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Le transizioni sostenibili al centro del Festival dell’economia di Trento 2023

di Laura La Posta

2' di lettura

Ai temi dello sviluppo sostenibile economico, sociale e ambientale sarà dedicata ampia parte della 18esima edizione del Festival dell’economia di Trento 2023, in programma dal 25 al 28 maggio.

«Il futuro del futuro», come da titolo dell’edizione 2023, passa infatti dalle sfide di un mondo nuovo: il cambiamento climatico e la transizione energetica, in primis. Ma anche la necessità di evitare la recessione, favorita da pericolose fughe in avanti in nome della sostenibilità (come il dibattito sul futuro dell’auto ha evidenziato). Di sicuro, per superare le crisi in atto - a partire dalla guerra in Ucraina - occorre riscoprire un sistema di valori che aborre i conflitti per la risoluzione delle controversie ed evita il consumismo distruttivo delle risorse in dote ai nostri figli. Con la capacità di mettere al primo posto sostenibilità, economia circolare e parità di genere.

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Di tutti questi temi si parlerà a Trento. A partire dalle tre transizioni in atto (digitale, ecologica ed energetica), declinate nei loro effetti sulle società, sui Governi e sui sistemi economici, finanziari e legati al mondo della ricerca (con fintech e cleantech in evidenza). Spazio naturalmente anche all’economia reale e al manifatturiero, alle prese con la svolta green e con le sfide dell’economia circolare. E focus sull’innovazione sostenibile, con in evidenza le nuove frontiere aperte dall’economia dello Spazio.

Al centro dei dibattiti ci sarà anche la sostenibilità sociale: forte l’attenzione ai temi della parità di genere, dell’inclusione, della valorizzazione delle diversità. Ampio spazio sarà riservato alla bomba demografica innescata in Italia, con il forte squilibrio generazionale che rischia di mettere a rischio la coesione sociale, l’identità nazionale, i conti pubblici per lo sbilanciamento sulla spesa pensionistica e in definitiva il futuro stesso del nostro Paese. Si dibatterà anche di diseguaglianze economiche e culturali, di economia sociale, di Terzo settore, di economia civile.

Infine, al Festival si discuterà di come cambiano le città e del loro impatto ambientale e culturale. E proprio la città che ospita il Festival, Trento, costituisce un laboratorio unico di innovazione sociale, alla ricerca di nuovi equilibri ambientali e generazionali (favoriti dall’influsso positivo dell’Università sul territorio).

Saranno questi i temi in ambito sostenibilità su cui hanno voluto puntare quest’anno gli organizzatori del Gruppo 24 Ore, per conto delle istituzioni trentine e con Trentino marketing, e il Comitato scientifico presieduto dal direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini. Anche grazie all’appeal di queste tematiche, il Festival intende bissare il successo di un’edizione 2022 da record, con 228 eventi tra Festival e FuoriFestival, 600 relatori italiani e internazionali, 8 milioni di persone raggiunte online e contenuti social visti 12 milioni di volte.

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