Acqua, ecco perché l’Italia è il primo Paese Ue per consumi

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Le sfide per il sistema idrico italiano / Elevati sprechi in tutti i settori

Su 34,2 miliardi di m3 prelevati ne arrivano a destinazione 26,6 con perdite complessive pari a 7,6 miliardi di m3. E sono 245 i litri pro capite al giorno consumati nel SII, che rendono l'Italia il primo Paese dell'Unione per consumi di acqua. I 34,2 miliardi di m3 di acqua sono così distribuiti: 47% Agricoltura (16 miliardi di m3), 28% Servizio Idrico Integrato (9,5), 18% Industria (6,7), 4% Zootecnia (1), 3% Energia (1,0). Il settore agricolo è dunque il maggiore utilizzatore di acqua. Oltre il 50% del volume complessivamente utilizzato in Italia è destinato all'irrigazione. La superficie irrigata si estende complessivamente per oltre 3,3 milioni di ettari di coltivazioni orticole, prati destinati all'alimentazione animale, frutteti, seminativi come mais e riso ge-stite da circa 572.000 aziende agricole sul totale nazionale di 1.133.023 aziende con complessivi 12,5 milioni di ettari di terreni.
L'85% dell'agroalimentare italiano con eccellenze mondiali proviene dall'agricoltura irrigua. L'Italia si conferma tra i primi paesi europei per irrigazione, seconda solo alla Spagna. Quanto all'industria, è tra i comparti più idro-esigenti anche se è il meno percepito come tale. Preleva in media annua 7,7 miliardi di m3 e utilizza 6,9 miliardi di m3 soprattutto nel petrolchimico, nel metallurgico, nel tessile e nel ciclo produttivo per alimenti, cosmetici o farmaci. È evidente – sottolinea il report - la mancanza di sistemi di recupero di acqua piovana o per l'utilizzo di acqua di depurazione a fronte degli elevatissimi consumi di ottima acqua di falda, in gran parte per sanificazione di impianti, cicli termici per il raffreddamento dei macchinari, lavaggio piazzali e automezzi.

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