Libri, nel 2023 il mercato tiene ma l’allarme viene dai costi
Alla vigilia del Salone di Torino, il settore si conferma prima industria culturale del Paese. La spinta dei fumetti e delle opere per bambini. Da TikTok un traino alle vendite. Scolastica in difficoltà
di Camilla Colombo
I punti chiave
3' di lettura
Più alleati che nemici: così appaiono oggi social network ed editoria. La diatriba che dall’arrivo di internet coinvolge carta e digitale sembra risolversi in una collaborazione, almeno stando ai dati Aie (Associazione italiana editori) 2021: l’editoria è la prima industria culturale italiana, con un fatturato di 3,429 miliardi di euro, quarta in Europa, sesta nel mondo (Il metodo di raccolta dati varia da Paese a Paese: i dati francesi e inglesi si riferiscono al fatturato netto, pertanto risultano inferiori al dato italiano lordo, ndr).
Il mercato complessivo dei libri conferma la sua traiettoria di crescita nel 2021 (+10,2% sul 2019, +10,7% sul 2020), sebbene lo scorso anno il comparto vari adulti e ragazzi nei canali trade (solo libri a stampa) abbia subìto una flessione rispetto al 2021 (-2,3% a valore, - 2,4% a copie), in parte ricompensata dalla crescita dell’0,4% a valore di inizio 2023.
La tenuta dell’editoria italiana
«Rileviamo con soddisfazione la resistenza e la tenuta dell’editoria italiana», dice Ricardo Franco Levi, presidente di Aie, di ritorno dal Festival du Livre di Parigi, dove l’Italia è stata ospite d’onore. «La situazione di inizio 2023 è in linea con lo scorso anno, nonostante l’aumento dei costi, l’inflazione e le differenze fra realtà finanziariamente solide ed editori con difficile accesso al credito».
L’editoria universitaria, ad esempio, soffre il problema della pirateria fisica e digitale, mentre la scolastica sconta da anni i prezzi bloccati.
Sulla recente polemica relativa all’aumento dei prezzi dei libri, Levi precisa: «A fronte di un’inflazione reale dell’8,1% e del forte incremento delle materie prime, i prezzi dei libri nel 2022 sono cresciuti mediamente dell’1,5%, quelli dei testi scolastici del 3,2% nel 2023».
Dello stesso avviso, Marco Zapparoli, presidente di Adei, Associazione degli editori indipendenti. «Per ora, è stata la filiera a sobbarcarsi l’aumento dei costi, senza ribaltarlo sui consumatori, perché i prezzi al dettaglio sono aumentati del 3-4%, mentre per gli editori stampare un libro costa circa il 30% in più, a causa soprattutto del costo della carta, cresciuto anche del 50%».
Nel 2023 segnali incoraggianti, rimane il nodo della produzione eccessiva
«Il 2023 dà segnali incoraggianti, ma resta da risolvere il tema della produzione eccessiva. Al Salone del Libro di Torino (dal 18 al 22 maggio, oltre 1.600 eventi in programma), Adei presenta un fumetto, Si fa presto a dire green, firmato da Andrea Coccia e Martoz, per fare luce sulla contraddizione di un settore che iperproduce novità, proponendo al contempo validi contenuti sull’economia verde», commenta il presidente di Adei.
La letteratura per bambini e ragazzi ha registrato una grande crescita negli ultimi anni, trainata dai manga e dalle opere per i più piccoli, e sta diventando un fiore all’occhiello del settore. Nelle librerie, da un terzo a metà dell’offerta è dedicata ai giovani.
In tema di pubblico giovane, il presidente di Aie sottolinea l’impatto dei social network, soprattutto TikTok (l’hashtag #BookTokItalia ha registrano quasi due miliardi di visualizzazioni nel 2022), sulla vendita dei libri. «Sono il corrispettivo odierno del passaparola. Dei primi dieci titoli venduti lo scorso anno, ben tre, a partire dal primo in classifica, sono legati a un passaparola su TikTok», commenta Levi, che ricorda come l’Italia sia un Paese di forti lettori, capaci di compensare una situazione generale che resta di “emergenza lettura”.
Le richieste al Governo
Fra le richieste rivolte al Governo, si va dal bonus Carta, per dare sollievo produttivo alla filiera, con un fondo da 30 milioni che andrebbe a compensare l’aumento del costo della carta, al mondo della scolastica. Il presidente di Aie, infatti, chiede che i 130 milioni di euro, che lo Stato stanzia già a bilancio per l’acquisto obbligatorio dei libri scolastici secondari, arrivino più velocemente alle famiglie in difficoltà, «perché il diritto allo studio deve essere sempre garantito», conclude Levi.
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