elon Musk attraverso Twitter. “La Plaid+ è cancellata. Non ce n'è bisogno, perché la Plaid è già abbastanza” ha postato il miliardario sudafricano. Anche questa volta Musk ha confermato le incredibili doti comunicative di marketing “a costo zero” dell’azienda californiana. Per quasi sei mesi si è parlato delle doti su strada della Plaid +, a partire dall’autonomia record, per la potenza di 1.020 cavalli e la accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di due secondi. Come sottolineato dallo stesso Musk, i 644 km di autonomia a disposizione della Tesla Model S Plaid sono già più che sufficienti per le necessità degli automobilisti
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