Riaprono le discoteche: ecco le regole per tornare a ballare
Potrà entrare solo chi ha il Green pass rafforzato, sarà necessaria la mascherina, ma non sulla pista da ballo. Capienza non oltre il 50% al chiuso
di Andrea Gagliardi
I punti chiave
2' di lettura
Dopo la chiusura decretata a partire dalle feste di Natale, l’11 febbraio riaprono le discoteche. Una misura, decisa dal governo, che insieme all’eliminazione dell’obbligo di mascherina all'aperto su tutto il territorio nazionale, rappresenta un altro passo avanti verso il superamento delle restrizioni legate al Covid.
Obbligo di super green pass
Potrà entrare solo chi ha il Green pass rafforzato (rilasciato dopo vaccinazione o guarigione), sarà necessario indossare la mascherina, tranne che in pista da ballo. La mascherina va indossata negli ambienti al chiuso e all'esterno tutte le volte che non è possibile rispettare la distanza interpersonale di 1 metro. Per quanto riguarda le capienza, il limite non potrà superare il 75% per le discoteche all’aperto ed il 50% per quelle al chiuso.
Le misure di prevenzione
In base alle linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative, sono numerose le incombenze a carico dei gestori. Si parte dalla necessità di predisporre una «adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l'ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica e/o sistemi audio-video, sia ricorrendo a eventuale personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione».
La distanza di sicurezza
Vanno poi riorganizzati gli spazi, per garantire l'accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone. Vanno garantiti «almeno 2 metri tra gli utenti che accedono alla pista da ballo». E, se possibile, «vanno organizzati percorsi separati per l'entrata e per l'uscita. E vanno previsti addetti alla sorveglianza del rispetto del distanziamento interpersonale adeguato rispetto alla capienza del locale, come sopra stabilita». A tal fine «si promuove l'utilizzo di contapersone per monitorare gli accessi».
Prenotazioni online
Va garantito, se possibile, un sistema di prenotazione, pagamento tickets e compilazione di modulistica preferibilmente on line al fine di evitare prevedibili assembramenti, e nel rispetto della privacy mantenere se possibile un registro delle presenze per una durata di 14 giorni.
Il ricambio dell’aria
Tra le misure che vanno favorite, c’è il ricambio d'aria negli ambienti interni. «In ragione dell'affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti - si legge nelle linee guida - dovrà essere verificata l'efficacia degli impianti al fine di garantire l'adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l'affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell'aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d'aria naturale e/o attraverso l'impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell'aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati».
Settore penalizzato
Il settore delle discoteche è stato uno dei più duramente colpiti dalla pandemia. Con mille discoteche chiuse sulle 5.200 che operavano prima del Covid. Con 30mila posti di lavoro persi in 24 mesi.Il settore potrà riaprire dall'11 febbraio 2022 ma quali restrizioni saranno ancora imposte non è dato sapere. Del resto, da un'indagine effettuata da Assointrattenimento nell'anno 2020, 5200 imprese risultano iscritte in Cciaa Italiana, le locali Camere di Commercio, con codice Ateco generico «discoteche e simili»: 2100 come attività non prevalente e 3100 con attività prevalente. I ristori del governo hanno ignorato le attività esercitate con codice Ateco non prevalente ristorando solamente le attività con codice prevalente.
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