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Letta: con i fondi in manovra giù le tasse sul lavoro

Il segretario del Pd: grave se ogni voto si affronta in logica Quirinale, e sulla legge elettorale l’arrocco del centro-destra ferma i ragionamenti

(ANSA)

2' di lettura

I 12 miliardi inseriti in manovra per il taglio delle tasse «sono una somma molto significativa. Proponiamo siano messi sul taglio delle tasse sul lavoro di chi lavora e di chi da lavoro». Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta a Radio 24. Letta ha parlato anche di legge elettorale: «La discussione (sulla legge elettorale) - ha spiegato il segretario Dem - oggi è bloccata dal fatto che il centrodestra mi pare assai concentrato sul Quirinale e sulla candidatura di Berlusconi. Questo arrocco rende impossibile qualunque ragionamento su riforme di sistema come la legge elettorale. La mia impressione è che se ne potrà parlare dopo gennaio».

Grave se ogni voto si affronta in logica Quirinale

La vicenda del Ddl Zan, ha proseguito Letta, «dimostra che quando si ha troppo in mente il Quirinale si fanno cose sbagliate. Ci si metta la testa tra tre mesi, oggi si fanno danni se si pensa solo al Quirinale. Noi di Quirinale ne parliamo da gennaio. Oggi si discute la legge di Bilancio e ci si concentra sulla vita degli italiani. Se il Parlamento affrontasse tutti i voti sulla logica del Quirinale sarebbe un errore molto grave».

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Campo largo? Non ci interessano sigle, ma persone

A chi domanda se nel campo largo del centrosinistra Italia viva di Renzi c’è ancora? «Ripeto che non credo che la gente ci segua se noi facciamo accordi di sigle, establishment e gruppi dirigenti - ha detto Letta -. La gente vuole partecipazione, non mi fermo alle sigle. Vorremmo organizzare un campo largo con le persone».

G20, doppia prova di maturità superata

Il segretario Dem ha parlato anche del G20 di Roma. «È stata una doppia prova di maturità passata. Era la prima volta che l’Italia lo presiedeva. Non sempre i G20 hanno avuto risultati positivi e questo li ha portati a casa, in particolare l’accordo sulla minimum tax. È la prima volta che si riprende con la presenza fisica ed è stato un successo. Il ruolo dell’Italia è importante in Ue e come dimostra Draghi anche nel rapporto privilegiato con gli Usa».

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