REAL ESTATE

Le società immobiliari quotate fanno i conti con il primo trimestre 2018

di Evelina Marchesini

6' di lettura

E' tempo di risultati d'esercizio per le società quotate e in questi giorni sono state diffusi i dati anche delle società quotate, che evidenziano andamenti decisamente differenziati.
Aedes. Aedes Siiq ha chiuso il primo trimestre dell'anno con ricavi di 4,3 milioni di euro, in calo dai 4,5 milioni dello stesso periodo di un anno fa. I ricavi da affitti, pari al 98% del totale (contro il 93% del primo trimestre 2017) ammontano a 4,2 milioni di euro, in linea con lo stesso periodo del precedente esercizio. L'andamento di questa voce è principalmente riconducibile per 0,9 milioni ai maggiori ricavi derivanti dal retail park a Serravalle Scrivia (acquisito nel maggio 2017), compensati per 0,4 milioni da minori ricavi su un immobile cielo terra in Milano (sfitto a partire da maggio 2017 e in corso di ristrutturazione per successive locazioni) e per 0,2 milioni da minori ricavi registrati sull'immobile di Trezzano in corso di rilocazione con nuovi conduttori. Il risultato netto del primo trimestre 2018 evidenzia una perdita di 2,3 milioni, rispetto a un utile di 2,2 milioni di euro del primo trimestre 2017, che era stato positivamente influenzato per 3,5 milioni dagli adeguamenti a fair value degli investimenti immobiliari.

L'ebitda risulta negativo per 0,1 milioni di euro e in linea con il 31 marzo 2017. L'ebit è negativo per 0,2 milioni, rispetto ai positivi 3,4 milioni del 2017, la differenza è dovuta essenzialmente alle minori rivalutazioni. Gli oneri finanziari netti sono negativi per 2,1 milioni, rispetto a un saldo negativo di 0,8 milioni del 31 marzo 2017. Il capitale investito al 31 marzo 2018 è pari a 530 milioni rispetto a 532,4 milioni a fine 2017, ed è finanziato dal patrimonio netto per 309,2 milioni (58%), per 216,2 milioni (41%) dall'indebitamento finanziario netto e per 4,6 milioni (1%) da altre passività nette non correnti. Il capitale fisso è pari a 492,1 milioni a fronte di 485,6 milioni al 31 dicembre 2017. Il capitale circolante netto è pari a 38 milioni a fronte di 46,8 milioni al 31 dicembre 2017. Il patrimonio netto consolidato è pari a 309,2 milioni rispetto a 312,8 milioni al 31 dicembre 2017. L'indebitamento finanziario netto del gruppo al 31 marzo 2018 è pari a 216,2 milioni rispetto a 215,7 milioni al 31 dicembre 2017.

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Per il resto del 2018, il gruppo proseguirà nelle attività di dismissione di parte del portafoglio non strategico o non value added, al progressivo rifinanziamento del portafoglio immobiliare, alle attività di refurbishment e di valorizzazione del portafoglio, con l'obiettivo di migliorare parametri di occupazione e performance a beneficio anche degli esercizi futuri. Sono previsti quindi importanti attività di investimento sul perimetro degli immobili già in portafoglio. La società conferma gli obiettivi della guidance 2018-2023 annunciati ad agosto 2017. Questi prevedono un Gav immobiliare 2023 pari a circa 1,6 miliardi di euro, un tasso di occupazione superiore al 95% e un livello di loan to value pari a circa il 50%.

Coima Res. Società immobiliare specializzata in investimenti e gestione di immobili commerciali in Italia, ha chiuso il primo trimestre con un utile netto in calo da 7,5 a 3,4 milioni di euro, un Epra earning in rialzo del 10,4% a 4 milioni (0,11 euro per azione), un Epra Nav in crescita dell'1% a 388,3 milioni (10,78 euro per azione) e un Ffo ricorrente (funds from operation, indicatore del flusso di cassa nel settore immobiliare) in crescita del 2,8% a 4,3 milioni (0,12 euro per azione). Come si legge in una nota, la gestione attiva degli asset porta a una buona performance immobiliare e a un outlook positivo per Milano, con focus sull'area di Porta Nuova, che supporta la crescita. La performance del portafoglio è stata positiva nel primo trimestre del 2018, secondo la società, sostenuta sia dalla crescita dei canoni che dall'aumento del tasso di occupazione. Nel primo trimestre i canoni sono saliti su base like-for-like del 2,7%, mentre quelli lordi sono aumentati del 6,9%. Il margine Noi (net operating income) è rimasto stabile all'89,4% grazie a varie attività di gestione immobiliare. Al 31 marzo il portafoglio di Coima Res valeva 610,9 milioni, di cui il 72% a Milano, sostanzialmente invariato rispetto a fine 2017.

“Stiamo lavorando per aumentare la nostra esposizione al segmento uffici a Milano favorendo l'area di Porta Nuova” ha detto l'amministratore delegato Manfredi Catella in occasione della diffusione dei risultati. Per quanto riguarda gli obiettivi 2018, la società prevede di completare il programma di investimenti entro il secondo trimestre (i target di acquisizione sono tutti a Milano, con focus su Porta Nuova). Al vaglio anche cessioni di immobili non-core e maturi per consolidare la creazione di valore e generare ulteriori disponibilità liquide da utilizzare in altre opportunità di investimento sul mercato degli uffici di Milano. “Abbiamo circa cento milioni di capitale che vogliamo investire entro fine anno, siamo avanti nella selezione degli investimenti e in questo momento sono concentrati su Milano _ ha detto l'amministratore delegato Manfredi Catella _. Entro fine anno arriveremo a investire il capitale”.

