Le “tre D” in Nft: Diritto, Democrazia e Dna
I token non fungibili da moda passeggera a spunto di riflessione permanente per il diritto, la democrazia, le religione e persino la scienza
di Giuditta Giardini
I punti chiave
3' di lettura
Lo scoppio della bolla-Damien Hirst, lo sbrindellamento del Banksy in asta e gli interrogatori formali di Prince e Koons nei casi di copyright infringement, messi insieme e shakerati, non avevano divertito il mercato dell'arte come stanno facendo gli NFT- questi oscuri token non fungibili - nei primi anni del 2020. In fondo, anche i propugnatori del se-non-è-reale-non-è-arte, almeno una volta, per una frazione di secondo, sono stati tentati di comprarsi un avatar pixellato di Cryptopunk (circa 23,7 milioni di $), come hanno fatto i rampolli di casa Arnault.
Oggi, i tre hot topic da assimilare per cavalcare l'onda e non lasciarsi asfissiare delle gas fee del mercato NFT sono i seguenti:
Il diritto di proprietà su NFT
In un caso che ha già generato reazioni a catena in altre giurisdizioni, l'Alta Corte Britannica ha riconosciuto gli NFT come beni che possono essere oggetto di diritti (“legal property”), come, appunto, il diritto di proprietà. Dopo mesi di furti/hack dai wallet, tra cui quello di «Bored Ape Yacht Club» con furto di circa 3 milioni di dollari in NFT, nel marzo 2022, Lavinia Deborah Osbourne, fondatrice di Women in Blockcahin Talks, ha denunciato il furto di due NFT dal suo portafogli. La Osbourne ha chiesto un procedimento di urgenza contro due anonimi (persons unknown) che detengono illecitamente i due NFT e Ozone Networks Inc come “Opensea”, la più grande piattaforma di scambio di NFT. L'Alta Corte con una injunction ha ordinato che venissero congelati gli account su Ozone Network il server che ospita OpenSea e di rivelare informazioni circa i proprietari dei due account su cui attualmente i due NFT si trovano. La decisione è importante perché se un bene può essere oggetto di diritto di proprietà significa che colui che detiene questo diritto può goderne e disporne in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento in cui si trova. Le interferenze al godimento di questo diritto, come il furto, possono essere perseguite.
Democrazia
Quella degli NFT è una giusta crociata, perché anche Dieu le veut! Tra poco anche il Vaticano avrà la sua collezione di NFT per mettere a disposizione di tutto il mondo le opere d'arte e i manoscritti delle collezioni della Santa Sede. Il progetto di Sensorium, una società di realtà virtuale, e Humanity 2.0, un’organizzazione no-profit guidata dal Vaticano e gestito da padre Philip Larrey. Padre Larrey ha la Cattedra di Logica ed Epistemologia presso la Pontificia Università Lateranense in Vaticano, presiede il Dipartimento di Filosofia ed è autore di libri sull’effetto della tecnologia sulla società moderna e le implicazioni filosofiche dell’intelligenza artificiale. La galleria, già disponibile da quest'anno, sarà visualizzabile tramite VR e su desktop, ma non si sa ancora quali oggetti entreranno nella mostra virtuale.
DNA
Nel 2021 avevamo visto l'ascesa dell'uso di NFT per le donazioni di sangue. I donatori di sangue sono contrassegnati con un token specifico immesso nel sistema. Il sangue è registrato tramite NFT in una banca del sangue digitale in cui le necessità di particolari gruppi sanguigni possono essere monitorate da un sistema blockchain e consegnate dove è più necessario. Invece, lo scorso marzo 2022, 3DforScience ha annunciato il lancio di DNAverse, il primo progetto al mondo che integra dati del DNA umano degli utenti in NFT con una grafica personalizzata. Una collezione storica ispirata alle proteine essenziali alla vita e composta da 200 criptoproteine di genesi e 3.000 DNApass. Un team di artisti e scienziati 3D ha collaborato strettamente per garantire un’accuratezza scientifica del 100% con la precisione della Protein Data Bank. Ogni NFT è realizzato a mano uno a uno e include uno studio genetico e un’interpretazione artistica completamente personalizzata del DNA dei collezionisti (DNArts). Gli NFT possono essere depositati in un modello di business sostenibile e decentralizzato per fornire premi a lungo termine ai suoi detentori.“La nostra missione è replicare la vita e creare un nuovo modo per far prosperare l’umanità nel Metaverso”, ha dichiarato David Torrico, Art Director e co-fondatore “DNAverse mira a preservare l’essenza della vita e collegare le nostre anime ai mondi virtuali fondendo entrambi i mondi organicamente e artisticamente”.
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