Leonardo strappa a Piazza Affari. E gli analisti promuovono l'operazione Drs-Rada: «È strategica»
La controllata statunitense Drs e Rada Electronic Industries (già quotata al Nasdaq e a Tel Aviv) hanno firmato un accordo vincolante per la fusione
di Enrico Miele
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Strappo di Leonardo - Finmeccanica che si piazza in testa al FTSE MIB. Gli acquisti sono scattati fin dalle prime battute sulla notizia che la controllata statunitense Drs e Rada Electronic Industries hanno firmato un accordo vincolante per la fusione di Rada in Leonardo Drs. Rada è un fornitore di radar tattici militari software-defined avanzati, già quotato al Nasdaq e a Tel Aviv e, al perfezionamento dell'operazione, previsto entro fine anno, anche Drs sarà quotata su entrambi i listini. Nel dettaglio, Drs acquisirà il 100% del capitale sociale di Rada in cambio dell’assegnazione a favore degli attuali azionisti di Rada del 19,5% circa nella Leonardo Drs di cui Leonardo, tramite la propria controllata statunitense Leonardo Holding, continuerà a possedere l'80,5%.
Per analisti, «è interessante dal punto di vista strategico»
Ma quanto vale l’operazione? A fare i conti sono gli analisti di Banca Akros, che spiegano come la capitalizzazione di mercato di Rada alla chiusura di ieri fosse di 579 milioni di dollari (circa 551 milioni di euro). Si tratta in ogni caso di un’azienda «fast-growing» visto il Cagr dei ricavi del 22% circa, che viene scambiata a 22 volte il suo Ebit. In base ai calcoli del broker, l'operazione valuta Drs circa 2,3 miliardi di euro (o circa 10 volte il suo Ebitda al 2022). Al momento, il comunicato stampa dell’operazione, sottolineano, «non menziona le possibili sinergie», che «potrebbero essere considerevoli». Nel marzo 2021, Leonardo ha cercato di raccogliere circa 700 milioni di dollari vendendo il 22% della sua partecipazione in Drs a 20/22 dollari per azione, ma poi ha deciso di rinviare l'Ipo, «adducendo condizioni di mercato avverse». Oggi, però, la valutazione implicita di Drs «è inferiore a quella ipotizzata un anno fa, pari a 3,2 miliardi di dollari».
Tirando le somme, scrivono da Akros, «riteniamo la notizia interessante dal punto di vista strategico» e «le dimensioni della società target sono piuttosto ridotte». Gli analisti giudicano positivo che «l'operazione non sia in contanti» con un valore implicito di Drs-Rada (100%) pari «a circa il 50% dell'attuale capitalizzazione di mercato di Leonardo».
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