valore superiore ai 3 miliardi di dollari

Leonardo, super commessa per 28 elicotteri in Qatar

di Gianni Dragoni

4' di lettura

Arriva dal Qatar un'importante commessa negli elicotteri per il gruppo Leonardo. Le negoziazioni si sono concluse ed è attesa per oggi la firma del contratto per la vendita a Doha di 28 elicotteri militari europei Nh 90. La commessa - secondo fonti autorevoli - vale più di 3 miliardi di euro. La quota spettante all'ex Finmeccanica è stimata intorno al 40% del valore, dunque circa un miliardo e 200 milioni di euro, secondo fonti autorevoli. La fornitura prevista al Qatar è di 28 elicotteri, 16 per le forze terrestri, 12 di tipo navale. La notizia era stata anticipata il 28 febbraio scorso dal Sole 24 Ore.

L'annuncio da Doha
La firma del contratto è stata annunciata da Leonardo poco prima delle 13. Il gruppo ha confermato che il valore è «superiore a tre miliardi di euro» per l'intero consorzio Nh Industries, senza indicare la propria quota. «Siamo orgogliosi della firma di questo contratto. Leonardo si conferma ancora una volta un partner affidabile per il Qatar al quale sta fornendo un'ampia gamma di tecnologia all'avanguardia e di soluzioni customizzate nel campo della difesa e della sicurezza», ha commentato l'amministratore delegato dell'ex Finmeccanica, Alessandro Profumo, volato a Doha per firmare la commessa, durante il salone della difesa Dimdex. Il contratto - ha detto Profumo - «rappresenta un risultato straordinario in uno dei settori chiave per l'azienda».

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Velivoli prodotti da un consorzio europeo
Le consegne delle macchine cominceranno «prima del giugno 2022 e continueranno fino al 2025», ha detto Leonardo. La somma dell'intero contratto verrà ripartita fra le industrie partecipanti al consorzio europeo che produce l'elicottero, frutto di una cooperazione tra Germania, Olanda, Francia e Italia sviluppata negli anni Novanta del secolo scorso, in contrapposizione ai velivoli americani, in particolare il Black Hawk di Sikorsky. La sigla “Nh” sta per “Nato helicopter”, un velivolo medio-pesante progettato per rispettare gli standard della Nato. La divisione elicotteri di Leonardo (ex AgustaWestland) detiene il 32% del consorzio Nh Industries, ma siccome per la campagna commerciale in Qatar è il capofila, il “prime contractor”, ha diritto a un valore superiore alla sua partecipazione al consorzio, appunto il 40% di cui si è detto. Gli altri partecipanti al consorzio sono il gruppo franco-tedesco Airbus (con il 62,5%) e l'ex gloriosa industria olandese Fokker (5,5%), molto ridimensionata.

«Il problema di Leonardo sono gli elicotteri? E da lì noi ripartiamo»

Elicotteri colpiti dal calo degli ordini
Come due anni fa era stato il maxi-contratto dell'Eurofighter in Kuwait a salvare i conti di Leonardo-Finmeccanica, adesso un nuovo super-contratto in Medio Oriente, in Qatar, potrebbe ridare fiato al portafoglio ordini del gruppo aerospaziale e della difesa statale. La firma del contratto potrebbe segnare un'inversione di tendenza nel calo delle commesse subìto negli ultimi 3-4 anni dal gruppo, il settore più colpito sono stati gli elicotteri, che rimangono comunque l'area più redditizia, sebbene i margini operativi si siano ridotti. Fa eccezione al calo delle commesse il contratto per vendere 28 Efa in Kuwait del 2016, un evento straordinario, frutto di un lavoro di squadra cominciato nel 2010.

La ripartizione del lavoro tra Venezia-Tessera e Marignane
Leonardo ha precisato che «agirà in qualità di prime contractor per la gestione dell'intero programma presso il cliente». L'azienda italiana sarà inoltre responsabile dell'assemblaggio finale e della consegna dei 12 Nh 90 Nfh navali dal suo stabilimento di Venezia-Tessera, unitamente alla fornitura di un pacchetto di servizi di supporto e addestramento della durata di otto anni per equipaggi e tecnici. Airbus sarà responsabile dell'assemblaggio finale e della consegna dei 16 Nh 90 Tth da trasporto tattico per operazioni terrestri dallo stabilimento di Marignane, in Francia.

La contesa con i francesi
Secondo qualificate fonti industriali, il ruolo di “prime contractor” nella commessa è stato conteso dai partner - ma anche rivali - francesi, fino allo scorso dicembre. Poi l'azione più incisiva di Profumo e della sua squadra ha spostato l'equilibrio a favore del gruppo italiano. Da fine 2017 a oggi Profumo è stato tre volte in Qatar. La divisione elicotteri del gruppo da ottobre 2017 è guidata da Gian Piero Cutillo, mentre la responsabilità dell'area commerciale da marzo 2017 è affidata a Carlo Gualdaroni. L'ex responsabile della divisione, Daniele Romiti, è stato destinato da Profumo a “Progetti speciali”, ma ha lasciato il gruppo da poche settimane.

Il bilancio al cda di oggi
Oggi si riunirà il consiglio di amministrazione di Leonardo per approvare il progetto di bilancio 2017 del gruppo. La società ha già annunciato in due occasioni, il 10 novembre e il 30 gennaio, una revisione al ribasso delle stime sui conti, la “guidance”. Gli ordini previsti nel 2017 sono stati ridotti a 11,3-11,7 miliardi rispetto ai 12 miliardi preventivati lo scorso novembre. Inoltre sono stati indicati «verso la parte bassa della guidance» i ricavi (tra 11,5 e 12 miliardi), il margine operativo Ebita (tra 1,05 e 1,1 miliardi) e il flusso di cassa operativo Focf (500-600 milioni), che scenderà a 100 milioni nel 2018. Profumo proporrà al cda la conferma del dividendo, “in linea” con quello distribuito un anno fa quando il gruppo era guidato da Mauro Moretti. Allora la cedola fu di 14 centesimi lordi per azione, pari a 80 milioni di euro complessivi.

Accordo per 1.100 prepensionamenti
La società ha annunciato ieri un accordo con i sindacati per tagli al personale. È stato firmato «un protocollo d'intenti sui prepensionamenti» che «coinvolgerà 1.100 dipendenti» nel biennio 2018-2019, per ridurre i costi nell'attuazione del piano industriale 2018-2022. «L'accordo coinvolgerà 1.100 dipendenti che matureranno i requisiti per il pensionamento - ha detto Leonardo - nell'arco temporale massimo dei 4 anni successivi alle uscite programmate nel biennio 2018-2019. Analogo tavolo sarà aperto per l'estensione della misura ai dirigenti».

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