Le nuove Mappe del pensiero a Elba Book
Il festival toscano si allea al territorio e rende tangibili i valori culturali arricchendo il contesto di percorsi unici e irripetibili
di Stefano Rossi
2' di lettura
Ogni mappa rappresenta una narrazione corale, che contiene al suo interno senso civico e impegno collettivo, ma anche storie personali che si intrecciano le une alle altre, come al tempo e al territorio di appartenenza, arricchendo il contesto di percorsi unici e irripetibili. Per questo “Mappe” è il titolo e il tema della nona edizione di Elba Book che, da martedì 18 a venerdì 21 luglio, nel borgo di Rio nell'Elba ospiterà il momento di confronto estivo della piccola e media editoria italiana. Quella lontana dai monopoli, ma vicina ai lettori: secondo le stime de “Il Libraio” solo il 9% degli italiani legge almeno un libro al mese. Nonostante l'aumento del prezzo della carta e l'incessante transizione tecnologica, dopo la serrata pandemica il numero di novità in commercio è cresciuto del 16%, secondo i dati raccolti da “Il Sole 24ore”; quindi frangenti quali i festival incrementano il margine d'interesse rispetto agli spazi tradizionali della grande distribuzione, che dal 6,4% del 2019 è calata al 5% del 2021. Non a caso, Elba Book gode già di una notevole riserva bibliografica, essendo uscito per due anni consecutivi su “In giro per festival” (Altreconomia), la guida nomade curata da Giulia Alonzo e Oliviero Ponte di Pino, e sarà sulla nuova Lonely Planet “Isola d'Elba e Pianosa” (edt), a cura di William Dello Russo e in libreria giusto dal 21 luglio.
Il palinsesto
Sono ventitré le case editrici che partecipano alla kermesse e che negli anni hanno costituito una vera e propria comunità, così La Vita Felice, Exòrma, Marcos y Marcos, Odoya e Mds, per citarne alcuni. Nel denso programma, è prevista una serie di tavole rotonde tematiche, composte da editori, giornalisti, scrittori e operatori di cultura e spettacolo: “Le mappe tra arte e letteratura” con Tomaso Montanari e Pietro Cataldi; “I fumi della fornace” con performance di Giorgiomaria Cornelio, Lucamatteo Rossi e Valentina Compagnucci; “Le mappe della contestazione” della cilena Lola Larra vis a vis con gli studenti dell'Isis “Raffaello Foresi”; “Mappare l'immaginario, mappare il reale” con Wu Ming 1; “Per una nuova geografia della distribuzione” con Riccardo Cavallero e Marco Zapparoli; “Cartografie culturali” con Hans Georg Berger, Franca Zanichelli e l'assessore regionale Monia Monn
Una rete in espansione
Situato sul monte Serra e in cima a una periferie depauperata dal sistema capitalista del proprio passato prossimo, quello minerario, l’eremo di Santa Caterina d’Alessandria ha conservato le fondamenta più remote, quelle legate a un passato religioso e valoriale, rimanendo ancora oggi meta di pellegrinaggi e cammini spirituali. Sin dal principio il festival ha assunto l’eremo come emblema rivolgendosi ai profondi irrisolti, ai fantasmi del paesaggio per colmare un'identità industriale perduta e rimediare al dissesto ambientale. Non a caso, l'associazione che ha concepito Elba Book circa un decennio fa, si è presa cura delle librerie indipendenti che sono rimaste attive sull'isola; in particolare, con MardiLibri di Portoferrario ha sviluppato la rassegna “Parole in Clessidra” nel centro storico del capoluogo, che chiuderà i battenti sabato 22 con “Fellini, Rimini e il sogno. Ricordi, bugie e immaginazione” (Zolfo, 2023) di Stefania Parmeggiani.
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