Ledeff arricchisce la borsa di tratti iconici
Barbara e Luigia De Felice danno nuova vita agli accessori trovati nei bauli della nonna, recuperando tessuti e pellami, in cui vengono incastonati medaglioni a testa di leone o con i segni zodiacali
di Paola Dezza
3' di lettura
La riscoperta del guardaroba della nonna, ricco di accessori di pregio accumulati nel corso degli anni, ha spinto Barbara e Luigia de Felice a fare tesoro di tanta manifattura e stile e fondare un proprio brand per tramandare sapienza e arte italiane. Il marchio Ledeff nasce nel 2017 a Napoli e subito propone accessori (borse, cinture, portachiavi, tracolle e marsupi) con dettagli identificativi. Tessuti ricercati, moderni e vintage, pellame, stoffe in fantasia vengono accostati per creare di volta in volta oggetti che associano antico e moderno.
«Quando è mancata nostra nonna (Rosaria, figlia d'arte di una nota sartoria napoletana di inizio 900) in casa abbiamo trovato bauli ricchi di capi di abbigliamento e accessori molto belli. Tutti perfettamente conservati, da grande collezionista quale era appunto la nonna - dice Barbara al Sole24Ore -. Abbiamo ritrovato tessuti francesi e italiani di arredamento, borse e cinture. E ancora velluti francesi in seta, bordure e ricami con fili d'oro di stole provenienti da antichi paramenti liturgici, fibbie e bottoni vintage. Abbiamo pensato di recuperare questi oggetti, ma come? Da qui la decisione di creare un brand che potesse riprodurre, anche in parte, il gusto della nonna. Io sono architetto e mia sorella lavorava nella moda, unendo le nostre capacità è nato Ledeff».
Il prodotto di punta è la borsa di pelle, dalle linee essenziali e geometriche, ma arricchita da dettagli originali. «Ricerchiamo aziende che producano pelli con emissioni zero, certificate in Europa - racconta -. Ma attingiamo anche a magazzini di aziende del settore per realizzare edizioni limitate. Sempre con l’ottica del riuso produciamo borse con tessuti nati per l’arredamento. Affianchiamo alla collezione sempre capsule collection o limited edition con tessuti di archivio o che andrebbero al macero».
I tessuti di arredamento luxury sono scelti tra le più note case dell'interior design, con uno sguardo particolare alle stoffe francesi.
È un tema quello della sostenibilità che tocca diverse sfere della produzione, compreso il packaging che viene sempre realizzato con materiali naturali. Sempre in tema di sostenibilità, le pelli passano attraverso un processo di conciatura alternativo che non prevede l'uso di metalli o cromo e assicura un minore impatto ambientale rispetto ai metodi tradizionali.
La collezione si compone di molti pezzi, per fare in modo che il prodotto abbia una sua unicità. «Non vogliamo che le nostre clienti si ritrovino con la stessa borsa a una festa o a fare shopping - spiega Barbara -. Ogni modello viene quindi declinato in moltissimi colori e abbinamenti con tessuti proprio per offrire una ampia scelta».
«La borsa iconica si chiama Silvia, ispirata dal nome di nostra madre - racconta -, ha una testa di leone con pendagli come tratto distintivo. Oggi viene prodotta in due grandezze e in tanti colori diversi. Mentre la borsa Eclittica nasce da una cintura trovata dalla nonna, un cinturone doppio bianco con borchie. È una borsa personalizzabile al momento con il proprio segno zodiacale. Anche questa borsa viene realizzata in due dimensioni».
Ciascun segno zodiacale viene disegnato a mano e realizzato in ottone finitura oro nelle antiche fonderie napoletane. Successivamente viene lavorato da artigiani specializzati che conferiscono lo stesso effetto antico delle borchie originali.
Il segno zodiacale, dall'ispirazione retrò, viene applicato come un antico gioiello sulla borsa che, realizzata in pelle e dettagli tono su tono in velluto, ha una forma che ricorda una costellazione.
La passione per le proprie radici ha alimentato il progetto, incentrato sull’eccellenza del Made in Italy. I prodotti sono il risultato di un artigianato tradizionale e di materiali selezionati. Le lavorazioni in ottone vengono realizzate in alcune fonderie napoletane, una preziosa filiera produttiva tutta campana.
L’ottone è sottoposto a un procedimento tradizionale, detto “a staffa”, con il metallo liquido incandescente colato negli stampi. I successivi processi di lucidatura e di rivestimento galvanico consentono di aumentare la resistenza alla corrosione.
«La produzione consta di circa 200 borse all’anno - sottolinea ancora Barbara -, che disegno personalmente mentre mia sorella segue la comunicazione del brand».
Anche il nome scelto per il marchio è un omaggio alla famiglia, composta da quattro fratelli. Deriva, infatti, dal loro soprannome “i Deff”, che è diventato oggi Ledeff.
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