ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùParigi

«Les Militantes»: l’attivismo femminile in mostra

Guerlain in partnership con Paris+ Art Basel presenta le opere di 21 artisti internazionali, affermati e emergenti, che attraverso dipinti, fotografie, sculture e disegni esprimono il loro attivismo su temi di grande attualità

di Maria Adelaide Marchesoni

Sir Zanele Muholi , Aphelile X, Durban, 2020, détail 2020 Tirage sur Baryta 95x74cm

4' di lettura

La Maison Guerlain, controllata dal gruppo Lvmh, ha da sempre un legame molto forte con l'arte non solo con la divisione “Art, Culture and Heritage” attraverso la quale ha realizzato le collaborazioni con scultori e designer per il programma “Masters of Art”, ma anche con il sostegno al premio Florence e Daniel Guerlain istituito nel 2006 (15.000 euro al vincitore e 5.000 ciascuno ai due secondi classificati, inoltre un’opera del vincitore viene donata alla sezione Prints and Drawings del Musée National d’Art Moderne-Centre Pompidou) e molte altre collaborazioni con associazioni e musei parigini. Le iniziative in campo artistico sono indicate con il simbolo “Bee Art by Guerlain” che unisce l'impegno del gruppo per la difesa di un equilibrio ecologico, simboleggiato da un'ape che ha contraddistinto la Maison fin dalle sue origini.
Se recentemente Guerlain ha presentato una serie di opere NFT legate alla causa ambientale, l'arte non digitale viene proposta nel flagship store sugli Champs-Elysées. In partnership con Paris+ Art Basel la «Les Militantes», dal 19 ottobre al 14 novembre 2022, è la 15ª mostra d’arte contemporanea, in precedenza la liaison era con Fiac. L’esposizione è dedicata all’impegno femminile, oltre ad essere una riflessione sul contesto attuale indebolito dalla crisi ambientale, dal post-pandemia, dalle guerre e dalla recrudescenza degli estremi.

Jeanne Susplugas, «La Maison malade» (1999 – 2022), Technique mixte, dimensions variables, Installation view of ‘Les Militantes'

Les Militantes

Attraverso dipinti, fotografie, sculture e disegni, la mostra raccoglie le opere di 21 artisti internazionali, affermati e emergenti, che pur essendo molto diversi tra loro per età, nazionalità, media e temi sono accomunati dall'attivismo sull'ingiustizia sociale, la disuguaglianza di genere, sul consumo eccessivo, sul mancato rispetto dell'ambiente, tutti temi di grande importanza e attualità. «La curatela - racconta Ann-Caroline Prazan, direttrice di Art, Culture et Patrimoine - è composta da opere radicali o più metaforiche con una grande diversità di mezzi e approcci artistici e uno sguardo particolare è rivolto al mondo post-pandemico, in cui la questione della giustizia sociale diventa ancora più presente». È possibile ammirare i lavori di leggendari di titani del XX secolo come Niki de Saint Phalle, Louise Bourgeois, Kiki Smith ed Etel Adnan insieme ad artisti mid-career e talenti emergenti come Zanele Muholi, Thu Van Tran, Min Zhang e Jeanne Vicerial, due le artiste italiane presenti, Rossella Biscotti e Francesca Pasquali. In particolare l’opera di Francesca Pasquali (lavora con la galleria Tornabuoni e i prezzi raggiungono circa 70mila euro) «Punto Plastico», 2022 combina il riciclo, riutilizzando e trasformando i materiali plastici e industriali con il saper fare ancestrale del pizzo “tombolo” con l'intento di celebrare l'importanza dell'artigianato. Il lavoro si inserisce nell’ambito del programma di collaborazione artista-artigiano organizzato dalla casa madre LVMH che dal 2021 ha avviato un programma per sostenere un artista impegnato nella trasmissione dei valori e tutela del know-how individuato dai Métiers d’Excellence per collaborare a un progetto creativo con uno o più artigiani. Quest’anno è stata scelta Francesca Pasquali, insieme a Simona Ianini, esperta artigiana del “Tombolo Aquilano”, una tecnica tradizionale italiana di merletto che emerge dal passato con l'utilizzo di un materiale contemporaneo ovvero i filamenti di Pvc colorato, elemento ricorrente nel lavoro in Pasquali.

