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Le banche Usa alla prova dei conti, c'e' incertezza sull'outlook

Secondo gli esperti, i risultati del secondo trimestre saranno "buoni" .

(AdobeStock)

2' di lettura

E' da poco iniziata la stagione delle trimestrali e a Wall Street attendono con impazienza i risultati, che daranno delle importanti indicazioni su come l'inflazione stia erodendo i profitti. PepsiCo e Delta Air Lines sono state le prime società di una certa importanza a comunicare i risultati; la grande attesa, però, è per domani e dopo, quando saranno pubblicate le trimestrali di quasi tutte le maggiori banche statunitensi: JPMorgan Chase, Morgan Stanley, Wells Fargo, Citigroup, First Republic Bank, U.S. Bancorp, PNC Financial Services Group e The Bank Of New York Mellon Corporation; Bank of America, invece, pubblicherà i dati lunedì prossimo, insieme a Goldman Sachs. Secondo gli esperti, i risultati del secondo trimestre saranno "buoni", scrive Barron's. Per quanto riguarda la performance dei titoli azionari delle banche dall'inizio dell'anno, l'SPDR S&P Bank ETF è in calo del 17,8%, un risultato migliore, anche se di poco, rispetto allo S&P 500 (-19,1%). Quest'anno, si prevedeva un altro anno positivo per le banche - andate al di là delle previsioni con risultati record durante la pandemia - grazie all'aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, che rende più profittevoli i prestiti, ma la paura che questi aumenti dei tassi conducano a una recessione ha affossato i titoli. Le grandi banche hanno comunque mostrato resilienza, passando agevolmente gli stress test annuali della Fed, lo scorso mese. Per questo, il 'sentiment' sta tornando in favore del settore. "I risultati delle banche sono probabilmente buoni" ha commentato David George, analista di Baird, in una recente nota agli investitori - di cui parla Barron's - in cui ha definito allettante l'equilibrio tra rischi e potenziali guadagni su questi titoli. Secondo Mike Mayo, analista di Wells Fargo, le banche si aspettano di registrare "nei prossimi sei trimestri, la miglior crescita del margine d'interesse degli ultimi quattro decenni". Oltre ai risultati del trimestre, si guarderà naturalmente all'outlook: finora, i top manager delle banche hanno riconosciuto che sta arrivando un rallentamento dell'economia, ma non c'è accordo sulla sua gravità. L'amministratore delegato di JpMorgan, Jamie Dimon, ha detto che è in arrivo un "uragano", mentre il Ceo di Bank of America, Brian Moynihan, è apparso meno preoccupato, affermando che "siamo sempre pronti, non abbiamo altra scelta".

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