LeBron James contro il pollo artificiale e il patto internazionale dei mercati contadini
Contro l’approvazione del via libera negli Usa del cibo sintetico, il campione Nba ha postato un messaggio su Instagram e scendono in piazza a New York i membri della World Farmers Markets Coalition, tra cui Coldiretti
di E.Sg.
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Contro la carne sintetica si è schierato anche LeBron James – uno degli sportivi americani più famosi del mondo, miglior marcatore nella storia nella regular season della Nba, la lega professionistica di basket statunitense. Nelle stories sul suo profilo Instagram @Kingjames ha infatti commentato l’annuncio del via libera dell’Usda al commercio del pollo artificiale con un eloquente “Man HELL NAHH!!!!!!”, che si potrebbe tradurre con un “Diavolo, nooooo!!!!”.
E anche di questa presa di posizione da parte di un campione da sempre attento alla propria alimentazione e al sociale, si fa forte il patto contro il cibo sintetico firmata dai mercati contadini proprio negli Usa, in occasione del Fancy Food Show, la più importante fiera agroalimentare del paese. L’intesa è stata sottoscritta nello storico farmer market Grown Nyc di Union Square alla presenza del presidente della World Farmers Markets Coalition, Richard McCarthy del presidente della Coldiretti Ettore Prandini, del segretario generale Vincenzo Gesmundo e del Direttore di Campagna Amica Carmelo Troccoli assieme al ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, che ha voluto dare il suo sostegno all'iniziativa.
«L'accordo è stato promosso – spiegano da Coldiretti – in occasione della prima approvazione per la commercializzazione negli Sati Uniti di nuovi alimenti a base cellulare di carne di pollo prodotta in laboratorio concessa all'azienda Upside Food da parte del Dipartimento di Stato per l'Agricoltura (Usda) dopo il via libera ottenuto a novembre 2022 dalla Food and Drug Administration (Fda) degli Stati Uniti. Il pollo in provetta di Upside Foods diventa il primo cibo sintetico venduto nei supermercati e nei ristoranti degli Usa e dovrebbe essere presto seguito anche dalla produzione di Good Meat che aveva ricevuto approvazione Fda a marzo di quest'anno ma non l'autorizzazione alla commercializzazione da parte del Dipartimento di Stato per l'Agricoltura (Usda)».
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