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Le province campane prime per ricorso al risparmio postale

Lo studio curato da Poste Italiane rivela che il Sud risparmia con prodotti finanziari postali (buoni e libretti) più del Nord, per tradizione e anche per presenza di una fitta rete di uffici

di Vera Viola

3' di lettura

La Campania è prima regione in Italia nel risparmio postale. Sono quasi 13 milioni nella regione i prodotti attivati. Libretti e buoni fruttiferi postali si confermano le forme di risparmio preferite dai 5,7 milioni di cittadini: 8.030.360 i buoni e 4.853.830 i libretti.

Con la provincia di Napoli prima assoluta in Italia. E con Salerno, Caserta e Avellino nei primi 4 posti della classifica.

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Nella provincia di Napoli i buoni sottoscritti sono 2 milioni e 700 mila (contro i 2.120.000 di Roma e provincia) e sono 2.120.801 i libretti di risparmio attivi. La provincia di Avellino invece è prima assoluta in Italia per numero di buoni fruttiferi postali pro capite: con un portafoglio di ben 3,5 per ogni cittadino.

Alla provincia di Napoli, con 4.818.000 di prodotti di risparmio postale, tra libretti e buoni fruttiferi, seguono quella di Salerno (2.860.000), poi Caserta (2.330.000) e Avellino (1.886.000), che occupano 4 dei primi 8 posti nella classifica nazionale. Il risparmio postale si conferma dunque – secondo uno studio di Poste Italiane – la prima scelta per la maggioranza dei cittadini campani.

Va precisato che parliamo del numero di prodotti attivati e non del loro valore. Ma – secondo gli autori dell’indagine – la sostanza non cambia, dal momento che gli importi investiti per ciascun prodotto di solito si equivalgono.

«Numeri che confermano l'importanza di questi prodotti nelle scelte di risparmio degli italiani: sono oltre 30 milioni i libretti postali attivi e circa 48 milioni i buoni fruttiferi postali sottoscritti nel Paese», dice l’Osservatorio.

Il Sud risparmiatore

Scorrendo la graduatoria delle prime 15 province per risparmio raccolto dalle Poste, si evidenzia qualcosa che prima di adesso era solo percepita poichè non era stato mai fatto uno studio ad hoc: ebbene la classifica è occupata quasi completamente da province meridionali, a cui si aggiungono solo le grandi città: Roma, Torino e Milano. Come si spiega? «Il risparmio postale – dicono gli autori dello studio – grazie alle sue caratteristiche, si conferma uno strumento sicuro, poiché garantito dallo Stato Italiano e flessibile. Inoltre al Sud investire in prodotti postali è una antica tradizione.

Oggi poi si riesce a intercettare anche una clientela giovane che predilige l’utilizzo del sito www.poste.it e dell’app BancoPosta, «a conferma – si legge nello studio – dell’importanza dello sviluppo dei canali digitali per l’azienda guidata dall’ad Matteo Del Fante».

La platea di coloro che prediligono il risparmio postale è fatta di giovani, donne, piccoli artigiani e imprenditori. Lo stesso studio di Poste propone alcune storie con forte valore esemplare. Si parla a esempio di Anna, 20 anni, che, pur non avendo ancora un lavoro del tutto stabile, ha aperto un “Libretto Smart” nell'ufficio postale di Napoli Arenaccia, il quartiere di Napoli dove vive allo scopo di accantonare mensilmente . Oggi lavora come dipendente di un centro estetico, ma in futuro vorrebbe lavorare in proprio aprendo un centro benessere . Oppure si racconta l’altra storia-simbolo dell’avellinese Carlo che utilizza lo strumento dei Buoni postali per i regali al nipote con il progetto di consegnargli un giorno un piccolo gruzzolo. Magari utile per esperienze di studio.

Campania prima

Di assoluto interesse è senza dubbio il caso Campania. La stessa regione che ha il più alto numero d’Italia di percettori di reddito di cittadinanza, si rivela poi risparmiatrice con quasi tutte le province nei primi posti della classifica del risparmio postale. Un contributo a tale primato è offerto dalla rete di sportelli: 951 uffici nella regione ne fanno la terza in Italia dopo Lombardia e Piemonte.

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