L’invasione dell’Ucraina

Tutte le sanzioni contro la Russia: l’Ue congela i beni di Putin e Lavrov

Tra le misure annunciate in questo secondo pacchetto il divieto di esportare aerei, parti e attrezzature dall’industria aeronautica e spaziale in Russia

Biden: sanzioni contro le banche russe, asset congelati in Usa

6' di lettura

L’Ue sta lavorando a un terzo pacchetto “urgente” di sanzioni, mentre il secondo include il congelamento dei beni di Vladimir Putin e del ministro degli Esteri Lavrov. I Paesi europei per il momento non hanno ancora trovato un accordo sull’esclusione della Russia dal sistema di pagamenti Swift: la Francia è a favore, la Germania più cauta, anche se il ministro delle Finanza tedesco, Christian Lindner, ha esplicitato che «tutte le opzioni sono sul tavolo», compresa questa, se fosse ritenuta utile dai Paesi Ue per fare ulteriori pressioni su Mosca. Secondo l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josef Borrell le sanzioni colpiranno il 70% del sistema bancario russo.

«Stiamo mobilitando il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per il voto di stasera» sulla risoluzione di condanna delle operazioni militari russe in Ucraina. «Ci sarà il veto della Russia - dice Borrell in conferenza stampa al termine del Consiglio affari esteri - ma poi si passerà all’Assemblea Generale e vedremo quanti sostengono la condanna della Russia». «Chiediamo la condanna della Russia a livello delle Nazioni Unite. Mosca - aggiunge - deve capire che sarà isolata dalla comunità internazionale».

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La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha avuto un colloquio telefonico con il presidente americano Joe Biden «sulla situazione in Ucraina e sulla nostra risposta unita nel sostegno a Kiev e nell’aumentare la pressione sulla Russia», ribadendo che «Putin deve pagare un prezzo elevato per questa guerra ingiustificata». Il presidente ucraino Zelensky giudica, invece, la risposta europea «troppo lenta». La Banca centrale russa, intanto, annuncia misure per «supportare il settore finanziario» sotto pressione a causa delle sanzioni.

Due pacchetti di sanzioni europee

Per il momento i pacchetti di sanzioni della Ue contro la Russia che invade l’Ucraina sono già due. Il primo, varato martedì 22, dopo il riconoscimento dell’indipendenza delle regioni del sud est dell’Ucraina da parte di Mosca, aveva già l'obiettivo di bloccare l'accesso della Russia ai mercati finanziari europei. Il secondo deciso con l’inizio dell’operazione militare del 24 febbraio ha lo scopo di sfiancare l'economia russa.

Questo secondo “pacchetto” è adottato formalmente il 25 febbraio ma entra in vigore dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale Ue. «Una parte delle sanzioni è mirata alla leadership bielorussa. Applicheremo il pacchetto in modo progressivo, rispondendo alle azioni della Russia: non finisce qui», dice il portavoce della Commissione Europea Peter Stano, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. L’Italia ha espressamente dichiarato la sua piena condivisione della linea decisa in sede Ue, precisando di non aver inoltrato alcuna richiesta di eccezione sulle sanzioni da imporre alla Russia.

Questo pacchetto annunciato giovedì prende forma venerdì con nuovi contenuti tra cui il congelamento degli asset di Vladimir Putin e del ministro degli Esteri Sergei Lavrov. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti (Putin e Lavrov non saranno comunque colpiti da un divieto dei viaggi, una mossa che segnala la volontà dell’Ue di mantenere aperta la porta della diplomazia, aggiunge il Financial Times). Anche il governo di Londra e la Casa Bianca pianificano sanzioni contro il presidente russo e il ministro degli Esteri, congelando i loro asset. Ma «né Putin né Lavrov hanno conti né in Gran Bretagna né altrove all’estero», ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, commentando le sanzioni annunciate.

Il secondo pacchetto Ue

Tra le misure annunciate in questo secondo pacchetto il divieto di esportare aerei, parti e attrezzature dall’industria aeronautica e spaziale in Russia, le tecnologie di raffinazione per l’industria petrolifera. Le restrizioni all’esportazione riguarderanno anche i beni a duplice uso (civili e militari). Alle banche Ue sarà vietato accettare depositi da cittadini russi di oltre 100 mila euro e diverse società statali russe avranno il loro accesso ai finanziamenti europei bloccato.

La presidente della Commissione von der Leyen ha spiegato: «Viene ridotto l’accesso della Russia ai più importanti mercati dei capitali. Ora ci rivolgiamo al 70% del mercato bancario russo, alle principali società statali, compreso il settore della difesa. Queste sanzioni aumenteranno gli oneri finanziari della Russia, aumenteranno l’inflazione ed eroderanno gradualmente la base industriale russa».

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I beni di lusso

Tra gli esclusi dalle sanzioni i beni di lusso. Le esportazioni di beni di lusso dall’Ue alla Russia sono escluse dal pacchetto di sanzioni nei confronti di Mosca concordato ieri sera dai capi di Stato e di governo dell’Ue e che verranno varate oggi pomeriggio dai ministri degli Esteri a Bruxelles. L’export di beni di lusso, particolarmente importanti per l’economia italiana (ma non solo) dato l’amore della borghesia russa per il made in Italy, non sono incluse nel pacchetto deciso dopo l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, che sta entrando nella capitale Kiev. La Commissione che ha concepito il pacchetto, spiega un alto funzionario Ue, «ha preferito concentrarsi sul settore tecnologico, che ha un impatto potenziale più alto rispetto ai beni di lusso» sull’economia russa.