Loading...

Niki de Saint Phalle et Jean Tinguely, «Nana Machine», 1976. Resina dipinta su base d’acciaio Edizione di 150 esemplari

In mostra le opere provengono da collezioni private, come la maggior parte dei disegni esposti che appartengono alla Collection Florence et Daniel Guerlain, tra cui spicca un acquerello del 2015, «Sans Titre» dell'artista libanese Etnel Adnan (da Galleria Continua i prezzi oscillano tra 50 e 350mila euro, ma lavora anche con altre gallerie tra cui Galerie Lelong). Molte opere sono state prestate dagli artisti stess - come «Colonne vertébrale», 2014 realizzata dall'artista francese Béatrice Arthus-Bertrand con materiali di recupero o naturali - o dalle gallerie. Se i visitatori, considerato il panorama internazionale presente a Parigi in questi giorni per Paris + ArtBasel, sono interessati ad approfondire la conoscenza dell'artista gli organizzatori della mostra sono ben contenti di metterli in contatto con la galleria stessa.

Francesca Pasquali, «Punto Plastico», 2022. Trittico di PVC colorato,cotone, seta e lino,tecnica del tombolo, realizzato a mano da Simona Iannini, di Simona Iannini, ottone lucidato a specchio, audio. Courtesy dell’artista e dell’Archivio FPA. Installation view of ‘Les Militantes' at Maison Guerlain. Photography: © Pierre Mouton

Le giovani artiste “militantI”

Interessanti le proposte dei giovani talenti che la curatrice ha voluto inserire nella mostra e tra gli artisti emergenti l'iraniana Tirdad Hashemi (Teheran, 1991). “L’arte è per me un modo per esprimermi senza dover dire le cose in modo frontale”, spiega l’artista che difende la causa LGBT e che ora vive a Berlino, dopo aver trascorso diversi anni in Francia. La sua opera, un pastello su carta, evoca il sonno e i sogni. “La pittura nel mio lavoro parte sempre da una storia e continua in un sogno” prosegue l’artista trentenne che lavora con la galleria pagina gb agency (prezzi da 1.500 - 6.500 euro).

Eléa-Jeanne Schmitter, «Fasten» (2020), dalla serie 40 years 70 kg, Stampa su tela (200x140 cm) edizione unica per questa dimensione. Courtesy of the artist , © ADAGP, Paris, 2022

È un’immagine molto forte quella della giovane fotografa Eléa-Jeanne Schmitter (Francia, 1993) intitolata «Fasten» che mostra il torso nudo di una donna con una cintura di sicurezza sul petto. L'artista ha preso l'ispirazione per la foto, che fa parte della serie “40 anni, 70 kg”, dai crash test delle case automobilistiche che utilizzano manichini che devono avere le caratteristiche di “uomini di 40 anni che pesano 70 kg” come suggerisce il titolo della serie fotografica. «Vénus ouverte #1 2020» è il titolo dell'opera di Jeanne Vicerial (Francia, 1991) una designer tessile che si è formata alle Arts Décoratifs, ed è stata in residenza a Roma a Villa Medici nel 2019-2020, dove ha lavorato alla reinvenzione di modelli di abbigliamento. Attraverso la sua pratica mette in discussione i meccanismi che agiscono nel design dell’abbigliamento contemporaneo e propone un’alternativa alla dicotomia taylor-made/ready-to-wear associata alla cultura del fast-fashion.“Nella vita, disegno”, dice modestamente l’artista, che qui mostra un pezzo creato con fili “lavorati a maglia” (tecnica da lei brevettata) e fiori secchi del parco di Villa Medici.

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti