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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Le nuove regole sulla Tassonomia Ue approvate dalla Commissione Europea concedono che, ad alcune condizioni, il gas e il nucleare possano essere considerate energie di transizione. Pochi giorni prima dell’approvazione dell’atto delegato, la Commissione Europea aveva finalizzato le nuove regole per gli aiuti di stato per le attività economiche a supporto del conseguimento del Green Deal. Le regole sulla Tassonomia e la disciplina sugli aiuti di Stato sono strumenti complementari: il primo è necessario per arrivare ad un’intesa comune su che cosa possa essere definito energia verde all’interno dell’Ue, e quindi indirizzare gli investimenti minimizzando il rischio di green-washing da parte delle aziende. La nuova normativa sugli aiuti di stato relativa agli investimenti verdi, invece, sospende le norme in materia di concorrenza in questi settori, ed estende le categorie dove lo Stato può supportare economicamente i privati che contribuiscano alla riduzione delle emissioni di carbonio.
Il nodo nucleare
Infrastrutture per la mobilità pulita, efficientamento delle risorse energetiche, biodiversità. Sono alcune delle nuove regole di investimenti che possono essere sostenute dagli Stati secondo le nuove linee guida approvate dalla Commissione. E’ prevista la copertura fino al 100% del deficit di finanziamento, in particolare quando gli aiuti sono concessi a seguito di una procedura di gara competitiva. A sostegno della trasformazione dell’industria sono stati introdotti i contratti per differenza sul carbonio. Le nuove linee guida sugli aiuti di Stato in vigore da gennaio 2022 non si applicano però – almeno direttamente - all'energia nucleare. Del resto, essendo una materia particolarmente sensibile in termini di sicurezza, il Trattato Euratom non permetterebbe un’estensione tout-court degli aiuti di Stato al settore del nucleare. Anche se sarebbe possibile, previa valutazione caso per caso, concedere aiuti di Stato per singoli progetti ai sensi dello stesso Trattato. Sebbene il sostegno all'energia nucleare non sia di per sé coperto dalle nuove linee guida, il supporto alla produzione di altre fonti energetiche basate sul nucleare, come ad esempio l'idrogeno a basse emissioni di carbonio prodotto utilizzando l'energia nucleare, è invece possibile. Sempre a condizione che questi progetti riducano – in prospettiva - le emissioni, e che non portino a un aumento della domanda di elettricità generata da combustibili fossili.
Un contesto complesso
L’Ue si trova contemporaneamente davanti alla necessità di tagliare le emissioni di Co2 e ridurre la sua dipendenza energetica, in particolare dal gas provenienze dall’est Europa e Russia. Sarebbe auspicabile che questi due obiettivi vengano conseguiti insieme. A tal fine, i nuovi regolamenti prevedono sostegni e semplificazioni per l’accesso ai sostegni per le aziende che vogliano adattarsi rapidamente agli standard del Green Deal. Ciò include, ad esempio, sussidi sia per la decarbonizzazione, sia per interventi che permettano una maggiore efficienza energetica che consenta di ridurre l'impatto dell'aumento dei prezzi dell’energia. Le nuove regole per la Tassonomia dovranno essere approvate dal Consiglio e dal Parlamento Europeo. Il nuovo testo è stato contestato sia all’interno della Commissione UE – il vicepresidente esecutivo per il Green Deal Frans Timmermans non ha nemmeno partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell’atto – sia da numerosi osservatori esterni. Warner Hoyer, Presidente della Banca Europea degli Investimenti ha dichiarato che la BEI non ha intenzione di supportare investimenti legati al nucleare, a prescindere dal contenuto della Tassonomia. Secondo Laurence Tabiana, CEO dell’European Climate Foundation e ambasciatrice per la Francia alla Cop21, l’influenza dei portatori di interesse sulle norme della Tassonomia avrà la conseguenza di far credibilità alla stessa Ue, che aveva come obiettivo quello di imporre uno standard internazionale su cosa potesse essere considerato green, e cosa no. Il risultato secondo Tabiana, sarà che, nel momento in cui la Tassonomia verrà considerata come uno strumento politico delle lobby del gas, questa verrà ignorata dagli investitori.
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