Igd Siiq. In continuo miglioramento i risultati di Immobiliare Grande Distribuzione Siiq, che ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 16,7 milioni di euro, in rialzo del 16,7%, un risultato netto ricorrente di 18,3 milioni (+17,5%) e ricavi da attività locativa in aumento del 5,2% a 35,6 milioni. Come si legge in una nota, l'Ebitda della gestione caratteristica è aumentato del 6% a 26,5 milioni. E' diminuita ulteriormente l'incidenza dei costi operativi sui ricavi caratteristici e dunque l'Ebitda margin della gestione caratteristica è a quota 71,4 %, rispetto al 70,7% dello scorso anno. L'Ebitda caratteristico freehold (relativo al perimetro immobiliare di proprietà) è aumentato di 50 punti base all'80,4%. Il net rental income è stato pari a 29 milioni (+6%), mentre i ricavi da attività da servizi sono stati di 1,5 milioni (-1,7%). La gestione finanziaria è in diminuzione (-1 3,3%) a 7,9 milioni, con una sostanziale parità della posizione finanziaria netta media e si conferma il percorso di riduzione del costo medio del debito, al 2,75% contro il 3,1% del marzo 2017. “Il trimestre presenta risultati operativi e finanziari eccellenti e il Funds from pperations è in crescita del 17,5% ed è sostanzialmente allineato alla guidance per l'anno fiscale 2018, +18/20%, anche se gli effetti positivi dell'acquisizione di un portafoglio commerciale composto da 4 gallerie e un retail park non siano ancora presenti, essendo avvenuto il closing il 18 aprile e la chiusura formale dell'aumento di capitale il 23 aprile”, ha detto Claudio Albertini, amministratore delegato di Igd.

A livello più propriamente operativo la società spiega che è proseguito il positivo andamento delle attività di commercializzazione, già registrato nel corso dello scorso anno: in Italia sono stati sottoscritti 42 contratti tra 29 rinnovi e 13 turn over con upside medio del 3%; in Romania i contratti rinnovati hanno registrato un upside pari al +1,5%. Stabile, a livelli elevati, l'occupancy media, pari al 96,8% in Italia e in crescita in Romania al 97,1%.
Sul fronte del portafoglio, la società comunica che il 3 aprile è stata approvata dal Consiglio Comunale di Livorno la variante sul Progetto Porta a Mare, comparto Officine Storiche. Tale variante era attesa da tempo e consentirà di accelerare i lavori sul comparto con la previsione di apertura, della porzione retail (15.000 mq di retail aggiuntivo), per il secondo semestre 2019. Il 18 aprile è stato firmato il closing finale per l'acquisizione del portafoglio composto da quattro gallerie commerciali e un retail park da Eurocommercial Properties per un investimento complessivo pari a 195,5 milioni di euro.

Prelios. I risultati disponibili di Prelios si riferiscono al 2017, chiuso con numeri superiori ai target comunicati al mercato nell'ambito del piano industriale 2015-2017, anche se il risultato netto consolidato è stato in perdita di 33,8 milioni, contro i 29,8 milioni nel 2016. Come si legge nel progetto di bilancio e bilancio consolidato 2017, approvato dal consiglio di amministrazione, il peggioramento di 4 milioni deriva dalla contribuzione negativa della componente investments, principalmente riconducibile alla svalutazione della partecipazione in Focus Investments e, al netto di questa componente, sarebbe positivo per 2,6 milioni (contro i -11,1 milioni dell'anno precedente). I ricavi consolidati sono saliti del 5%, da 76,8 a 80,4 milioni. L'incremento conferma il costante miglioramento dei ricavi registrata dall'esercizio 2015, con un Cagr 2015-2017 del 6,6%. L'Ebit consolidato è stato positivo per 6,9 milioni, in crescita del 72% rispetto al dato 2016. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2017 è attiva per 1,3 milioni, in netto miglioramento rispetto al valore a debito di 6,5 milioni al 31 dicembre 2016. Tale dinamica, spiega la società, si è resa possibile anche grazie all'ormai consolidata generazione di cassa derivante dalla gestione ordinaria, noncheè dalle distribuzioni del Fondo Cloe. Il patrimonio netto consolidato di competenza è positivo per 58,4 milioni.

Nell'ambito dell'Opa obbligatoria totalitaria sulle azioni ordinarie di Prelios promossa da Lavaredo, Borsa Italia ha annunciato che revocherà dalla quotazione le azioni a partire dalla seduta di oggi 14 maggio. Come si legge in una nota, in cui si comunicano i risultati definitivi della procedura per l'adempimento dell'obbligo di acquisto ex articolo 108 del Tuf, è stata raggiunta da parte di Lavaredo la soglia del 95% delle azioni di Prelios rilevante ai fini dell'esercizio del diritto di acquisto. Il pagamento del corrispettivo di 0,116 euro per azione residuo avverrà entro il 9 maggio.

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