Le vendite online crescono ancora: gli acquisti saliranno a 3,3 miliardi (+15%)
Le aziende che hanno fatto del web la loro punta di diamante, comprendendo tutto il potenziale di internet, sono quelle che hanno ottenuto i maggiori successi. Le esperienze di Calligaris, Flos e Unopiù
di Marco Morino
3' di lettura
L’arredamento italiano è da sempre associato al design ricercato e alla qualità dei materiali, caratteristiche che lo hanno reso nel tempo un simbolo del made in Italy nel mondo. L’estero assorbe la maggior parte della produzione nazionale, trainato dalla domanda dei mercati europeo, cinese e americano. Il driver di questa crescita è, e lo sarà ancor di più in futuro, l’online. Sono dunque le aziende che hanno fatto dell’e-commerce la loro punta di diamante, comprendendo tutto il potenziale del web, quelle che hanno ottenuto i maggiori successi. Ma non c’è solo l’export. Le vendite online di prodotti per l’arredo, che fino a 6-7 anni fa neppure esistevano, stanno decollando anche sul mercato interno: nel 2020, primo anno di Covid, lo shopping online dell’arredo ha fatto segnare in Italia un balzo record del 61% sul 2019, mentre per l’anno in corso il Politecnico di Milano stima una crescita ulteriore del 15%, per un volume complessivo di vendite pari a 3,3 miliardi.
Tuttavia, parlando con le imprese, la sensazione è di trovarsi solo all’inizio di un percorso. Per spingere lo sviluppo dell’e-commerce nell’arredamento, le piccole e medie imprese (Pmi, che sono la maggioranza) e i principali gruppi italiani, devono affrontare due sfide: il potenziamento dell’offerta online e l’innovazione della customer experience. La prima consiste, per le Pmi, nell’abilitare modelli di vendita online (anche all’estero) mediante aggregatori, in modo da superare i limiti di investimenti e competenze, mentre le grandi realtà possono puntare sulla multicanalità tramite le nuove tecnologie e la revisione delle strategie commerciali.
È il caso, per esempio, di Unopiù, una tra le più importanti aziende di arredamento per esterni in Italia ed Europa. Dice Marco Ravasi, Chief Marketing & R&D Officer Unopiù: «L’e-commerce rappresenta per noi il presente di un’azienda votata all’omni-channel. Siamo stati tra i primi produttori di mobili ad aprire un sito e-commerce, e continuiamo a investire in questa direzione: abbiamo aperto 3 nuovi negozi online nell’ultimo anno, cambiato il layout del sito, aggiunto contenuti e tool utili per i consumatori». Per Unopiù le vendite online rappresentano circa il 20% del totale fatturato, un valore molto superiore alla media del settore.
Anche Flos (illuminazione) punta molto su internet. Afferma Roberta Silva, Ceo di Flos: «Stimiamo che la domanda generata online ammonti complessivamente a un 30% delle nostre vendite. L’e-commerce sarà tra i principali canali di espansione del nostro business in tutti i Paesi, nei grandi mercati europei, come ad esempio Germania e Regno Unito, dove l’attitudine di acquisto del consumatore finale è fortemente indirizzata all’online, ma anche nei mercati asiatici, soprattutto Cina, Giappone e Corea del Sud». Da segnalare che Flos, azienda fondata a Merano nel 1962, ha un sito e-commerce negli Stati Uniti da circa quattro anni.
Per Calligaris, azienda con sede a Manzano, nel Friuli-Venezia Giulia, le vendite attraverso il web pesano per il 5% sul fatturato. Calligaris produce e distribuisce sedie, tavoli, letti, divani, mobili e complementi d’arredo. In futuro però il peso dell’e-commerce crescerà. Lo spiega Stefano Rosa Uliana, Ceo di Calligaris: «La vera sfida è quella di riuscire a trovare il giusto equilibrio tra il canale fisico e quello digitale, mantenendo la competitività di entrambi. Per questo dobbiamo trovare partner digitali seri ed affidabili. L’e-commerce resta comunque fondamentale nella strategia omni-channel intrapresa dal gruppo Calligaris (quattro i marchi: Calligaris, Connubia, Ditre Italia, Luceplan)».
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