Acqua, ecco perché l’Italia è il primo Paese Ue per consumi

6/10Attualita

Le sfide per il sistema idrico italiano / Investimenti al minimo

(IMAGOECONOMICA)

L'interruzione ormai ventennale della continuità dei finanziamenti pubblici al settore idrico, vede la spesa nazionale per le infrastrutture idriche agli ultimi posti in Europa. La spesa complessiva per il SII vale circa l'1% della spesa pubblica nazionale (sotto i 40 euro per abitante all'anno a fronte di una media europea di 100 euro). Anche il Pnrr – sottolinea il report - sottovaluta il settore idrico destinando percentuali tra l'1 e il 2%, pur a fronte di fabbisogni urgenti di investimenti per manutenzioni e nuove infrastrutture. Il 60% della rete idrica ha oltre 30 anni e il 25% più di 50. Le grandi dighe oggi invasano più o meno gli stessi volumi di acqua di 50 anni fa. L'Italia è sotto-attraversata da una rete acquedottistica della lunghezza complessiva di oltre 550.000 km com¬prensiva degli allacci privati strada-edificio. Il 60% della rete risale a oltre 30 anni fa, ma una quota del 25% ha superato i limiti di resistenza strutturali risalente a 70-80 anni fa. La rete fognaria nazionale ha una lunghezza complessiva di circa 1 milione di km. I fabbisogni infrastrutturali del settore sono notevoli: almeno 200.000 km di rete da rigenerare, riparare o rottamare e sostituire, almeno 50.000 km di nuove reti, 30.000 per l'acqua e 20.000 per le fognature.

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