Leader della crescita 2023: ecco le aziende italiane che crescono di più
I Leader della crescita 2023 hanno tratto vantaggio dagli investimenti effettuati per accelerare la transizione ecologica e quella digitale, avviati grazie agli incentivi pubblici
di Laura La Posta
3' di lettura
Le due transizioni in atto in Italia fanno volare le aziende Leader della crescita 2023. Non è un caso che un’ampia percentuale di imprese italiane con il maggiore tasso di crescita nel triennio 2018-2021 abbia puntato sulla transizione ecologica e su quella digitale, entrambe spinte dai generosi incentivi statali, dal Pnrr e da un’alta domanda da parte dei clienti finali. Ecco spiegato il primato - nel ranking di Statista e del Sole 24 Ore - dei settori dell’informatica e dell’edilizia (efficienza energetica, ristrutturazioni green, costruzioni) .
«Il trend più evidente della classifica 2023 è il boom delle costruzioni rispetto all’anno scorso, con una crescita media annua fra le più alte nel triennio 2018-2021: il 63% - spiega Marco Paciocco, Team lead di Statista, dal quartier generale ad Amburgo, in Germania -. Sono tante le aziende del settore nelle prime posizioni del ranking (il 12% della lista), soprattutto quelle impegnate in riqualificazione ed efficienza energetica. come Renavitas, Edilenergia, Archingest, Alternativa Impianti: tutte imprese con una crescita media annua composta (Cagr) di ben oltre il 100% negli ultimi tre anni. La data spartiacque è il primo luglio 2020, data di entrata in vigore del D.L. 34/2020 (Decreto rilancio) che ha dato il via ai superbonus del 110% per gli interventi di efficientamento energetico (ecobonus) e miglioramento sismico (sisma bonus). Dopo questa data il settore ha avuto un'impennata ragguardevole».
Ma non di solo superbonus vive la svolta green italiana. Resta stabile la crescita delle aziende delle rinnovabili e dell’economia circolare. Infatti, prima classificata quest’anno - con un Cagr pari al 433% - è WeCo, azienda toscana produttrice di batterie al litio per uso domestico e industriale. La società fa produrre in Cina – e nel medio periodo duplicherà la produzione anche in Italia – le sue batterie di design, sottili e di alto livello estetico, da appendere al muro come un quadro, e che immagazzinano l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici sul tetto, per portare l'energia del sole anche quando il sole non c’è, nelle ore notturne. Di rilievo la scelta di creare una fabbrica gemella in Toscana, che intende duplicare quella asiatica in modo da operare in chiave glocal, fusione tra global e local, per servire il mercato europeo senza dipendere più dalla carenza di container e dai ritardi della logistica causati dalla crisi della supply chain cinese per i frequenti lockdown e rallentamenti dell’era Covid ancora persistente.
Anche la seconda transizione, quella digitale, ha trainato la crescita dei Leader 2023. «Rimane stabile la tendenza positiva, già avvisata nell’edizione 2022, che riguarda le aziende del settore tecnologico e IT, in particolare di quelle dell’e-commerce, sia fornitrici di soluzioni digitali sia piattaforme B2B e B2C, spinte dai prolungati lockdown pandemici e dalla accelerata digitalizzazione delle imprese, dei negozi e dei grossisti - spiega l’analista di Statista Lisa Dei -. Ma è l’innovazione a 360° che paga, non solo l’e-com. Lo testimonia il successo di illimity Bank, gruppo bancario nato nel 2018 e quotato in Borsa che si focalizza sulla fornitura di credito a Pmi ad alto potenziale ed ha fatto dell’innovazione la sua leva di crescita. È la società più grande in vetta al lista per Cagr (354%) e la terza nella classifica generale».
Ma le 500 aziende Leader della crescita 2023 sono tutte vincitrici, al di là del podio, perché l’ingresso in un ranking rigoroso e basato su analisi unsolicited (senza gettone d’ingresso per figurare nell’elenco, quindi) è di per sé una vittoria. Una vittoria celebrata nei comunicati stampa e negli annunci sui siti aziendali, per segnalare l’ingresso nel gotha delle aziende vincenti italiane. Peraltro, il ranking italiano è l’anticamera dell’ingresso nella lista delle European fastest growing companies che Statista realizza con il Financial Times (giornale alleato del Sole 24 Ore su molti fronti, da quello editoriale agli eventi) .
«La ricerca, giunta alla sua quinta edizione, ha una risonanza sempre maggiore – conferma soddisfatta Lisa Dei dalla Germania -. Quest’anno siamo riusciti, nonostante il periodo in parte pandemico considerato (tra il 2018 e il 2021), a ottenere una lista di ben 500 aziende, perché la partecipazione al concorso è stata molto alta, con oltre 750 iscrizioni. Anche i livelli di crescita rimangono notevoli, con un Cagr massimo del 433% (l’anno scorso era 304%) e una media di circa 50% (l’anno scorso era 52%). Ciò dimostra che parecchio si muove tra le aziende italiane. Le Leader della crescita italiane concorreranno adesso per la classifica europea. E c’è da scommettere che molte si piazzeranno bene anche nel ranking continentale».
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