Russia estromessa dal Consiglio d’Europa

A queste sanzioni di tipo economico si aggiunge anche la decisione del Consiglio d’Europa (organizzazione il cui scopo è promuovere la democrazia, i diritti umani, l’identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali in Europa), di cui l’Italia ha la presidenza, di estromettere la Russia dal novero dei suoi membri. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, presidente in esercizio del comitato. «L’Italia ritiene che si tratti di una misura necessaria alla luce dell’inaccettabile aggressione militare russa ai danni dell’Ucraina, che costituisce una grave violazione del diritto internazionale», ha aggiunto il titolare della Farnesina.

Il pacchetto Usa: sanzioni anche su Fondo russo di investimenti diretti

Le sanzioni Usa contro Vladimir Putin e il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov vanno oltre quelle europee e prevedono il bando di ingresso negli Usa: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. Gli Stati Uniti impongono sanzioni anche sul Fondo di investimenti diretti russo, “entità finanziaria controllata da Mosca che funziona come un fondo sovrano e che ha come obiettivo quello di attirare capitali nei settori ad alta crescita dell’economia della Russia”.

Nel discorso alla nazione di giovedì 24 febbraio, il presidente americano Joe Biden aveva illustrato la risposta americana all’invasione russa dell’Ucraina. Sanzioni ad altre quattro banche statali russe (per un valore di mille miliardi di dollari), tra cui il colosso Vtb, e dimezzamento dell’export di materiale tecnologico alla Russia. Tra le nuove sanzioni Usa contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina ci sono anche restrizioni ai prestiti sul mercato americano per tredici imprese ed entità russe, tra cui banche, società energetiche e dei trasporti: Sberbank, AlfaBank, Credit Bank of Moscow, Otkritie, Novikom e Sovcom, Gazprombank, Russian Agricultural Bank, Gazprom, Gazprom Neft, Transneft, Rostelecom, RusHydro, Alrosa, Sovcomflot, Russian Railway.

Colpiti i potenti vicini a Putin

Colpiti anche alcuni esponenti di primo piano della potente cerchia di Putin e i loro famigliari. Tra loro il potente capo di Rosneft Igor Sechin, e suo figlio Ivan (dirigente della stessa azienda), l’ex ministro della difesa Serghiei Ivanov, inviato del Cremlino per i trasporti e l’ambiente, suo figlio Serghiei (presidente e ceo di Alrosa), il segretario del consiglio di sicurezza nazionale Nikolai Patrushev, insieme a suo figlio Andrei (dirigente di Gazprom Neft), Andrei Puchkov e Yuri Soloviev (dirigenti della Vtb bank), Alexander Aleksandrovich Vedyakhin, first deputy chairman di Sberbank. Nel mirino Usa anche 24 tra persone e organizzazioni bielorusse per il sostegno dato all’invasione russa. Il presidente americano non sfodera però le armi più temute, pur lasciandole ancora “sul tavolo”: le sanzioni personali contro lo stesso Putin e l’esclusione di Mosca dal circuito Swift delle transazioni internazionali.

Gli Usa avevano già varato una serie di provvedimenti graduali, dal bando delle attività economiche nel Donbass alle sanzioni contro due banche, il debito sovrano e alcuni esponenti dell’elite russa, prima di mettere nel mirino anche il gasdotto Nord Stream 2, colpendo uno dei progetti chiave del Cremlino per rafforzare la presa energetica sull’Europa.

Swift può attendere

Per quanto riguarda Swift, Biden ha detto nel suo discorso alla nazione che «è sempre un’opzione ma adesso il resto d’Europa non è intenzionato a prendere questa decisione». La Gran Bretagna ha congelato gli asset di tutte le maggiori banche russe, inclusa la seconda più grande banca VTB. Tutte le maggiori compagnie russe non potranno raccogliere finanziamenti sui mercati del Regno Unito e stessa interdizione per lo stato russo che non potrà operare sui mercati britannici.

Anche il Canada impone sanzioni a Putin e Lavrov

Il Canada impone sanzioni contro il presidente russo Vladimir Putin e il ministro degli esteri Serghiei Lavrov. Lo annuncia il premier canadese Justin Trudeau, sottolineando che il Canada è favorevole all’espulsione della Russia da Swift.

Il Giappone e la Corea del Sud

Il Giappone ha annunciato ulteriori sanzioni contro Mosca per la sua invasione dell’Ucraina, prendendo di mira il settore finanziario e l’esportazione di componenti elettronici in Russia. Anche la Corea del Sud si unirà alle sanzioni internazionali contro la Russia, ma esclude l’imposizione di misure restrittive unilaterali. Lo ha reso noto Park Soo-hyun, un alto funzionario dell’Ufficio presidenziale di Seul, all’indomani della condanna e del rammarico espressi dal presidente Moon Jae-in contro l’invasione dell’Ucraina. «Non è un’era in cui possiamo fare qualcosa in modo indipendente», ha affermato Park in un’intervista alla Tbs, spiegando che «se gli Stati Uniti e i Paesi europei impongono sanzioni alla Russia, ci uniremo naturalmente a loro perché siamo collegati».

La risposta di Mosca

La Russia risponderà alle nuove sanzioni economiche introdotte da Stati Uniti e Unione europea in risposta all’intervento militare contro l’Ucraina, ha anticipato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov precisando solo che l’intensità delle contromisure dipenderà «dall’analisi che verrà fatta delle sanzioni occidentali, difendendo, come unico principio, i nostri interessi». La diplomazia russa sottolinea comunque che le sanzioni contro Putin e Lavrov sono un segnale di “impotenza” degli occidentali.

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