Le vittime di Madoff risarcite al 73%
di Riccardo Barlaam
4' di lettura
Le vittime dello «schema Ponzi» messo in atto da Bernard Madoff, dieci anni dopo la colossale truffa, hanno recuperato gran parte delle perdite. Grazie alle ultime somme appena stanziate dal trust, denominato Madoff recovery initiative, che sta cercando di recuperare i beni della società di investimenti del finanziere americano autore della più grande frode finanziaria della storia. Gli ultimi assegni staccati dal trustee, l'avvocato newyorchese Irving Picard, parlano di 584 milioni di dollari. Un ammontare che porta il totale dei fondi recuperati e restituiti ai risparmiatori truffati a 11,4 miliardi di dollari.
Risarcito il 73% delle somme perse
“Con questi ultimi pagamenti più di metà dei risparmiatori truffati da Madoff – 1.386 su 2.265 truffati – che hanno accettato le offerte, sono rientrati in gran parte delle loro perdite”, fa sapere Picard in una nota ufficiale. Ulteriori risarcimenti sono attesi nel 2018. “Dopo quasi dieci anni dalla scoperta della gigantesca frode attuata da Madoff – dice il liquidatore – stiamo ancora cercando e restituendo milioni di dollari alle vittime di questa complessa truffa globale”. I miliardi di dollari restituiti finora, secondo il trustee, rappresentano circa il 73% del totale delle somme perse nella gigantesca catena di Sant'Antonio creata da Madoff, una bolla valutata in 17,5 miliardi di dollari. Secondo altre fonti tuttavia i miliardi truffati sarebbero molti di più. Ci sono ancora tante situazioni sospese da parte di migliaia di risparmiatori, in attesa di una sentenza giudiziaria, che chiedono risarcimenti maggiori di quelli proposti dal liquidatore di Madoff.
L'avvocato Picard
Irving Picard, 76 anni, avvocato dello studio legale newyorchese Baker & Hostetler, è stato nominato nel 2008 trustee degli asset di Madoff dal giudice distrettuale di New York Lawrence McKenna. Incarico a cui si è aggiunto quello della Securities Investor Protection Corp. (Sipc), l'associazione di categoria delle società di investimento, per recuperare fondi per i risparmiatori truffati. “Sipc – spiega Stephen Harbeck, il presidente dell'associazione – è fiduciosa che l'iniziativa continuerà a distribuire risarcimenti significativi ai risparmiatori truffati anche nel 2018 e oltre”. Da allora l'avvocato ha dedicato dieci anni della sua vita professionale, fuori dai riflettori, a cercare di recuperare il patrimonio di Madoff e a risalire alla complessa rete di compartecipazioni che l'uomo aveva messo in campo nel settore finanziario. In questi anni Picard per recuperare i fondi, ha citato in giudizio diverse banche americane e società di investimento che sarebbero state “complici della frode” e avrebbero incassato commissioni e profitti miliardari acquisiti indebitamente grazie al gigantesco schema Ponzi di Madoff.
Gli ultimi accordi
Gli ultimi deal significativi riguardano il fondo che gestisce le proprietà del figlio di Madoff, Mark, che lavorava fianco a fianco con il padre, e che si è suicidato dopo lo scandalo, alla vigilia del Natale 2010. A giugno è stato raggiunto un accordo con i liquidatori delle proprietà di Mark Madoff per il pagamento di 23 milioni di dollari, accordo che ha chiuso una lunga serie di contenziosi giudiziari. Poche settimane fa, inoltre, il fondo da 4 miliardi di dollari amministrato da Richard Breeden, ex presidente della Sec per conto del Dipartimento di Giustizia Usa, ha avviato la distribuzione di risarcimenti per 772,5 milioni di dollari a 24mila risparmiatori truffati da Madoff in tutto il mondo. In ultimo, a settembre il fondo di investimenti irlandese Thema International, che è stato un po' l'apripista negli anni Novanta per l'ingresso della società di Madoff sui mercati europei, ha accettato di pagare 687 milioni di dollari di risarcimenti al trustee gestito da Picard. La scoperta dello schema Ponzi, infatti, ha rivelato decine di miliardi di dollari di falsi profitti, indebitamente acquisiti, che le vittime credevano di aver guadagnato con Madoff, e che ora piano piano vengono recuperati.
L’ex bagnino re dei trader
Bernie Madoff, 79 anni, l'ex bagnino di Long Island diventato in pochi anni broker milionario, simbolo di profitti certi ed elevati a Wall Street, era così conosciuto nella comunità ebraica a cui apparteneva tanto da essere soprannominato “jewish bond”. In cinquant'anni di attività finanziaria aveva costruito un gigantesco castello di sabbia. I suoi clienti erano grandi istituti finanziari, investitori istituzionali, fondazioni e ong no profit sui quali sono ricadute le conseguenze della truffa. Lo schema Ponzi è stato scoperto quando la remunerazione degli interessi promessi dal finanziere superò i nuovi investimenti. Complice la crisi dei subprime, ci furono richieste di disinvestimento per 7 miliardi di dollari che Madoff non fu più in grado di onorare. L'11 dicembre 2008 Madoff viene arrestato dagli agenti federali accusato di aver truffato i suoi clienti causando un ammanco di circa 65 miliardi di dollari. La più grande truffa di Wall Street. Nel 2009 Madoff si è dichiarato colpevole di 11 reati federali e sta scontando una pena di 150 anni, cinque ergastoli, in una prigione federale nel North Carolina. Altri cinque suoi stretti collaboratori sono stati condannati alla fine di un processo terminato nel 2014.
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