Alta tecnologia

Leonardo lancia la Cyber & security Academy

A Genova il polo di alta formazione per prevenire e contrastare gli attacchi informatici

di Raoul de Forcade

2' di lettura

La necessità di salvaguardare la sicurezza informatica si è fatta sempre più pressante con la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina. Ma anche prima del conflitto la minaccia era fortissima, visto che 2021 si sono registrati oltre 2mila attacchi gravi nel mondo (fonte: Clusit), con un costo globale di 6 trilioni di dollari, e l’Italia è il terzo Paese più colpito da assalti ransomware (virus del riscatto).

In linea con l’esigenza di protezione delle reti, Leonardo (che già monitora 115mila eventi di sicurezza al secondo e gestisce oltre 1.800 allarmi informatici al giorno), ha inaugurato a Genova la Cyber & security Academy, avviata con un investimento ad hoc di 2 milioni di euro.

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Quindicimila iscritti

Si tratta di un centro rivolto a pubblica amministrazione, difesa, infrastrutture critiche e imprese, che avrà capacità di erogare interventi formativi e seminari in Italia e all’estero e che, hanno spiegato l’ad di Leonardo, Alessandro Profumo, e il managing director della divisione Cyber & security solutions, Tommaso Profeta, conta già 15mila iscritti, per un'offerta che comprenderà circa 300 corsi.

Cuore tecnologico dell’Academy sono le piattaforme cyber range e cyber training, studiate secondo i principi del gaming, cioè sfruttando meccanismi simili a quelli dei giochi online, con obiettivi e premi.

Un sistema capace di creare repliche digitali (digital twin) di reti, sistemi e applicazioni da proteggere, per mettere in funzione simulazioni di scenari reali di attacco, con squadre impegnate ad assaltare, e altre a difendere, gli obiettivi.

Formazione sul campo con simulazioni

Insomma, l’Academy è in grado di formare personale come fosse “sul campo”, avvalendosi anche delle sinergie con i Leonardo Lab e il supercomputer Hpc davinci-1 che hanno sede nel medesimo polo di digitalizzazione industriale creato a Genova dall’azienda hi-tech di difesa, sicurezza e aerospazio .

Non a caso Profumo ha ricordato che Leonardo «vuole essere anche un motore di sviluppo economico del capoluogo ligure. Pensiamo che quanti vengono qui a fare formazione, possano anche tornare con le famiglie».

L’ad ha poi aggiunto che «è ancora presto» per fare una stima degli impatti, sul business e sui conti di Leonardo, derivanti dalla guerra in Ucraina e dalla volontà di molti Paesi di incrementare le spese per la Difesa perché «occorrerà aspettare i programmi di spesa».

Budget della Difesa in crescita

In ogni caso, ha aggiunto, «i budget della Difesa stanno crescendo, perché tutti i Paesi si allineeranno, nel tempo, al 2% richiesto dalla Nato (in rapporto al Pil, ndr). Credo che questo sia un elemento importante ma è ancora più importante che l’Europa abbia un piano di coordinamento di come si spendono questi soldi».

Più che aumentare la minaccia di attacchi cyber, la guerra in Ucraina, ha detto Profumo, «l’ha resa più evidente, ha amplificato un problema che gli addetti ai lavori conoscevano da tempo. Ai tre tradizionali domini, cioè terra, mare e aria, ora se ne sono aggiunti altri due: spazio e cyber. Tutti possono essere oggetto di attacchi ma certamente le infrastrutture, dalle tlc ai trasporti e alle reti, sono più esposte. Bisogna, dunque, innalzare le potenziali difese, non perché in Italia siamo più deboli ma perché è assolutamente fondamentale».

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