Le soluzioni di Renovit per privati e imprese
Focus su tre direttrici
di Celestina Dominelli
3' di lettura
La filosofia alla base è chiara: approntare soluzioni su misura per consolidare la leadership nei servizi di efficienza energetica per il residenziale, l’industria e la Pa. Ecco perché Renovit, società controllata al 60% da Snam, nata nel 2021 dall’esperienza precedente di Snam4Efficiency nel settore e che annovera anche Cdp Equity nell’azionariato con una quota del 30%, può vantare risultati importanti poiché gestisce 1000 progetti (4mila dal 2018) solo in ambito residenziale, con oltre 250 cantieri attualmente in corso e con un incremento particolarmente significativo delle iniziative nel Sud Italia.
Ora la società punta a proseguire il suo percorso di crescita in modo organico e tramite acquisizioni, sfruttando anche l’assist che arriva dai programmi nazionali di stimolo al settore e la spinta assicurata dal gruppo guidato da Marco Alverà che, nell’ultimo piano strategico, ha messo in pista 230 milioni di investimenti nell’efficienza energetica da qui al 2025.
La strategia dell’azienda passa quindi per la messa a punto di programmi ad hoc per intercettare le esigenze del mercato, a cominciare dal settore residenziale. Dove, attraverso le controllate Tep Energy Solution ed Evolve, Renovit sta dimostrando una notevole capacità realizzativa grazie allo sviluppo di un solido modello operativo e di uno schema di partnership con gli operatori sul territorio per far fronte alla complessità del superbonus: pacchetto completo di assicurazioni per tutti i soggetti coinvolti dai progetti e controlli di qualità e sicurezza sui lavori e sui materiali particolarmente stringenti, inclusa la presenza in sito di un responsabile di cantiere per garantire il pieno rispetto del progetto conformemente al 110 per cento.
La società, che vede al timone Cristian Acquistapace, ha quindi predisposto un sistema che garantisce il conseguimento del bonus e l’efficace riuscita dell’intervento, anche in contesti di particolare complessità. È il caso di due progetti di riqualificazione in capo a Renovit. Il primo riguarda un condominio degli anni’60-’70 a Vimercate, costituito da sei edifici per 180 unità immobiliari e oltre 500 abitanti, con incluse anche alcune attività commerciali. Il complesso è stato al centro di un intervento di tipo ecosismabonus molto articolato e innovativo, che ha sfruttato il 110 per cento e messo insieme più soluzioni, dall’installazione di una facciata ventilata per la riqualificazione energetica alla realizzazione di un impianto fotovoltaico. Il secondo intervento, in corso a Taranto, rinvia invece alla riqualificazione del quartiere Paolo VI promossa Renovit insieme a Cassa depositi e prestiti, Prime Green Solutions (Rina) e Gabetti, che ha portato anche alla messa a dimora di 4.500 alberi grazie ad Arbolia, la società benefit creata su iniziativa di Snam e Fondazione Cdp. Anche in questo caso, il progetto prevede il rinnovamento di un complesso dalle dimensioni rilevanti con circa 240 unità immobiliari per oltre 700 abitanti ed è caratterizzato da una ricetta su più assi che ha consentito un risparmio, in termini di consumi energetici, del 30-40 per cento. Quanto al futuro, la società conta di implementare sempre più progetti pilota nella riqualificazione dei condomini, che spaziano dalle comunità energetiche alla mobilità sostenibile.
Anche sugli altri due binari, imprese e pubblica amministrazione, Renovit ha una strategia molto chiara. In ambito industriale, la società punta a installare circa 90 megawatt di sistemi di energia distribuita a fronte dei circa 60 del piano precedente e ad accompagnare le aziende nei loro percorsi net zero. Mentre, sul versante della Pa, si prevede di consolidare la crescita attraverso bandi e partenariato pubblico-privato e di rafforzare le collaborazioni esistenti che hanno già portato a progetti di rifacimento di illuminazione pubblica e di riqualificazione di scuole e ospedali.
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