«Le Mans ‘66», la grande sfida tra Ford e Ferrari rivive sul grande schermo
Nel weekend in sala protagonista il nuovo film di James Mangold con Matt Damon e Christian Bale. Tra le novità anche «Zombieland – Doppio colpo».
di Andrea Chimento
2' di lettura
Weekend ad alta velocità sul grande schermo con «Le Mans '66 – La grande sfida» di James Mangold, film tra i più attesi della settimana in sala.
Al centro c'è la vera storia del visionario designer di automobili Carroll Shelby (Matt Damon) e dell'intrepido pilota britannico Ken Miles (Christian Bale), che insieme diedero battaglia contro l'interferenza delle corporation, le leggi della fisica e i loro demoni personali per costruire una rivoluzionaria auto da corsa per la Ford Motor Company e sfidare le imbattibili auto di Enzo Ferrari alla 24ore di Le Mans in Francia nel 1966.
Dopo aver stupito tutti con «Logan» (film di notevole introspezione psicologica, incentrato su Wolverine, il personaggio degli X-Men), il regista americano James Mangold continua a stupire con un lungometraggio che fa bene il suo dovere: «Le Mans ‘66» è infatti un prodotto di buon intrattenimento, capace di appassionare per l'intera durata e di coinvolgere anche gli spettatori meno avvezzi al mondo delle corse automobilistiche.
Il merito va soprattutto al buon ritmo e a un montaggio adrenalinico al punto giusto, ma anche la sceneggiatura è efficace, grazie a dialoghi ben assestati e a una struttura narrativa capace di ricostruire efficacemente la vera storia che ha visto protagonisti questi personaggi.
Sono rarissimi i momenti di calo (nonostante le circa 2 ora e 30 minuti di durata) e i passaggi poco riusciti in questo film che arriva nelle sale italiane dopo essere passato in diversi festival, tra cui quelli di Telluride, Toronto e Londra.
Buona prova dell'intero cast, ma tra tutti svetta Christian Bale in una performance che conferma ancora una volta la sua grande intensità attoriale.
Meno convincente è, invece, «Zombieland – Doppio colpo», nuova zombie-comedy di Ruben Fleischer, seguito di «Benvenuti a Zombieland».
Sono passati circa dieci anni dall'uscita di quel film, ma il regista non aggiorna troppo il suo immaginario e si limita a rimettere in scena situazioni, trovate e personaggi già visti nel lungometraggio precedente.
Se in quel caso avevamo assistito a un prodotto divertente e intelligente per come trattava alcuni spunti importanti, in questo caso ci troviamo di fronte a un lavoro più pigro, che cerca solo di sfruttare la forza del suo capostipite.
Qua e là l'intrattenimento indubbiamente funziona, ma non basta per nascondere i limiti complessivi dell'operazione.
I quattro attori principali sono Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Emma Stone e Abigail Breslin, che tornano nei ruoli che avevano nel film del 2009.
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