Cibo del futuro

Leonardo DiCaprio investe sulla carne in vitro. E Findus sperimenta nell’ittica

Il premio Oscar ha partecipato all’ultimo round di finanziamento di Mosa Meate Aleph Farms. Nel campo investe anche Nomad Foods

di Emiliano Sgambato

(nevodka.com - stock.adobe.com)

3' di lettura

Carne e pesce, in un futuro meno lontano di quello che si potrebbe immaginare, potranno essere prodotti in vitro, coltivando cellule prelevate dagli animali, in quantità tali da sostituire gli allevamenti tradizionali. La prospettiva non è nuova e la tecnologia sta evolvendo velocemente, così come i relativi investimenti. Anche se la carne coltivata (ben diversa dalla cosiddetta “carne vegetale”, cioè ricostruita con elementi di provenienza non animale) non è in commercio praticamente in nessuna parte del mondo, ad accezione di qualche Paese come ad esempio Singapore. E comunque ora – autorizzazioni normative e conquista delle scelte dei consumatori a parte – avrebbe prezzi troppo alti per una diffusione di massa.

Tuttavia la prospettiva di avere la possibilità di mangiare “carne vera” senza dover per questo macellare animali e contrastare le emissioni inquinanti degli allevamenti intensivi sta però interessando alcuni fondi di investimento e sponsor singoli, come ad esempio dal premio oscar Leonardo DiCaprio, noto ambientalista, che ha partecipato all’ultimo round di finanziamento di due start up del settore come l’olandese Mosa Meat e l’israeliana Aleph Farms, che hanno raccolto sul mercato circa 100 milioni di dollari.

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La carne in provetta sostituirà gli allevamenti?

«Uno dei modi più efficaci per combattere la crisi climatica è trasformare il nostro sistema alimentare. Mosa Meat e Aleph Farms – ha commentato Leonardo DiCaprio – offrono nuovi modi per soddisfare la domanda mondiale di carne bovina, risolvendo alcuni dei problemi più pressanti dell’attuale produzione industriale di carne. Sono molto lieto di unirmi a loro come consulente e investitore, mentre si preparano a far scoprire la carne bovina coltivata ai consumatori».

Secondo i promotori del progetto il consumo di carne nel mondo continuerà la sua crescita, rendendo necessario il ricorso a forme di approvvigionamento alternative e il business della carne coltivata potrebbe raggiungere i 25 miliardi di dollari entro il 2030, come parte della più ampia trasformazione delle proteine.
Secondo uno studio «sull’analisi del ciclo di vita – si legge in una nota – la produzione di carne bovina coltivata dovrebbe ridurre l’impatto sul clima del 92%, l’inquinamento atmosferico del 93%, utilizzare il 95% in meno di suolo e il 78% in meno di acqua rispetto alla produzione industriale di carne bovina».

«Il lavoro di Leonardo DiCaprio per realizzare un cambiamento positivo – ha commentato Maarten Bosch, ceo di Mosa Meat  – è strettamente allineato alla nostra mission. Siamo entusiasti di portarlo a bordo come consulente e investitore e di lavorare insieme per nutrire le generazioni attuali e future in modo sostenibile».

Didier Toubia, co-fondatore e Ceo di Aleph Farms ha aggiunto: «Come ambientalista impegnato, diamo il benvenuto a Leonardo DiCaprio nel nostro comitato consultivo e nella nostra famiglia di investitori. Il nostro team è impegnato a migliorare la sostenibilità dei nostri sistemi alimentari globali e siamo entusiasti che Leo condivida la nostra vision».

Sperimentazione Nomad Foods (Findus) nell’ittica

Il “pesce in provetta” non è da meno: sul fronte dei prodotti ittici coltivati in laboratorio stanno infatti scendendo in campo big come Nomad Foods. L’azienda leader in Europa nel settore dei surgelati – di cui fa parte anche Findus Italia – e BlueNalu2, società che sviluppa una varietà di prodotti ittici direttamente a partire dalle cellule dei pesci, «hanno avviato – comunicano dalle società – una collaborazione per esplorare il lancio di pesce da colture cellulari in Europa, dove la domanda di prodotti ittici sani e sostenibili continua a crescere».

L'accordo indica « un più ampio impegno per salvaguardare la disponibilità a lungo termine di pesce di qualità e a prezzi accessibili, buono per le persone e sostenibile per il pianeta». È anche prevista una collaborazione per condurre ricerche di mercato ed intercettare le opinioni dei consumatori, valutare i requisiti normativi, ed esplorare nuove opportunità di business e di prodotti.

«L’industria alimentare si trova in un momento di trasformazione – afferma Stéfan Descheemaeker, amministratore delegato di Nomad Foods –. La domanda da parte dei consumatori di alimenti nutrienti e di alta qualità è in crescita, l’importanza della sostenibilità non è mai stata così evidente e il ruolo della tecnologia nel soddisfare queste esigenze sta accelerando».

«Come dimostra l’ultimo rapporto Ipcc4 sulla crisi climatica, le decisioni che prenderemo nel prossimo decennio avranno un profondo impatto sulla vita su questo pianeta per le generazioni a venire – commenta Lou Cooperhouse, presidente e ad BlueNalu –. Siamo entusiasti dell’opportunità di collaborare con Nomad Foods, un gruppo che comprende marchi ‘simbolo' e leader di mercato come Birds Eye, Findus e iglo, per accelerare la nostra strategia di mercato in Europa. Con questo annuncio BlueNalu è sulla buona strada per portare la propria innovazione all’avanguardia in Europa nei prossimi anni, completando le collaborazioni già esistenti in Asia e Nord America».

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