Le rette pagate per i figli rientrano tra le «spese ordinarie»
Per i giudici della Cassazione i costi di frequenza sono «quantificabili in anticipo» dai genitori separati o divorziati
di Andrea Alberto Moramarco
2' di lettura
Sono «spese ordinarie» i costi sostenuti dai genitori separati o divorziati per l’università del figlio. Tasse di iscrizione, retta del collegio e libri di testo sono, infatti, spese del tutto prevedibili «che non hanno carattere di eccezionalità» e che possono, tra l’altro, essere «quantificabili in anticipo». A dirlo è la Cassazione con l’ordinanza 34100/2021, sottolineando come trattasi di spese che corrispondono a «bisogni ordinari ed attuali» per un figlio studente. La Suprema corte aggiunge...
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