Le Marche al Micam di Milano, nuovi scenari e prospettive di sviluppo per il calzaturiero
Acquaroli: settore di eccellenza che ci proietta nel mondo - Antonini: ottimismo e avvisaglie di ripresa
di Daniela Casciola
3' di lettura
Sfide e opportunità per il settore calzaturiero. È stato questo il filo conduttore della presenza della Regione Marche al MIcam di Milano: il salone internazionale di settore. Lo stand istituzionale della Regione Marche, della Camera di commercio Marche e dell'Azienda speciale Linea ha ospitato due eventi dedicati ai nuovi scenari per il settore calzaturiero, con un focus sul mercato Usa e sulla Convention mondiale delle Camere di commercio italiane all'estero in programma, a giugno, nelle Marche.
«Per la nostra regione questo settore non è soltanto un comparto nevralgico e strategico ma rappresenta una di quelle eccellenze importanti che stanno portando le Marche nel mondo e disegnano anche una prospettiva futura», ha evidenziato il presidente Francesco Acquaroli, presente al Micam. «Attraverso la programmazione dei fondi europei e le risorse del Pnrr definiremo gli strumenti e le infrastrutture che consentano, alle Marche, di essere centrali non solo geograficamente, ma autentiche protagoniste di una sfida nevralgica, come quella della moda, del fashion, del manifatturiero - ha aggiunto Acquaroli - Settori che narrano eloquentemente una nostra potenzialità che scaturisce da una storia e da una propensione unica, che possono fungere anche da apripista per varie filiere. Insieme ad altri settori di eccellenza che annoveriano, possono consentire alla regione di affrontare con autorevolezza le trasformazioni in atto».
Al Mican è intervenuto anche l'assessore all'Internazionalizzazione Andrea Maria Antonini. «Dagli operatori presenti a Rho trapela tanto ottimismo. Dopo un momento molto difficile, legato al Covid e alla guerra russo ucraina, finalmente si avvertono avvisaglie di ripresa. Anche i dati in nostro possesso, segnalano una lenta ripresa, specie verso l'export - ha detto Antonini - Ciò ovviamente non basta, bisogna analizzare lo stato di salute di questo settore che nel tempo ha avuto un ridimensionamento. Molte aziende purtroppo hanno chiuso, specie quelle a conduzione familiare che rappresentano l'orgoglio e la caratteristica delle Marche». Parlando ai convegni programmati nello stand istituzionale, l'assessore ha ribadito come «oggi disponiamo di strumenti che dobbiamo utilizzare nel modo migliore, a partire dai fondi europei, che possono darci una forte mano, soprattutto per ridare certezza agli imprenditori e individuare mercati più stabili». Il progetto proiettato sugli Usa mira proprio a penetrare un mercato non semplice ma che guarda all'artigianalità, al saper fare, al lusso che noi marchigiani rappresentiamo perfettamente nel mondo». Il progetto, portato avanti con Ice, Atim, Svem, Camera di commercio, coinvolge la formazione e l'informazione verso le aziende, che verranno portarle negli Usa, mentre buyer americani giungeranno nelle Marche, «in una sorta di incoming promosso per stringere accordi commerciali importanti», ha concluso Antonini. «Si tratta di un mercato molto complesso e qualificato – ha spiegato Antonini – con determinate peculiarità e specifiche caratteristiche, per questo la Regione, in sinergia con i partner dell'idea progettuale, ha definito un percorso mirato di formazione e di preparazione rivolto a tutte quelle imprese marchigiane desiderose di misurarsi concretamente con una realtà commerciale all'avanguardia come quella nordamericana che è da sempre attenta all'artigianalità e al saper fare».
Antonini ha infine annunciato l'imminente avvio di tavoli di confronto, in programma in tutto il territorio regionale, alla presenza di operatori del settore (moda e calzaturiero) e addetti ai lavori, oltre ad aver illustrato le grandi opportunità di sviluppo derivanti dalla nuova programmazione POR FESR 2021 -2027. «Grazie alle risorse europee a disposizione - ha concluso Antonini - la Regione procederà all'emanazione di bandi e avvisi, in prossima uscita, per sostenere tanti progetti dedicati alla ricerca industriale, allo sviluppo sperimentale, all'innovazione di prodotto, alla promozione all'estero delle imprese marchigiane e alla internazionalizzazione».
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