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Le banche inglesi dichiarano guerra alle criptovalute: niente Binance per i clienti

Barclays e Santander, istituti con il maggior numero di sportelli nel Regno Unito, hanno vietato ai loro correntisti di trasferire denaro nella piattaforma di compravendita di monete digitali

di Simone Filippetti

(REUTERS)

2' di lettura

Le banche inglesi dichiarano guerra alle criptovalute. Nel giro di pochi giorni, a milioni di correntisti britannici è stato vietato di operare con Binance, la controversa piattaforma di acquisto e vendita di Bitcoin.

Barclays apripista

Ad aprire le ostilità è stata Barclays: la seconda banca del Regno Unito ha impedito ai suoi clienti di trasferire fondi a Binance. Una decisione che arriva dopo che, il mese corso, la Financial Conduct Authority (la Consob inglese) ha dichiarato che la “borsa” di beni digitali non era più autorizzata a intraprendere attività di criptovaluta dentro confini del Regno Unito.

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La banca guidata da Jes Staley ha inviato una notifica ai clienti dove vieta pagamenti di addebito e credito a Binance. Di fronte alla tegola, l'exchange si impegnata immediatamente coi propri clienti per «aiutarli a mantenere i propri soldi al sicuro».

Dal canto suo Barclays ha tenuto a precisare che “questa azione non ha alcun impatto sulla capacità dei clienti di prelevare fondi da Binance”. Sarebbe solo una decisione tecnica, presa in seguito all’avvertimento della Fca ai consumatori. Tuttavia è innegabile il significato politico e profondo: le banche, timorose che i correntisti portino sulle neo-piattaforme di blockchain, stanno alzando le barricate.Il mese scorso il regolatore del Regno Unito ha emesso un avvertimento formale per i consumatori su Binance; lo ha bandito dalle attività finanziarie regolamentate, tra cui l’organizzazione di accordi di investimento convenzionali, e ha pure eliminato l'autorizzazione per condurre operazioni di crittografia nel Regno Unito.

Scarsa trasparenza

Binance ha faticato a volte a mantenere la sua conformità e compliance alle regole di mercato per tutti i suoi servizi, includono il trading di monete digitali, opzioni, conti di risparmio e token azionari, secondo alcune persone familiari le pratiche del gruppo, secondo riportato dal Financial Times. Un dirigente di una società di pagamenti che ha avuto come cliente Binance ha rivelato al quotidiano britannico che Binance “fa tanti bei discorsi sulle regole antiriciclaggio e KYC (profilazione del cliente)“, ma poi era “restia a impiegare i dipendenti su questioni di compliance”.

Tutti si accodano

Dopo che Barclays ha fatto da apripista, altre banche si sono accodate. Sull'account Twitter di assistenza clienti del Santander, la banca spagnola (ma che in Uk controlla una grossa fetta di sportelli avendo comprato anni fa Abbey National) ha “deciso di impedire i pagamenti” al più grande scambio di criptovalute del mondo nel tentativo di prevenire le frodi. Analogamente a Barclays, anche la banca iberica ha rassicurato i clienti sulla possibilità di prelevare contanti da Binance, e analogamente ha spiegato che sta solo “seguendo l’avvertimento della FCA ai consumatori” nel vietare i pagamenti.Se due tra le principale banche commerciali del Regno Unito si mettono di traverso, si prevedono tempi duri per le criptovalute.


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